Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Amsterdam? Scordatevela per un attimo

Poco lontano dalla capitale dei Paesi Bassi c’è tanto da vedere e da biciclettare. Seguiteci nella provincia del Zuid Holland tra le distese arcobaleno dei tulipani, alla ricerca degli scorci dipinti da Johannes Vermeer

Nastri di tulipani in fiore nella provincia del Zuid Holland
Nastri di tulipani in fiore nella provincia del Zuid Holland

Se si fa un piccolo sondaggio tra amici chiedendo qual è la prima cosa che salta in mente quando si dice “Olanda”, con molta probabilità si riceverà in risposta: “Amsterdam”. Eppure la città famosa per i canali, le biciclette, Van Gogh, la casa di Anna Frank e tanto altro e ben noto ancora, è solo la capitale dei Paesi Bassi. Quasi sempre, almeno nell’immaginario del turista italiano, la sua attrattiva finisce per oscurare l’intero Paese che conta in totale 12 province: due di queste, Zuid Holland (Olanda meridionale) e Noord Holland (Olanda settentrionale, dove si trova Amsterdam) ingoiano tutto il resto facendolo marchiare in un colpo solo come “Olanda”. Peccato perché una volta atterrati nella Capitale o in alternativa a Rotterdam (l’”altra” olandese, seconda città per importanza dei Paesi Bassi di cui ci siamo già occupati) basta davvero poco, in termini di tempo e chilometri da percorrere per addentrarsi nei paesini più pittoreschi del Paese.

Fiori e pedali
Amsterdam In bici in libertà
In bici in libertà

L’efficienza dei mezzi di trasporto invoglia anche il turista più pigro e meno intraprendente a muoversi in autonomia. Siano bus, treni o le onnipresenti biciclette il territorio è coperto capillarmente e in massimo mezz’ora, cartina alla mano, ci si può spostare senza problemi da un posto significativo a un altro.
Da Schiphol, l’aeroporto di Amsterdam, dove partono treni che raggiungono tutte le stazioni delle NS (le ferrovie olandesi) e i pullman interurbani, la nostra scelta è caduta sulla regione meridionale, Zuid Holland, che in primavera dà il meglio di sé. Come nastri colorati, perfettamente ordinati e stesi l’uno accanto all’altro, il rosso fuoco, l’ocra, il viola di narcisi, giacinti e tulipani appagano lo sguardo ingrigito dalla vita in città. Occhio però a non sbagliare stagione! È piuttosto frequente ascoltare le lamentele di chi torna a casa deluso per non aver trovato i tulipani in fiore sotto il sole d’agosto. Non è scontato dirlo: solo tra marzo e maggio va in scena lo spettacolo breve e profumato della fioritura.

I bulbi, l’oro d’Olanda
Uno dei carri della parata
Uno dei carri della parata “Bloemencorso”. Quest’anno il tema scelto era “Musical Parade”

A un certo punto, all’interno del parco di Keukenhof, ci si imbatte anche in un mulino a vento che risale all’Ottocento e che è stato posizionato all’interno del parco. Salendo in cima al mulino si gode una bella vista delle distese colorate di fiori nei dintorni. Un consiglio… accertatevi che la memory card della vostra macchina fotografica sia abbastanza capiente per salvare splendide istantanee! Il parco resta aperto solo da marzo a maggio (chiuderà venerdì 20), e oltre all’ampia e accurata area all’aperto possiede padiglioni coperti, anch’essi straripanti di fiori e piantine in vendita.

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Ogni anno Keukenhof ispira le sue decorazioni a un tema o a un Paese in particolate, l’anno scorso alla Russia, quest’anno alla Germania, nazione legata a doppio filo alla famiglia reale olandese e mercato primario per l’export dei bulbi. Passeggiando tra le aiuole vi capiterà di incrociare una “Porta di Brandeburgo” ricreata con i fiori (Info: www.keukenhof.nl).

Dal parco di Keukenhof, ogni anno da 64 anni, il terzo sabato del mese di aprile passa l’allegra parata dei carri floreali partiti da Noordwijk per il “Bloemencorso”. Come una Sanremo olandese, diciassette grandi carri trapuntati di fiori fissati uno a uno con spilli e pazienza certosina percorrono 40 chilometri arrivando sino a Haarlem, poco a sud di Amsterdam, per lasciarsi ammirare dal pubblico la domenica seguente nella piazza centrale. A Noordwijk si può assistere al lavoro di allestimento dei carri pagando un biglietto che serve per coprire i notevoli costi delle strutture. I fiori, invece, sono omaggio dei coltivatori.

Delft, città “regale”
Un cubo informativo con la riproduzione de
Un cubo informativo con la riproduzione de “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer

Lasciata alle spalle la costa e l’ebbrezza profumata dei fiori, il nostro itinerario si spinge più a Sud. Bastano solo una trentina di chilometri sulle strade interne, 12 su quelle a scorrimento veloce per arrivare a Delft, sulla piazza principale: Markt, davanti alla Nieuwe Kerk, la Chiesa Nuova. “Nuova” (ma pur sempre del 1381) rispetto alla Oude Kerk, la duecentesca Chiesa Vecchia. Nella cripta chiusa al pubblico riposano tutte e 46 le salme della famiglia degli Orange, la casa reale olandese, compreso il capostipite della dinastia Guglielmo I, Willem van Oranje, “padre della nazione” assassinato a due passi dalla chiesa vecchia nel 1584. In sua memoria si innalza nell’abside un mausoleo di marmo di Carrara, cosa piuttosto insolita per una chiesa protestante, significativa per capire il legame del Paese con la Casa reale. Legame che trova il culmine con il Koninginnedag, il 30 aprile, il giorno del “Compleanno della Regina”, una festa nazionale nella quale ognuno si veste di arancione, il colore nazionale e ha il diritto di vendere per strada qualsiasi cosa. Per la cronaca, l’attuale regina, Beatrix, è nata il 31 gennaio, la data di aprile ricorda la regina madre, Juliana.

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Keukenhof, il giardino della Primavera
L'oasi fiorita di Keukenhof
L’oasi fiorita di Keukenhof

Sulla strada per Noordwijk, cittadina balneare con enormi spiagge chiare digradanti sul Mare del Nord, a una trentina di chilometri da Schiphol, si ammirano le distese più colorate dei fiori da bulbo. Non siamo più nel XVII Secolo quando un bulbo di tulipano poteva costare come una casa di Amsterdam ma i fiori rimangono l’”oro” d’Olanda, esportati in tutto il mondo. Fino al 20 maggio si può apoprofittare del passagio di un bus “Beuk hop on-hop off” che da giovedì a domenica, dalle 10 alle 19,15 permette di salire e scendere sul ciglio della strada che costeggia i “tappeti” floreali. Scesi dal bus, ci si sposta passeggiando in mezzo ai campi per scattare foto in libertà, saltando su un altro pullman della stessa linea (info: www.beuk.eu). La provincia del Zuid Holland, invece, ha appena creato 250 itinerari tra quelli da percorrere in bici, a piedi o in auto nella pace dei campi e dei canali (info: www.zuid-holland.com). Insomma le occasioni per esplorare la zona non mancano.

All’altezza di Lisse c’è Keukenhof, parco floreale primo in Europa per estensione con i suoi 32 ettari di superficie e più di 7 milioni di bulbi piantati. Numeri importanti che danno solo una prima idea del variopinto e profumato giardino nel quale la maestria dei botanici si è divertita a disegnare aiuole rigogliose di fiori. Il giardino si può attraversare passeggiando lungo i viottoli alberati che costeggiano le aiuole.

Royal Delft, la fabbrica-museo delle celebri ceramiche

Amsterdam? Scordatevela per un attimo

“La stradina” di Vermeer l’abbiamo ritrovata raffigurata anche sulle ceramiche della Royal Delft, unica fabbrica originaria delle 32 esistenti nel 1653, ancora in attività. La fabbrica-museo è conosciuta in tutto il mondo per i suoi piatti, i caratteristici vasi a più bocche per i tulipani, le brocche e le ceramiche monumentali prodotte artigianalmente e dipinte a mano nei caratteristici colori bianco e blu da sette pittori tenutari della centenaria tradizione arrivata nel Secolo d’Oro olandese dall’Oriente… via Savona!

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Alla Royal Delft si possono vedere all’opera gli artigiani, ammirare le preziose collezioni e curiosare nel “dietro le quinte” della lavorazione dall’impasto, segreto, delle materie prime alle techiche di decorazione: i motivi spaziano dal classico floreale bianco-blu alla policromia, allo stile Rosso, Blu e Oro. E’ possibile apprendere anche qualche dritta utile per riconoscere i pezzi originali usciti dalla fabbrica da quelli falsi e diffusissimi. Naturalmente si possono fare acquisti nello showroom, in vendita ci sono anche le ceramiche che presentano piccole imperfezioni segnalate da un adesivo verde e decisamente a un prezzo più abbordabile dei pezzi perfetti… (info: www.royaldelft.nl).

Le vedute di Vermeer
Il canale che scorre lungo la Voldersgracht. Al numero 25 è nato il pittore Vermeer
Il canale che scorre lungo la Voldersgracht. Al numero 25 è nato il pittore Vermeer

Delft è un gioiellino antico che sorge su 14 isole collegate da 80 ponti. Le strette facciate dei palazzi medievali in mattoncini rossi si inclinano sui canali il cui livello dell’acqua è costantemente monitorato, perché qui siamo abbondantemente sotto il livello del mare. L’atmosfera è resa ancora più suggestiva dal mercatino delle pulci del sabato dove si trovano a buon prezzo i vecchi pattini sul ghiaccio composti da una lama agganciata a un pezzo di legno e i tradizionali zoccoli ripescati nelle cantine dei nonni olandesi. Passeggiare lungo le viuzze lambite dai canali fa l’effetto di calarsi nelle tele più note di Johannes Vermeer. Non è un caso, visto che il pittore de ‘La Ragazza con l’orecchino di perla’ è nato proprio qui nel 1632. Un itinerario a piedi ci conduce nei luoghi vissuti dal “maestro della luce”, per terminare al Vermeer Centrum Delft, uno spazio di studio e ricerca aperto ai visitatori e che si trova in coincidenza di uno degli scorci più noti raffigurati dall’artista ne ‘La stradina di Delft’, dipinta intorno al 1657. Purtroppo di opere del maestro non c’è traccia nella città, sono troppo care per le finanze comunali! Bisogna andare ad Amsterdam e a Rotterdam per trovare cinque delle sue tele. (1 – Continua) (22/04/2011)

Info: www.holland.com

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