In una ricerca riportata da Repubblica è emerso che su duemila parole del nostro lessico quattro o cinque sono inglesi. E poche sono intraducibili. A queste bisogna aggiungere le parole composte, ora rare ma destinate ad aumentare.
All’inizio con nomi “incroci” c’erano solo gli agrumi. Il mapo e il mandarancio ibridi di mandarino con pompelmo o con arancio.
Poi il tarlo dell’abbinamento è entrato nella moda e Giorgio Armani ha inventato il greige, una raffinata tonalità tra il beige e il grigio diventato uno dei suoi colori prediletti e utilizzato in seguito da molti stilisti.
Biancheria non troppo “intima”
Ora da Pierre Mantoux, storico marchio di calze da donna, italianissimo nonostante il nome d’oltralpe, arriva un’altra nuova parola. È Loungerie che mette insieme il vocabolo francese lingerie e l’inglese lounge. Corrisponde a una collezione che ha la vestibilità morbida e stile boudoir della biancheria intima, delle camicie da notte, delle vestaglie. È realizzata negli stessi tessuti leggeri e fascianti come il raso di seta o il jersey, spesso nei medesimi colori delicati come panna, cipria, perla, con punte osé di bordeaux e nero. Ma è concepita per potere essere indossata anche al di fuori della camera da letto, naturalmente da chi ha il preciso proposito di ritornarci. È perfetta quindi per un soggiorno, meglio proprio, dove le luci sono basse, le musiche soft e molto, molto suadenti. Quelle appunto che nella discografia vengono classificate come musiche lounge. (11/01/2011)