Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Consonno: il paese che dorme

Lecco Consonno minareto foto Marco Sbroggio

Il nome di Consonno bisognerebbe dividerlo in due: “con” e “sonno”, perché il luogo è addormentato da quasi quattro decenni. È un coma profondo, non apparente

Le "rovine" di Consonno (Foto di Alberto Segramora)
Le “rovine” di Consonno (Foto di Alberto Segramora)

Consonno si può capire solo in autunno, e forse nemmeno in questa stagione. È un mistero, come l’apparizione di un fantasma. Un mistero per il luogo in cui sorge, l’operosa Brianza, un mistero per ciò che è, un fallimento, e per ciò che avrebbe voluto essere, un luogo di spasso sfrenato finito nel silenzio.

Il Conte Bagno, che acquistò l’intero antico borgo contadino di Consonno nel 1967 per circa 11.500 euro (in Lire dell’epoca) coltivava il sogno di costruire la Las Vegas della Brianza. Subito fece subito arrivare le ruspe, che spianarono la collina per far sorgere un paese artefatto. C’era un Hotel Plaza, la galleria commerciale arabeggiante con minareto, pagode, sfinge e torri medievali.

Consonno: un fascino che sconcerta

Tutto ciò funzionò fino al 1975, quando arrivò la strega della Bella Addormentata, perché il gioco si spense. Fine. In realtà si trattò di una frana che ostruì la strada principale di accesso a questo paese fantastico. Ma chi può essere certo che non sia stata la Natura a ribellarsi a uno scempio ante litteram? Cosa resta?

Un posto che cade, un posto di streghe, un deserto indemoniato. E, siccome ectoplasmi non se ne vedono (anche se qualcuno li fotografa) ma sembra incombano, Consonno ha un fascino che sconcerta.

Consonno: tra le dimore dei fantasmi (tipo Halloween)
Un locale chiuso da anni
Locale chiuso da anni (Foto di Carla Mandelli)

Ancora si leggono agli ingressi frasi come “A Consonno il cielo è più azzurro”. “A Consonno è sempre festa”. “Chi vive a Consonno campa cent’anni”. Tutto intorno, però c’è solo della bella desolazione. Un paese abbandonato completamente con sola  qualche ombra strana. Saranno forse gli spettri, che vivono certo più di un secolo, sempre che vivano. Fuori da un negozio in rovina campeggia la scritta “Chiuso per rinnovo locale”. Sì, il luogo ha subito un rinnovo, sebbene di un genere un po’ particolare. Bisogna vedere per capire.

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Regole per accedere al paese 

Ma chi voglia accedere alle dimore dei fantasmi deve seguire delle regole. Il luogo è in gran parte proprietà privata, gli edifici sono recintati e possono presentare situazioni di pericolo. Prima della visita per indicazioni e informazioni si consulti il sito www.consonno.it.

All’ingresso del paese c’è una stanga, sempre chiusa. Sapete l’unica occasione in cui è sollevata e consente il passaggio delle auto? Quando è aperto il microscopico cimitero, domenica e festivi dalle 10 alle 16. Per il resto a Consonno bisogna andarci a piedi, e usare cautela, per non disturbare il sonno del paese dormiente e dei suoi non abitanti. Buonanotte.

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