Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il vino italiano è leader negli Stati Uniti

Lucio Caputo, presidente dell’Italian Wine&Food Institute, ha recentemente comunicato alla stampa che: “Sarà un 2015 positivo per l’esportazione di vino italiano negli Stati Uniti”.  Infatti, secondo le stime effettuate dall’Italian Wine&Food Institut,  grazie ad una timida ripresa economica e al tasso di cambio favorevole tra euro e dollaro, gli Usa contribuiranno notevolmente ad una crescita di uno tra i settori di punta dell’economia made in Italy. Per essere positivi basta pensare che nel 2014 le importazioni dall’Italia hanno superato i 2,4 milioni di ettolitri per un valore di 1,3 miliardo di dollari, facendo chiudere l’anno con una quota di mercato … Leggi tutto

Il vino italiano è leader negli Stati Uniti

Lucio Caputo, presidente dell’Italian Wine&Food Institute, ha recentemente comunicato alla stampa che: “Sarà un 2015 positivo per l’esportazione di vino italiano negli Stati Uniti”.  Infatti, secondo le stime effettuate dall’Italian Wine&Food Institut,  grazie ad una timida ripresa economica e al tasso di cambio favorevole tra euro e dollaro, gli Usa contribuiranno notevolmente ad una crescita di uno tra i settori di punta dell’economia made in Italy. Per essere positivi basta pensare che nel 2014 le importazioni dall’Italia hanno superato i 2,4 milioni di ettolitri per un valore di 1,3 miliardo di dollari, facendo chiudere l’anno con una quota di mercato rispettivamente del 28% e del 34% sul totale.

La posizione di leadership dell’Italia nel settore vinicolo statunitense acquista ancora maggiore rilevanza se si considera che l’export tricolore supera di 1 milione di ettolitri e di oltre 950 milioni di dollari quello dell’Australia, secondo Paese che esporta verso il mercato Usa, che in passato aveva insidiato la leadership italiana. Sarà ancora più consistente il margine di vantaggio rispetto a Cile, Argentina e Francia, rispettivamente terzo, quarto e quinto paese fornitore. L’Italia, inoltre, nel 2014 ha mantenuto la propria posizione meglio degli altri Paesi concorrenti, mantenendo volumi e contenendo l’aumento dei prezzi.

 (13/01/2015)

LEGGI ANCHE  Spagna: a Rueda c’è una bella “Bodega”
Condividi sui social: