Forse il Vate avrebbe apprezzato che le sue cose più care e private fossero svelate al pubblico e ammirate, alla stregua dei giardini e delle stanze di casa sua. Così ha pensato Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani, la cittadella voluta da Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera.
Lo straordinario complesso architettonico affacciato sul lago di Garda da oggi si arricchisce di un nuovo spazio collocato sotto l’Anfiteatro: il museo “D’Annunzio segreto”. L’allestimento, piuttosto minimalista rispetto al tono teatrale e narcisistiso a cui ci ha abituato il poeta, è stato progettato da Angelo Bucarelli, architetto specialista in allestimenti simili – ha curato di recente la mostra sugli abiti di Arturo Toscanini a Prato.
La vita privata
Il nuovo museo introduce il visitatore al D’Annuzio privato a partire dal suo volto pubblico, trasmettendo a ciclo continuo filmati di repertorio sulla sua opera e sulla sua vita eccezionale.
Segue un’altra sala dove sono in mostra 150 oggetti di uso comune rimasti chiusi per anni negli armadi del Vittoriale: abiti, cappelli e cappotti indossati dal poeta, una lunga fila di calzature con le ghette, stivali e stivaletti bianchi, sottili nelle dimesioni e accuratissimi nella fattura, calzini siglati con le iniziali del Vate, gioielli.
Non mancano le vestaglie in velluto di seta finemente decorate, prezioso vasellame da tavola in vetro di Murano, i collari borchiati dei suoi amati cani. C’è anche un paio di scarpe decorate con un evidente simbolo fallico e una camicia da notte con un piccolo foro proprio all’altezza dei genitali… Insomma, un tripudio di oggetti che si distinguono per l’attenzione maniacale al particolare.
Gli amori… donne e levrieri
“Il poeta ha donato il Vittoriale agli italiani perché voleva che venissero ricordate non soltanto la sua opera letteraria e le sue imprese di guerra, ma anche la sua vita quotidiana, nella sua casa”, ha dichiarato Giordano Bruno Guerri all’inagurazione del nuovo spazio.
E in effetti, la sensazione che si ha, è quella di guardare dal buco della serratura tra le pieghe più intime e private del personaggio. Soprattutto quando ad essere svelato è il mondo femminile vicino a D’Annunzio.
In una vetrina all’ingresso ci sono gli abiti indossati dalle numerose donne che frequentavano il Vittoriale. Sete trasparenti dal taglio sensuale che molto spesso era il poeta stesso a disegnare per le sue ospiti.
Queste ultime ricambiavano il dono spogliandosi dei propri abiti e indossando quelli che il Vate aveva confezionato apposta per loro. Tra le memorabilia trovano spazio la cancelleria, le lettere e gli appunti presi a inchiostro che testimoniano l’ardore dell’attesa e il piacere dell’incontro con l’amata del momento, immergendo lo spettatore nella dimensione più intima della vita del poeta.
Tutto intorno gigantografie con i volti di D’Annunzio, di Eleonora Duse, le pose con i suoi levrieri. Arricchiscono il museo le sculture in bronzo donate al Vittoriale da Ugo Riva.
Il Vittoriale degli Italiani: Gardone Riviera (Brescia), via Vittoriale, 22
Per informazioni: www.vittoriale.it, tel. 0365/296511
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