Dal 25 al 27 dicembre e dal 2 al 6 gennaio, sarà rappresentato il suggestivo Presepe vivente di Custonaci (Trapani), in cui la magia della sacra rappresentazione della Natività si sposa con la difesa e la valorizzazione delle attività artigianali tradizionali della Sicilia occidentale.
È un evento unico nel suo genere, documento storico e forte testimonianza etno-antropologica. In primo luogo per l’ambientazione, una cavità naturale lunga 70 metri e larga circa 13 – che nel 1925 fu definita dallo speleologo francese Raymond Vaufrey “gli Uffizi della preistoria” per la gran quantità di pitture rupestri, selci lavorate, manufatti litici ritrovati – attorno al quale sorge un borgo rurale, piccole casette di tufo abitate dall’800 alla seconda guerra mondiale dai Mangiapane, da cui la grotta ha preso il nome.
Antichi mestieri estinti
Un presepe unico perché la manifestazione coinvolge tutta la comunità di Custonaci. Duecento persone e circa 400 animali parteciperanno alla realizzazione di 77 quadri, che riprodurranno attività artigianali, pastorali, agricole e domestiche. Un vero e proprio museo vivente – che viene riproposto d’estate – dove ‘u uttaru (il bottaio) fa realmente le botti, i contadini arano la terra e dove si assiste, in un percorso guidato, alla fabbricazione delle selle per cavalli, alla salatura del pesce, alla lavorazione del corallo. ‘U zabbarinaru lavora l’agave, ‘u scarpillinu dà forma alla pietra, ‘u stazzunaru plasma la creta, ‘u curatulu fa ricotta e formaggi. Novità di quest’anno, ‘u calafatu che mette pece e stoppa nelle barche, il cantastorie e il costruttore di tamburelli. Tutti gli strumenti, dal torchio per l’uva al tornio a pedale per il legno all’aratro, sono d’epoca e autentici. Così come i vestiti che provengono da una sartoria teatrale di Roma, gli stessi utilizzati da Luchino Visconti nel “Gattopardo”.
Bene immateriale della Regione siciliana
Il Presepe vivente di Custonaci è organizzato dall’Associazione culturale Museo Vivente di Custonaci, in collaborazione con gli assessorati regionali Turismo e Beni culturali, con la Provincia di Trapani, il Comune di Custonaci, la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo – Istituto di Scienze antropologiche e geografiche, Servizio Museografico – e la Riserva dello Zingaro. “È il più grande evento di valorizzazione dei mestieri e delle tradizioni popolari, iscritto tra i 100 Beni immateriali della Regione Siciliana – spiega il presidente dell’Associazione Tonino Battiata – vuole dare vita e spunti di rinnovamento a quelle attività artigianali che stanno scomparendo, a cui le istituzioni pubbliche non prestano la dovuta attenzione. Per esempio, oggi non si realizzano più carretti siciliani perché non si riescono a trovare le 5 differenti professionalità di cui c’è bisogno”.
Le visite sono dalle 16 alle 21,30 (ultimo ingresso alle 20). Il 25 dicembre, il 2, 4 e 5 gennaio il biglietto costa 6 euro; gli altri giorni (26 e 27 dicembre, 3 e 6 gennaio) 7 euro. I bambini dai 3 ai 6 anni pagano 2 euro. (17/12/09)
Per informazioni
www.presepeviventedicustonaci.it