Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Nel 2010 esposte a Firenze le dita di Galilei

Dito medio della mano destra di Galileo (particolare), 1737 ca. Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze Due dita e un dente di Galileo Galilei saranno esposti al pubblico nella primavera dell’anno prossimo, alla riapertura dell’istituto e museo di storia della scienza di Firenze. I cimeli, riconosciuti come autentici e ritrovati dopo vicessitudini secolari, segneranno l’inaugurazione del palazzo dopo i lavori e il suo nuovo nome, museo Galileo. Il dente e le due dita della mano destra furono prelevati nel 1737 dalla salma dello scienziato, 95 anni dopo la sua morte. L’episodio avvenne quando la tomba di Galileo fu … Leggi tutto

Dito medio della mano destra di Galileo (particolare), 1737 ca.
Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze
Dito medio della mano destra di Galileo (particolare), 1737 ca.
Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze

Due dita e un dente di Galileo Galilei saranno esposti al pubblico nella primavera dell’anno prossimo, alla riapertura dell’istituto e museo di storia della scienza di Firenze. I cimeli, riconosciuti come autentici e ritrovati dopo vicessitudini secolari, segneranno l’inaugurazione del palazzo dopo i lavori e il suo nuovo nome, museo Galileo. Il dente e le due dita della mano destra furono prelevati nel 1737 dalla salma dello scienziato, 95 anni dopo la sua morte. L’episodio avvenne quando la tomba di Galileo fu trasferita dall’originario deposito clandestino al sepolcro di Santa Croce. Fu nel corso della cerimonia di traslazione, partecipatissima e documentata, che alcuni naturalisti asportarono dalla salma dello scienziato alcune piccole parti quali “reliquie”. Di queste, alcune furono conservate e oggi sono custodite, a Firenze, un dito, e a Padova una vertebra. Il resto dei cimeli andò disperso ed è stato di recente ritrovato tramite un’asta con un lotto “anonimo”.

(20/11/09)

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