Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Cile “flash”. Prime impressioni sul Paese “più lungo del mondo”

Ha inizio a metà del Sud America (clima caldo torrido) e finisce nelle gelide acque del Polo Sud (clima di conseguenza). Per colmo di ironia chiamato “Tierra del Fuego”, il Cile è un lunghissimo e interessantissimo Paese sul quale varrà la pena soffermarsi

Los Lagos, in attesa del ferry
Los Lagos, in attesa del ferry

Quelli del Turismo della Regiòn de los Lagos (un gran bel posto, laghi, vulcani, mare e isole tra la capitale Santiago e l’estremo sud del Paese, la Tierra del Fuego) mi scrivono chiedendomi se voglio fare una gita nel Cile. Una domanda (dalla risposta, te pareva, scontata) contenente una proposta che era poi un invito, e di quelli da gran signori, perché oltre al mangiare, bere e dormire (invece del celeberrimo “lavatura e stiratura” reso celebre da Totò) l’omaggio era esteso pure ai voli necessari per arrivare colà eppoi per vedere quanto andava visto.

Cile: monti, colline e isole, illuminati dal Pacifico

La cima innevata del Vulcano Osorno
La cima innevata del Vulcano Osorno

L’invito faceva cenno a una visita al Travelmart, la Fiera del Turismo dell’America Latina, una manifestazione itinerante che annualmente si sposta nei Paesi del Nuovo continente e quest’anno è finita in Cile, a Puerto Varas, poco distante da Puerto Montt che della Regiòn de los Lagos è la capitale. Ma ancor più dichiaratamente i managers della Sernatur (l’ente del Turismo cileno) motivavano questo loro investimento (mica roba da poco, almeno per quanto concerne i costi nel portare in giro lo scrivente, non tanto per il volare e il dormire quanto per il mangiare e il bere) con la decisione di far vieppiù conoscere (soprattutto agli europei addetti ai lavori turistici) quant’è bello il loro Paese (che bello lo è davvero davvero, ma ciò sarà convenientemente e lungamente dettagliato mediante successivi scritti più seri e meditati).

Natura argentina e cilena: sempre in gara giù, nel sud

Lama cileno
Lama cileno

A tanto valida motivazione si aggiunga poi che chi fa turismo incoming nel Cile, non poteva ulteriormente sopportare che quei furbetti dei vicini argentini (con i quali non è che si guardino in cagnesco ma nemmeno si adorano) si pappassero in toto immagine e nomi di tante belle cose da vedere nel cosiddetto “Cono Sur” del continente americano, lasciando poco più che le briciole al Cile che sta dall’altra parte delle Ande. Eh sì, perché (soprattutto per chi vive nel Belpaese, i cui antenati emigranti sono in gran parte finiti a Buenos Aires e dintorni a ballare il Tango) sarebbe il caso di ricordare che di Patagonia non c’è solo quella argentina, ma c’è pure quella cilena. E così pure, se si parla di Tierra del Fuego o di ghiacciai delle Ande, c’è sì una parte atlantica posseduta dagli adoratori di Maradona, ma ce n’è pure una pacifica (nel senso di oceano) di identica bellezza (fors’anche più intrigante se al viaggiatore piacciono i vulcani; tra attivi e spenti ce ne sono duemila).

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