Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

I piani alti di Mosca

I piani alti di Mosca Vasilij Aksënov, Baldini Castoldi Dalai editore, pagine 368, Euro 18.00.” width=”186″ height=”270″>I piani alti di Mosca Vasilij Aksënov, Baldini Castoldi Dalai editore, pagine 368, Euro 18.00. Mosca, primi anni Cinquanta. In uno dei ciclopici palazzi fatti costruire da Stalin, per rivaleggiare con i grattacieli americani, sulle rive della Jauza, vive l’élite della società sovietica, privilegiati lontani dalle difficoltà della gente comune. Fra loro la bellissima e brillante Glika Novotkannaja, figlia diciottenne di uno scienziato impegnato nel progetto della bomba atomica; il poeta-soldato Kirill Smel’c’akov, beniamino delle folle nonché agente del KGB e amico personale del … Leggi tutto

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Vasilij Aksënov, Baldini Castoldi Dalai editore, pagine 368, Euro 18.00.
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I piani alti di Mosca
Vasilij Aksënov, Baldini Castoldi Dalai editore, pagine 368, Euro 18.00.

Mosca, primi anni Cinquanta. In uno dei ciclopici palazzi fatti costruire da Stalin, per rivaleggiare con i grattacieli americani, sulle rive della Jauza, vive l’élite della società sovietica, privilegiati lontani dalle difficoltà della gente comune. Fra loro la bellissima e brillante Glika Novotkannaja, figlia diciottenne di uno scienziato impegnato nel progetto della bomba atomica; il poeta-soldato Kirill Smel’c’akov, beniamino delle folle nonché agente del KGB e amico personale del dittatore, con cui conversa nottetempo per telefono bevendo cognac; e un misterioso ammiraglio e pilota, ex esploratore polare ed eroe di guerra, amico di Smel’c’akov, che si fa chiamare di volta in volta con nomi esotici come George Mokkinakki o Stuurman Esterhazy.

I tre sono i protagonisti di un bizzarro triangolo amoroso. Se Smel’c’akov è per Glika l’«eterno fidanzato», che ispira un amore ideale e «neoplatonico», modellato sulla filosofia di Vladimir Solov’ev e la poesia di Aleksandr Blok, Mokkinakki rappresenta invece la scoperta dell’eros, dell’avventura.

La rivalità fra i due amici-nemici va oltre il duello per la definitiva conquista del cuore della ragazza. Mokkinakki, infatti, è segretamente impegnato a organizzare la presa del Cremlino per conto del maresciallo Tito, proprio mentre Stalin, ormai avviato verso la demenza senile, sta progettando uno sbarco, guidato da Smel’c’akov, sull’isola di Brioni per riportare all’ordine il leader jugoslavo ribelle. Tutto questo sotto gli occhi vigili della nomenklatura del Pcus, che attende di capire cosa succederà dopo la morte del «Padre dei popoli».

Accanto ai tre protagonisti del conflitto amoroso agisce un gruppo di giovani che non si riconoscono negli ideali dello stalinismo, vestono in maniera stravagante e coltivano una comune passione per la musica jazz, negata a quella generazione.

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I piani alti di Mosca è un romanzo picaresco, capace di rileggere un periodo assai cupo della storia sovietica in chiave ironica e fanta-politica.

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