Chinchillà de Momte Aragon – (Albacete, Castilla la Mancha).
Pochi minuti da Albacete sull’autostrada che ad Almansa si biforca per Alicante o Valencia, su un’altura strategica, celtica (Cincilia, posto dalle mura corte, necropoli) romana (Saltigi) araba (Ynyila) cristiana nel XIII secolo, dal Quattrocento godette per un paio di secoli uno splendore oggi esibito da tanti bei monumenti assai ben preservati (castello, ayuntamiento, conventi, chiese, palacios e tante eleganti case nobiliari). Un salto nella storia della Spagna imperiale.
Chinchon – (Madrid, Comunidad de).
Il posto più vicino a Madrid (quarantacinque chilometri a sudest) per conoscere la Spagna paesana e contadina, va visitata (anche di sera, ed essendo gita “fuori porta” dalla capitale, non mancare tanti Mesòn dove mangiare e c’è pure un bel Parador ex convento). “Villa muy noble y muy leal”, castello, chiesa parrocchiale (con un “Goya”) museo enologico, famosa distilleria di un noto anice e su tutto una meravigliosa, porticata Plaza Mayor (anche de Toros, rare ma pittoresche corride).
Coria – (Caceres, Estremadura).
Chi arriva da queste parti (settanta chilometri a nord di Caceres) visiterà (se non l’ha già fatto) anche Plasencia (quaranta chilometri a est). Grazie a un lungo passato (e alla buona conservazione) Coria vanta un Casco Historico di tutto rispetto, dalle “Murallas” (gran esempio di architettura romana) al castello dei Duchi d’Alba, dal ponte medioevale alla Cattedrale – costruita sulle Murallas – del XIV secolo, di fronte l’elegante facciata del Palacio Episcopal; bello l’edificio del Seminario.
Durro, Vall de Boì, Taull – (Lleida, Catalogna).
Caso raro (perché non motivato da scenari naturali) una Valle (“chiusa”, ai piedi dei Pirenei catalani) dichiarata (2001) Patrimonio dell’Umanità per la presenza di magnifici capolavori del Romanico (alcuni opera dei Maestri Lombardi, su tutti Ramòn Llombard). Chiese ed “ermitas” a Durro, a Taull (Sant Climent e Santa Maria) a Erill La Vall (Parroquial) a Boì (Sant Joan), a Barruera (otto chiese). Incredibile, ancor più meraviglioso perché insperato.
Covarrubias – (Burgos, Castilla y Leòn).
A sud (quarantadue chilometri) di Burgos, visitabile con la vicina Santo Domingo de Silos, un tuffo nella storia (e nella cucina “castellana”, specialità il cordero/agnello) nei bei paesaggi del rio Arlanza. Possenti mura della cinta medioevale sovrastate dal massiccio Torreòn de Doña Urraca, molto bella la Colegiata Gotica (nella Capilla de los Reyes un bellissimo Trittico dei Re Magi di Gil de Siloè); bei palazzi (del Conde Fernàn Gonzalez) e ricche Casas nobiliari (de Doña Sancha).
Cudillero – (Asturie).
Se non la più bella, certamente tra le più tipiche località di mare delle Asturie, sulla litorale che conduce in Galizia, un paese (circa duemila abitanti nella parte vecchia) le cui case “salgono” dall’antico porto (è stato recentemente costruito uno più esterno, si perde pertanto il fascino dell’arrivo delle barche da pesca) “arrampicandosi” fino alla sommità del monte, divise da una sola strada “verticale”. Nella “calle” principale, bar, ristoranti (sardinas a la plancia e sidra).