Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Santa Barbara dei Fulmini

Santa Barbara dei Fulmini di Amado Jorge, Garzanti Editore, pagine 384, Euro 16,60. ” width=”176″ height=”260″>Santa Barbara dei Fulmini di Amado Jorge, Garzanti Editore, pagine 384, Euro 16,60. Questo apologo allegro e scanzonato, ricco di pagine esilaranti e di solare erotismo, ha per protagonista la stravagante figura di una santa munita, secondo la tradizione, di un mazzetto di fulmini: santa Barbara. Un bel giorno la sua statua viene fatta trasportare dal Reconcavo a Bahia per una esposizione d’arte sacra. Ma già durante il breve viaggio, su un peschereccio, la statua comincia a dar segni di irrequietezza: per rimettere a posto … Leggi tutto

<span style=Santa Barbara dei Fulmini
di Amado Jorge, Garzanti Editore, pagine 384, Euro 16,60.

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Santa Barbara dei Fulmini
di Amado Jorge, Garzanti Editore, pagine 384, Euro 16,60.

Questo apologo allegro e scanzonato, ricco di pagine esilaranti e di solare erotismo, ha per protagonista la stravagante figura di una santa munita, secondo la tradizione, di un mazzetto di fulmini: santa Barbara. Un bel giorno la sua statua viene fatta trasportare dal Reconcavo a Bahia per una esposizione d’arte sacra. Ma già durante il breve viaggio, su un peschereccio, la statua comincia a dar segni di irrequietezza: per rimettere a posto alcune situazioni che non le vanno a genio, al momento dell’attracco prende vita e, assunto l’aspetto di Yansã, signora dell’uragano e della guerra, se ne va in giro per le strade, seminando panico e raccogliendo reverenti omaggi.

Siamo negli anni della dittatura militare, e la sparizione della statua getta nello scompiglio la polizia e la stampa. “La città di Santo Amaro rischiò di restare completamente spopolata. Gli abitanti si presentavano in massa volontari; le imbarcazioni ancorché numerose, erano insufficienti (…).Le vecchiette della Confraternita di Nostra Signora della Buona Morte, di Cachoeira l’eroica, affollavano un a delle imbarcazioni più animate… Negre, ridenti, antichissime, qusi tutte ottuagenarie, alcune avevano superato i novanta: Badu, di settantasei anni, era la più giovincella. La decana, Maria Pia, era nata ai tempi della schiavitù. Non aveva un dente, ma succhiava rondelle di canna da zucchero, schiacciandole con le gengive. (…) … le parole scritte sugli striscioni certelli: Vogliamo Santa Barbara, quella dei Fulmini! – La santa è nostra! – Abbasso l’imperialismo del Museo! – Viva la Santa! Abbasso don Grazioso! – Viva Padre Téo”.

Con questo romanzo Jorge Amado non perde l’occasione per lanciare i suoi strali contro l’ottusità arrogante dei potenti e l’opportunismo dei giornalisti, e traccia così un capitolo – uno dei più belli – di quel grande poema d’amore per Bahia che si ritrova sempre nei suoi romanzi.

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