Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Alta Badia, un rifugio high tech sotto le stelle

È un progetto del designer Ross Lovegrove. Una capsula di vetro (pronta nel 2010) per soggiornare in due a 2100 metri sul Piz La Ila, in Alta Badia, l’area montana che si è piazzata al 1° posto nella classifica del Touring delle migliori località alpine

Ross Lovegrove e il prototipo della capsula (Foto: Pierre Jusselme)
Ross Lovegrove e il prototipo della capsula (Foto: Pierre Jusselme)

Più che a un rifugio assomiglia a un’astronave l’Alpine Capsule, la “capsula” che sarà installa a 2100 metri di altezza sul Piz la Ila, in Alta Badia, il meridione delle Alpi, nell’area sud-est dell’Alto Adige. Una sorta di mini hotel per brevi soggiorni ad alta quota per due persone con il vantaggio di osservare indisturbati le stelle e la catena dolomitica circostante.
La data della messa in opera è ancora lontana, l’inizio del 2010, ma le caratteristiche insolite del progetto destano già curiosità. Maggiori dettagli si avranno a breve, per ora si sa che il rifugio è stato disegnato dallo Studio londinese di Ross Lovegrove, il designer di Cardiff che ha collaborato con importanti aziende da Artemide a Apple Computers, e che ispira il suo lavoro alle leggi del riduzionismo delle forme e dei materiali.

Capsula ecologica

La capsula sul Piz La Ila
La capsula sul Piz La Ila

In effetti, a vedere prototipo e disegni, la capsula si presenta come
una specie di navicella con un diametro di circa otto metri, sospesa
grazie a un campo elettromagnetico e rivestita in doppio vetro con uno
speciale strato riflettente che permette di vedere a 360 gradi
dall’interno senza essere visti. La capsula, distante un centinaio di
metri dalla stazione di arrivo della cabinovia, è stata voluta da Moritz Craffonara,
patron del Club Moritzino, con l’idea di realizzare una stanza per
dormire sotto le stelle. Il rifugio è inoltre autosufficiente dal punto
di vista energetico grazie alle Power-plants, delle “unità remote” circostanti che utilizzano un sistema di pannelli solari per fornire energia all’ambiente interno. 

Il Touring Club Italiano stila la classifica delle migliori località alpine

Veduta di Corvara
Veduta di Corvara

L’Alpine Capsule non è l’unica novità in arrivo dall’Alta Badia. I comuni di Badia e Corvara che insieme formano, appunto, l’Alta Badia, si sono posizionati al primo posto nella classifica delle migliori località alpine redatta di recente dal Centro Studi del Touring Club Italiano. L’analisi ha riguardato 111 destinazioni ed è stata condotta sulla base di 16 indicatori di carattere qualitativo tra i quali lo scenario montano, il clima, gli impianti di risalita e la varietà delle piste, la presenza di sentieri, boschi e mete turistiche pittoresche, la distanza dalle grandi città e il rapporto tra letti in seconde case e letti alberghieri. Con 68 punti su un massimo di 80, l’Alta Badia ha  così staccato di 7 punti la svizzera Zermatt (nel Canton Vallese), seconda classificata a pari merito con Selva – Santa Cristina (Bolzano).

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