Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Mete serbe e slovene in Transromanica

Si estende il circuito europeo che collega le città con monumenti e chiese medievali di sette paesi. Annunciate nuove destinazioni e il progetto per l’anno venturo

Monastero di Studenica
Monastero di Studenica

La Serbia entra nel progetto europeo Transromanica. Gli itinerari turistici sulle destinazioni con chiese e monumenti del Medioevo, già proposti per Germania, Austria, Italia, Francia, Spagna e Slovenia si estendono alla regione serba con sette destinazioni principali: Zica, Studenica, Gradasc, Sopocani, Durdevi Stupovi, Stari Ras e Decani.
”Il governo serbo ha deciso di investire nella promozione del turismo e in particolare tra i viaggiatori italiani, che sono sempre più numerosi”, ha detto, nel corso della presentazione alla stampa a Milano, Aneta Uskokovic, responsabile dell’ente del turismo. “A conferma di un interesse crescente segnaliamo la presenza della Serbia nei cataloghi dei tour operator, europei e italiani, e gli appuntamenti di congressi e meeting professionali internazionali”. L’ingresso nel circuito di Transromanica è occasione per far conoscere un paese in cui “convivono città antichissime come Belgrado, centri universitari come Novi Sad”, ha continuato Uskokovic.

Tra romanico e bizantino

Chiesa di San Giorgio, Ptuj
Chiesa di San Giorgio, Ptuj

Eccetto la chiesa di San Pietro e Paolo a Stari Ras, le altre mete serbe di Transromanica sono monasteri, realizzati tra l’anno mille e 1300, in quattro casi riconosciuti anche patrimonio Unesco. L’arte romanica, tipica dell’Europa dell’alto Medioevo, si presenta qui mista alle diverse influenze della cultura bizantina e orientale e si affianca alle vicine destinazioni slovene: il castello di Podsreda, la chiesa di Santa Maria Assunta a Capdostria, l’abbazia cistercense di Sticna, le chiese di San Martino a Lasko e di San Giorgio a Ptuj.
“Il romanico è importante non solo per la storia dell’arte”, ha detto Gorazd Skrt, direttore dell’ente per il turismo sloveno, “ma perchè legò in una sola cultura i popoli europei. I cinque siti principali di Transromanica, ai quali si aggiungono altre venti località, sono un modo per promuovere il turismo culturale in Slovenia”. Al turista viene offerta non solo la soddisfazione delle esigenze di base ma anche una chiave di lettura per conoscere da vicino il luogo che sta visitando.

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Nuovi finanziamenti

Capodistria, foto di U.Trikoczy
Capodistria, foto di U.Trikoczy

L’idea di Transromanica, collegare tramite itinerari turistici trasversali destinazioni di nazioni diverse, con monumenti e chiese di stile analogo, non è un’ultim’ora. Il primo progetto è partito, con il sostegno della comunità europea, nel 2004 e ha raggiunto la quota di 35 grandi monumenti e 200 siti minori. Nel 2007 il circuito è stato inserito nel programma “Le principali vie europee della cultura” del Consiglio d’Europa. Il primo piano di finanziamenti si è nel frattempo esaurito, ma per il 2009 è previsto un nuovo progetto, denominato Crosscultour, che dovrebbe avere un budget iniziale di 2 milioni di euro.
In Italia l’itinerario coinvolge la provincia di Modena, ha il suo fulcro nel duomo cittadino e comprende anche l’abbazia benedettina di San Silvestro a Nonatola e la chiesa di Santa Maria in Castello a Carpi. In Slovenia le mete di Transromanica bene si potrebbero accompagnare ad altre destinazioni di valore storico-artistico come la necropoli romana di Sampeter, scoperta dal ’52, e il barocco delle chiese e dei palazzi di Lubiana.

Per informazioni:
www.transromanica.com;
www.slovenia.info;
www.serbia.travel.

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