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Milano festeggia 80 anni della Civica raccolta Bertarelli

Mostre, conferenze, laboratori didattici animeranno il Castello Sforzesco di Milano fino al 20 aprile. Fondata nel 1927 dal mecenate Achille Bertarelli raccoglie circa un milione di opere

Mel Ramos, Chiquita, 1978
Mel Ramos, Chiquita, 1978

Iniziate il 14 dicembre, fino al 20 aprile 2008 il Castello Sforzesco di Milano ospiterà una serie di iniziative per festeggiare gli 80 anni della  Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli. Il programma prevede una ricca serie di attività, quattro mostre di diverso impegno progettuale, conferenze, laboratori didattici, visite guidate, un concerto il 23 febbraio sul tema “Musica e pubblicità”, oltre all’installazione di un corner multimediale che consentirà di ripercorrere la storia degli 80 anni della Raccolta.
Complesso unico nel panorama culturale italiano, la Civica Raccolta delle Stampe è stata istituita nel 1927 ad opera del collezionista e mecenate Achille Bertarelli. Arricchitasi nel corso dei suoi ottant’anni di storia grazie ad acquisizioni, lasciti e donazioni, la Bertarelli comprende oggi circa un milione di opere che spaziano dai fogli di maestri incisori, alle stampe documentarie, alla grafica pubblicitaria. 

Raymond Savignac, Stelvio Pirelli, 1954
Raymond Savignac, Stelvio Pirelli, 1954

In occasione di INBERTARELLI.com è stato pubblicato da Skira il volume Pubblicità & Arte. Grafica internazionale dall’affiche alla pop art a cura di Claudio Salsi, con la collaborazione di Alessia Alberti, Giovanna Ginex, Giovanna Mori, Anna Steiner, Francesco Tedeschi.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Milano e dall’Associazione Amici della Raccolta Bertarelli, è stata presentata dall’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, presenti il direttore della Raccolta, Claudio Salsi, e il presidente dell’Associazione Amici della Raccolta Bertarelli, Carlo Severgnini, insieme ai curatori delle mostre organizzate per l’occasione. «Per festeggiare gli 80 anni della Raccolta – ha dichiarato l’assessore Sgarbi – si è deciso di organizzare questo evento che valorizza una sezione tra le più importanti dell’immenso patrimonio, quella dedicata alla grafica pubblicitaria, che consta all’incirca di diecimila elementi. In particolare – ha aggiunto – sono in programma quattro mostre incentrate sul linguaggio pubblicitario che renderanno accessibile questa ricchissima collezione a un vasto pubblico, attraverso un percorso di rivalutazione e approfondimento».
Le mostre, tutte a ingresso libero, sono visitabili dal martedì alla domenica nei seguenti orari: 9,00-13,00; 14,00-17,30.
Aperte fino al 2 marzo 2008
IL PUGNO NELL’OCCHIO
Tecniche e forme della comunicazione pubblicitaria
A cura di Alessia Alberti
(Cortile della Rocchetta, piano terra – Sala del Tesoro)
Riviste rare, tirature limitate, preziosi stampati. La mostra offre uno spaccato della situazione italiana, in particolare negli anni Venti, evidenziando il ruolo delle pubblicazioni specializzate italiane nei confronti delle tematiche e dei linguaggi della pubblicità.

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MANIFESTARSI
Auto réclame d’artista
A cura di Claudio Salsi
(Cortile della Rocchetta, primo piano – Sala Castellana)
La mostra propone numerosi manifesti realizzati dagli artisti per promuovere le proprie mostre personali. Vere e proprie opere d’arte eseguite in prima persona dal maestro stesso. Tra le opere presentate, grafiche di Pablo Picasso, Marc Chagall, Le Corbusier, Keith Haring, Mario Schifano, Jean Michel Folon, Andy Warhol, Eduardo Arroyo, Roy Lichtenstein, Jean Cocteau.

Aperte fino al 20 aprile 2008
AFFISSIONI
L’evoluzione degli spazi
Percorso scenografico
(Scalone d’onore del Cortile della Rocchetta)
Muri, palazzi, che hanno trasmesso e trasmettono messaggi, immagini. Grandi riproduzioni fotografiche testimoniano luoghi e modi dell’affissione pubblicitaria urbana

SOLTANTO PUBBLICITÀ?
Affiche, visual design, pop art
A cura di Giovanna Ginex, Giovanna Mori, Anna Steiner, Francesco Tedeschi
(Cortile della Rocchetta, terzo piano – Sale Panoramiche)
La mostra, articolata in quattro sezioni, è composta da 115 opere dalla Raccolta Bertarelli, da collezioni private e da gallerie. L’atmosfera Belle Epoque di Parigi, ben rappresentata da Chéret, padre del manifesto artistico moderno. Dudovich, Cappiello e Mauzan che preferiscono uno stile narrativo più tradizionale. I manifesti di Depero e Prampolini seguono gli ideali futuristi di dinamismo e progresso; i manifesti cinematografici dei fratelli Stenberg rappresentano il rinnovamento espressivo voluto dal costruttivismo russo; gli influssi degli stili cubista, déco e “novecento” sono ben assimilati da Sepo e Nizzoli. Nella ricerca della sintesi tra immagine e testo, nascono i capolavori di grandi maestri, come Munari, Carboni, Huber, Testa. Nell’ultima sezione della mostra, è la grafica d’arte che si rifà alla pubblicità a partire dai primi Anni Sessanta, con l’affermarsi di una “civiltà dell’immagine” in cui i prodotti del consumismo, resi popolari dai media, costituiscono una presenza ineliminabile del paesaggio visivo, e molti artisti si appropriano del linguaggio della pubblicità: tra questi Warhol, Rotella, Tadini.

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Informazioni utili e visite guidate
Associazione DAC
Via San Simpliciano 5 – 20121 Milano
tel. 3347988691 (10.00-14.00) oppure 3395364987
e-mail: dacoggimanifestoio@gmail.com
Attualità/ venti e mostre

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