Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Vivienne Westwood, l’arte della moda

A Milano, una mostra ripercorre i 35 anni di attività della stilista londinese che ha rotto i tabù della cultura e del costume

Vivienne Westwood fotografata da Rankin
Vivienne Westwood fotografata da Rankin

“Hai una vita molto più interessante se indossi abiti unici”. Parola di Vivienne Westwood, o meglio di Queen Viv, come la chiamano da sempre a Londra. E, in effetti, l’inglese Vivienne può essere definita a pieno titolo una queen, una regina rivoluzionaria nella storia del costume e della moda contemporanea.
A Milano, una mostra dedicata alla stilista e ai suoi oltre 35 anni di attività inaugura la stagione artistica autunnale proprio in occasione della settimana della moda.
Dal 26 settembre fino al 20 gennaio del 2008, nelle sale di Palazzo Reale che hanno ospitato Caravaggio, Giotto e Kandinsky, la moda si fa arte attraverso un viaggio nel colpo di scena e nell’anticonformismo che caratterizzano sin dagli esordi lo stile dell’artista londinese.
Nata nel ‘41 nel Derbyshire, figlia della workin’ class britannica, Vivienne Westwood fugge da un destino da maestra elementare, rompe il suo matrimonio e incontra Malcom Edwards, meglio conosciuto come Malcom McLaren, futuro fondatore del gruppo musicale punk Sex Pistols. A Londra comincia a disegnare vestiti e in King’s Road apre “Let it rock”, il suo primo negozio di abbigliamento. E’ l’inizio di un percorso che porterà Queen Viv a stravolgere la moda inglese e i suoi tabù culturali fino poi a ottenere, nel 2006, l’onorificenza di Dama da parte della Regina Elisabetta II in riconoscimento del contributo dato al mondo della moda.

Harris Tweed, 1978/8
Harris Tweed, 1978/8

Dal settembre del 1970, anno della sua prima passerella, passando attraverso la rivoluzione punk degli anni Ottanta, per arrivare ai capi di alta moda dell’attuale maison Vivienne Westwood Ltd, la rassegna milanese ripercorre l’intero arco cronologico della carriera della stilista – artista proponendo al pubblico un’antologia di 150 abiti e alcuni video con le immagini di alcune delle sue sfilate più famose.
“Tosta, geniale e avventurosa”, come l’ha definita Carlo d’Amario, amministratore delegato Vivienne Westwood Ltd, Viv “è diventata un pilastro vitale del sistema della moda britannica e ha riproposto nell’immaginario popolare una delle più classiche figure della mitologia western: quella dell’outlaw, (il fuorilegge, ndr), che è riuscito a sfuggire allo sceriffo, ricostruendosi una vita rispettabile”.
Sperimentando senza sosta, la stilista di Londra ha giocato con le forme, le geometrie e i tessuti di abiti e accessori, spesso dal gusto erotico e dark, sempre ideati nel segno della trasgressione e della libertà espressiva.

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Leaf Tights, 1989-90
Leaf Tights, 1989-90

Nei saloni di Palazzo Reale si possono così osservare da vicino tessuti scozzesi, crinoline, corsetti, montoni. Ci sono le celebri zeppe “mock – croc” che Naomi Campbell indossava nel 1993 quando cadde in passerella o l’”Uomo senza pantaloni”, un manichino che indossa calzamaglie color carne con una foglia di fico verde applicata sulle parti intime.
Accanto alle prime foto di Vivienne in calze nere nel negozio di King’s Road, ci sono poi gli abiti da sera damascati ispirati alle arti pittoriche e letterarie del Rinascimento. Perché se la stilista ha saputo rompere gli schemi del costume contemporaneo, nello stesso tempo ha anche voluto salvare il ricordo del passato racchiudendo in sè, come ha sottolineato la curatrice Claire Wilcox, un particolare tipo di “britishness”, che combina sia l’anti-conformismo che il senso della tradizione.            
La mostra di Milano arriva direttamente da Oltremanica. E’ stata organizzata infatti dal celebre Victoria & Albert Museum di Londra che nel 2004 ha voluto celebrare con una rassegna i 34 anni di carriera della Westwood. La tappa italiana rappresenta così l’appuntamento più recente di un tour che, partito dall’Inghilterra, ha toccato Canberra, Shangai, Taipei, Tokyo, Dusseldorf, Bangkok e San Francisco.  

“Vivienne Westwood”, dal 26 settembre al 20 gennaio 2008
Milano, Palazzo Reale
Orari: lunedì 14.30 – 19.30;
da martedì a domenica 9.30 – 19.30;
giovedì 9.30 – 22.30  
Per informazioni: www.comune.milano.it/palazzoreale     

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