Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Invece di inviarli gratis (così fan tutti) un tour operator pretende che le agenzie viaggi “comprino” i suoi cataloghi? Eh sì, un’agenzia viaggi da poco aperta ha scritto a questo spettabile “Gossip” informando di aver richiesto i cataloghi a un grosso tour operator e di aver ricevuto la seguente risposta. “Bello mio, in Italia voi agenzie di viaggi siete troppe e quindi dovremmo stampare troppi programmi, ragion per cui ti chiediamo di avviare la tua collaborazione con noi partecipando alle spese di produzione e distribuzione dei cataloghi, con un contributo forfetario di 150 euro, incassati i quali provvederemo … Leggi tutto

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Invece di inviarli gratis (così fan tutti) un tour operator pretende che le agenzie viaggi “comprino” i suoi cataloghi?

Eh sì, un’agenzia viaggi da poco aperta ha scritto a questo spettabile “Gossip” informando di aver richiesto i cataloghi a un grosso tour operator e di aver ricevuto la seguente risposta. “Bello mio, in Italia voi agenzie di viaggi siete troppe e quindi dovremmo stampare troppi programmi, ragion per cui ti chiediamo di avviare la tua collaborazione con noi partecipando alle spese di produzione e distribuzione dei cataloghi, con un contributo forfetario di 150 euro, incassati i quali provvederemo (ma come sono buoni, loro, sembra una storia fantozziana, ndr) “a farti avere i cataloghi dopodiché ti restituiremo i 150 euro se entro la fine del nostro anno finanziario avrai fatturato per noi 20.000 euro ma, se non avrai raggiunto il suddetto target, il 10% di commissione (che fosse solo per ragioni di buon gusto dovrebbe essere riconosciuto a qualunque barbone che passa un affare, ri-ndr) te lo sogni e ti becchi solo l’8% che per adesso ti diamo (ma come sono buoni loro, ri-ri-ndr)….”.
Fine della (sconcia) proposta.
Un commento? Eccolo: ‘sti fiji de ‘na mign… dato che per un’agenzia di viaggi appena aperta tirar su 20.000 euro per un solo tour operator in meno di un anno l’è mica facile, anzi è difficile, anzi è quasi impossibile. Da cui si evince che il (grande) tour operator “alla fine della fiera” avrà già “fatto un affare” (o quanto meno si sarà pagato in tutto o in parte i suoi cataloghi) cuccando (col sullodato specchietto per le allodole) un po’ di neoagenti di viaggi sprovveduti o sfigati nelle vendite.

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Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Il problema per chi compra Alitalia non consiste nel “quanto costa”?
Lo Stato ha deciso di vendere una parte di quel che gli resta di Alitalia (ma perché continuare a chiamarla Compagnia di Bandiera?) e tutti si scatenano a parlare di soldi, banche, Lobbies, Potenti interessati, amici degli Amici, shopping di compagnie aeree straniere, eccetera.
Ma il “problema AZ” non è economico, di soldi. Il problema è un altro.
Il vero problema è costituito da:
–  13-sindacati-13
–  la Manutenzione che così com’è è antieconomica, ma i sindacati non vogliono toccare; i piloti che fanno carriera solo per anzianità
–  l’obbligo di cambio equipaggi tra voli nazionali e internazionali
–  il giorno di riposo per sindrome mestruale
–  due Hub vicini, in un Paese piccolo, che si fanno concorrenza
–  i costi di tanti dipendenti che vivono in un Hub e vanno a lavorare nell’altro.
Risolte queste quisquilie l’Affaire Alitalia si risolve a sua volta in mezz’ora (come può non interessare una compagnia aerea collocata in un Paese ancora – per poco? – abbastanza ricco e la cui posizione geografica è a dir poco eccellente?).

Sapevate che… Stecchi è grande e il Radicchio di Treviso è il suo profeta?
Eh sì, “chapeau” al sempre bravissimo Guido Stecchi che – messi provvisoriamente da parte i suoi amati funghi ed erbe – si è esibito in una Sinfonia di Radicchio Rosso di Treviso (tout court Rossotreviso.it) da lui orchestrata in un albergo milanese. Nemmeno una… stecca, una stonatura, tutto palatalmente armonico e intonato. Radicchio (ah! Oltre al Rosso di Treviso c’è pure il Variegato di Castelfranco) ai ferri alias “a le bronse”, con le cozze alias “peoci”, con la pasta alias “bigoi”, avvolto in belle fette di prosciutto, nel risotto, all’aceto balsamico eccetera, eccetera…
Quanti modi! Un giulebbe! 

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Idomedeo alla Scala
Idomedeo alla Scala

Sapevate che… Gian Paolo Bonomi sa anche provare compassione?
Ad esempio per quei poveracci che, per ragioni politiche o istituzionali o soltanto per vedere e farsi vedere, ogni anno il 7 dicembre Sant’Ambrogio (giorno di festa in cui tutti sperano di starsene per i cavoli loro in grazia di dio, vedendo la tivù o leggendo un buon libro, e invece…) “gli tocca andare alla Scala” a metà pomeriggio, vestiti da pinguini o da damazze, stare seduti in silenzio (e nemmeno poi tanto comodi) per ore e ore a sentire una musica che non conoscono (tranne rarissimi melomani,  avranno mai sentito l’opera in precedenza?) e di cui non gliene frega nulla (quante volte all’anno, vanno in un teatro lirico?) dopodiché (invece di poter andare a casa, togliersi le scomodissime scarpe e farsi un bel whisky in poltrona in grazia di dio) si ritrovano (sempre per ragioni politiche o istituzionali o ancor più coglionamente solo per vedere e farsi vedere) in un enorme salone ex museo a mangiare (con altri sei, settecento invitati) piatti ormai privi di gusto perché preparati “almeno” dodici ore prima (il TG3 Lombardia delle 14 del 7/12 mostrava lo chef della cena scaligera alle prese con piatti già pronti). Poveracci. E se poi quelli del Comune si ritrovassero a lavorare invece di andare a teatro, hai visto mai che mettessero un vigile all’incrocio di Corso di Porta Romana con via Santa Sofia e via Francesco Sforza, un punto di enorme traffico e viavai, da sempre incustodito?  

Sapevate che… Frastornato dalla vicenda dei Vip di Lele Mora, il tenutario di questa modesta rubrica è corso dallo psicanalista?
E gli ha detto: “Dottore, non me ne fotte niente della foto di Totti che bacia la Vento. E’ grave?”.

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Sapevate che… La Lollobrigida ha cancellato l’annunciato matrimonio?
Aveva come sempre ragione Renato Mannheimer sul Corriere della Sera: i suoi sondaggi avevano infatti segnalato che i giovani preferiscono accoppiarsi, convivere e fare sesso senza sposarsi.  

Sapevate che… Le Ferrovie dello Stato (in tragica crisi economica) nel prossimo gennaio (Corriere e Repubblica 3/12) “taglieranno” alcune biglietterie e stazioni?
Si tratta di un primo passo concreto che permette di programmare quello seguente: eliminare i treni.

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