Federalberghi ha annunciato i dati aggiornati al 2005 sulla capacità ricettiva dell’offerta nazionale e l’afflusso di turisti italiani e stranieri. Martedì 7 marzo, nel corso della 56esima assemblea generale ordinaria, l’organizzazione che rappresenta gli oltre 33 mila alberghi italiani ha divulgato l’ultima fotografia del sistema turistico nazionale.
I numeri: gli alberghi nel 2005 hanno raggiunto quota 33 mila e 518, con una capacità di 2 milioni di letti, 1 milione di camere e 992 bagni. Le strutture a cinque stelle sono 216, a 4 stelle sono 3500, gli hotel a tre stelle sono 14.100.
Gli alberghi a due stelle sono 8300 e infine si contano 5400 pensioni a una stella e 2002 residence. La regione italiana con maggior capacità ricettiva resta l’Emilia Romagna, con più di 283 mila alberghi, seguita da Trentino Alto Adige, Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio.
“Il 2005 è stato per il turismo italiano un anno di tenuta -ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente della Federalberghi-Confturismo e neo vice presidente vicario della Confcommercio, contraddistinto da una crescita degli stranieri, da un lieve calo degli italiani, ma soprattutto dalla fine della caduta della domanda tedesca”.
I dati mostrano alcune leggere tendenze negative per il turismo alberghiero: 233,2 milioni di presenze, – 0,3 rispetto al 2004, -1 per cento sul numero di ospiti italiani. Segno positivo per i clienti stranieri, + 0,8 per cento, mentre sui tedeschi, la percentuale del – 0,2 è considerata positiva, se confrontata con il netto calo del – 4,4 registrato l’anno prima. Aumentano molto, del 17 per cento rispetto al 2004, i turisti belgi, diminuiscono i britannici, cresce il numero di svizzeri e austriaci e in misura minore anche quello degli statunitensi.
L’ultimo report annunciato per il 2005 è la bilancia turistica dei pagamenti: secondo l’ufficio italiano Cambi, nel periodo gennaio-novembre sono state registrate entrate per 27,6 miliardi di euro, l’1,1% in più che nello stesso periodo del 2004. Le uscite sono salite a 17,1 miliardi di euro, vale a dire l’11,8% in più nei confronti del periodo 2004. Il saldo, cioè la differenza tra le due poste, è stato di 10,5 miliardi di euro, con una diminuzione del 12,6% rispetto al 2004.
Gli operatori si trovano ora ad affrontare per il 2006 diverse sfide: la concorrenza del sistema ricettivo straniero e di altre strutture per l’ospitalità, come bed and breakfast e agriturismi, e non ultimo il pericolo che le notizie sul diffondersi dell’influenza aviaria condizionino la propensione a viaggiare.