Star Wars: Where Science Meets Imagination, è la mostra aperta fino ad aprile 2006 al Mos, Museum of Science di Boston. Oggetti, robot e veicoli di tutti i sei film della saga di Guerre Stellari sono comparati con le tecnologie del mondo reale contemporaneo. Astronavi e veicoli utilizzati nella serie sono affiancati da un vero hovercraft, un veicolo a cuscino d’aria, sul quale è anche possibile salire. I visitatori possono anche interagire in video con C-3PO, uno dei robot più celebri della storia della fantascienza, ed incontrare alcuni ricercatori per conoscere gli sforzi profusi nel duplicare la mobilità, la percezione e la capacità d’apprendimento degli esseri umani nei veri robot del XXI secolo. Posizionando delle tessere su un tavolo con l’ausilio di un computer in grado di proiettare immagini tridimensionali, si può, poi, costruire una vera stazione spaziale da sorvolare ed esplorare con l’ausilio di una videocamera mobile. Sono anche visibili al pubblico i più avanzati veicoli e prototipi realizzati dalla ricerca spaziale. Persino le guide disponibili per i visitatori sono strumenti all’avanguardia: il Multimedia Tour prevede l’utilizzo di palmari e di tecnologia wireless per fornire al pubblico informazioni approfondite, audio e video, ricostruzioni virtuali e tutto ciò che serve a migliorare ulteriormente la qualità della visita.
Fondato nel lontano 1830 da un gruppo di appassionati di storia naturale, il Mos di Boston è attualmente uno dei musei tecnologici più all’avanguardia del mondo. Favorito dalla vicinanza e dalla collaborazione con alcune delle istituzioni universitarie prestigiose degli Stati Uniti, ricopre un ruolo trainante nella sperimentazione di nuove forme di divulgazione scientifica ed è un luogo privilegiato a cui guardano con interesse tutte le altre istituzioni culturali del paese.
Obiettivo di Ioannis Miaoulis, presidente e direttore del museo dal 2003 è rendere tecnologia, scienza ed ingegneria materie interessanti e capaci di attirare l’attenzione dei bambini e dei ragazzi. A preoccuparlo, infatti, è il sempre minore interesse generale per la scienza che potrebbe tradursi nel futuro in un ritardo tecnologico del suo paese nei confronti di altre nazioni emergenti.
Secondo Miaoulis è, quindi, necessaria una nuova alfabetizzazione tecnologica attraverso nuove esibizioni, nuove attività, nuovi programmi, ma anche collaborazione con le istituzioni per varare programmi didattici all’avanguardia. Infatti, proprio in seguito alle pressioni del Museum of Science, lo Stato del Massachusetts ha deciso di introdurre l’ingegneria tra le materie di studio fin dai primissimi anni di scuola. Le risorse umane del museo hanno offerto supporto alla realizzazione dei programmi, come ad esempio: corsi d’aggiornamento per insegnanti e vario materiale didattico dal significativo titolo di “Engineering is Elementary”.
Per tenere alto l’interesse verso il museo e la tecnologia il Mos propone nuove esibizioni e nuove iniziative. Ora si sta preparando ad ospitare una nuova mostra sulla nanotecnologia finanziata dalla National Science Foundation. Mentre, nel prossimo futuro è in progetto rendere la struttura un luogo d’incontro per dibattiti, laboratori, conferenze tenute dai maggiori luminari, stimolando così il visitatore a partecipare ed interagire.
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