Visto che è sempre meglio non scherzare coi Fanti, sia chiaramente esternata dallo scrivano la massima considerazione e il non minore rispetto nei confronti del presidente Ciampi. Un anziano signore –certamente onesto grazie alla lontana metabolizzazione di valori ormai scomparsi da quel tempo- non se la può certamente passare bene con quella fauna politica (più giovane di una o due generazioni) che gli ronza intorno ed è prevalentemente non meno che litigiosamente dedicata a fare affari, bazzicare tra Opa, scandali, Bond, svendite Iri, “concerti” e pure a negare che una cosa sia giusta solo perché detta da uno che non la pensa come lui.
Viva Ciampi, però…
Però sarebbe anche il caso che il Lìder Maximo del Belpaese si desse una regolata, nel senso che studiasse quanto può contare, cosa può fare, che valutasse una volta per tutte se la sua presenza vale quanto il due di briscola o se le sue parole qualche risultato possono produrlo. Veda quindi un po’ cosa gli permette la Costituzione (sembra poco o nulla, non per niente fu scritta poco dopo l’eliminazione di un Duce che faceva e pensava a tutto lui) dopodichè provveda in merito. E se putacaso scoprisse che quanto lui dice corrisponde a quisquilie, parole inascoltate e soprattutto inefficaci perché prive di conseguenze e cambiamenti, non sarebbe il caso che evitasse di arringare sindaci e scolari?
Se zero più zero dà zero, perché affannarsi? A cosa serve una Cassandra? Non si rischia quantomeno che chi parla senza essere ascoltato alla lunga annoia? Siamo sicuri che i messaggi “forti e chiari” (così sono sempre, invariabilmente definiti dai mezzibusto tivù al seguito del presidente, dopodichè i sullodati spengono il microfono e vanno a farsi un bel piatto di rigatoni col pomodoro) e le tuonate producano mai un certo effetto o tanto tuonò che piovve?
Per rispetto delle altrui conoscenze e specializzazioni, non si vuole entrare nel merito di ciò che Ciampi commenta quanto a politica, finanza, scienza, istruzione etc etc, ma se si parla del nostro mestiere (il mondo viaggiatorio e del tempo libero) ci azzardiamo a dire la nostra.
Pochi giorni fa, a Verbania, Ciampi, ha tuonato “L’Italia non può permettersi di entrare in crisi con il Turismo!!!”.
E vabbè, si è trattato solo di (cantava Mina) parole… parole. parole… (al vento… vedi sopra) oppure il nostro Carlazeglio può fare qualcosa in merito (e da adesso in avanti si parla di Turismo)?
Ciampi è imbavagliato oppure può dare un colpo di telefono a quelli dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria e disporre che sia messa un filino in ordine, visto che, nelle condizioni attuali un turista in normali condizioni psichiche evita di percorrerla?
La forza della democrazia e i poteri del Capo dello Stato
Ciampi può solo stare zitto o potrebbe anche mettere giù due righe e chiedere a quelli del museo dei mosaici romani di Piazza Armerina di dare una bella pulita e scrivere un paio di decenti cartelli di informazione per rendere meno sconcio e lercio questo importantissimo monumento siciliano?
Ciampi non ha assolutamente voce in capitolo oppure potrebbe (nel nome del suo “L’Italia non può permettersi di entrare in crisi con il Turismo!!!!!!”) “suggerire” (non diciamo ducescamente imporre) alle autostrade italiane di non praticare i prezzi da rapina imposti per percorrerle (in Germania un turista vi correrebbe gratis, in Spagna esistono poche autostrade e moltissime equivalenti autovias totalmente gratuite, in Italia se vai da Milano a Bari devi fare un mutuo)?
Ciampi conosce qualcuno al Viminale e una sua telefonata potrebbe dare qualche risultato, oppure un suo intervento sull’ordine pubblico a Napoli non servirebbe una bella fava eppertanto solo folli, suicidi e qualche Enrico Toti da strapazzo si spingono in visita a Marechiare e in via Posillipo?
Ciampi può fare una telefonata (e se la facesse, produrrebbe qualche risultato?) al ministero del Lavoro (o come adesso americanamente si chiama) e chiedere se non è il caso di scaglionare le ferie (tutti al mare solo 21gg in agosto, quindi prezzi altissimi in questi giorni, per il resto della stagione alberghi semivuoti)?
Ciampi conosce qualcuno nelle Capitanerie di Porto, al ministero della Salute o dove si provvede a tenere pulito il mare (le nostre coste fanno prevalentemente schifo –vedi a Genova a fine giugno- con una bassa percentuale di Bandiere Blu rispetto ai Paesi turisticamente concorrenti)?
Ciampi conosce qualcuno al “Commercio” e, se sì, può fare qualcosa affinché “pizza e birra” non costino ormai 30 euro e una notte in un anonimo “3 stelle” non preveda costi da far scappare i turisti stranieri?
Ciampi ha il numero di telefono di qualche sindacalista e chiamandolo tentare di far qualcosa per impedire scioperi selvaggi, non annunciati, fuori dagli accordi siglati?
Ciampi è privo di un segretario che chiami le compagnie aeree operanti tra il sud e il nord del Belpaese e spieghi loro che le ‘normali’ tariffe aeree (lasciamo perdere i Low Cost, chi viaggia in Italia arrivando dal Canada o dall’Australia non viaggia con ‘ste tariffe) tra Milano e Palermo sono “da furto”?
Ciampi, che “potere ha” su un capostazione, un dirigente, il presidente delle FFSS? Non ne ha? E allora non tuoni a Verbania sui mali del Turismo. Ma se per caso potesse “fare qualcosa” perché non manda una e-mail chiedendo di eliminare (o quantomeno tentare…) pulci, cimici e zecche sui treni internazionali (almeno quelli) del Belpaese (pochi giorni fa cimici sul Napoli – Nizza)?