Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La via transromanica da Modena alla Sassonia

Continua il progetto co-finanziato dall’Unione Europea che unisce, sotto il filo rosso dell’arte romanica, Italia, Germania, Austria e Slovenia

Il Duomo di Modena
Il Duomo di Modena

Prosegue sino a ottobre 2006 il progetto Transromanica nella provincia di Modena, in Slovenia, in Germania e in Austria. Il network europeo avviato lo scorso febbraio per promuovere itinerari turistici e culturali sulla via del romanico e dell’alto medioevo è stato rilanciato in questi ultimi mesi dalla provincia emiliana e continua, come da programma, in tutte le regioni coinvolte dal piano co-finanziato dall’Unione Europea: Alta Sassonia e Turingia in Germania, Corinzia in Austria, Slovenia. Per l’Italia, Modena partecipa insieme alle province di Ferrara e di Parma e all’Unione città d’arte, cultura e affari dell’Emilia Romagna.
L’obiettivo, per il network europeo, è stato sin dall’inizio realizzare un progetto di sviluppo sostenibile “transnazionale” con un filo conduttore unico: l’arte romanica, che a partire dall’anno mille divenne la prima cifra culturale comune della nuova Europa. In ogni regione coinvolta sono stati scelti alcuni siti importanti, per valore artistico e capacità di richiamo, e sono stati delineati itinerari di visita per i turisti. Per l’Italia, con l’adesione di Ferrara e Parma oltre a Modena sono tuttora attivi sei itinerari. Il primo è quello delle “grandi cattedrali”: si parte da Fidenza, si passa dal Duomo e dal Battistero di Parma, si visita poi il Duomo di Modena per giungere a Nonantola e infine a Ferrara.
L’itinerario “della pianura” prosegue per i siti a Nord di Modena e segnala palazzi storici e abbazie; ci sono poi quattro percorsi per Pievi e Castelli che attraversano diverse località emiliane, le vie dei “pellegrini”, abbazie e esempi di architettura romanica come il Castello di Montecuccolo, la Pieve di San Giulia, il Castello di Vignola.
In tutto, in ciascuna delle cinque aree di Transromanica – Emilia-Romagna, Alta Sassonia, Turingia, Slovenia, Corinzia – i siti definiti dal progetto “di grande rilevanza” sono 25, cinque per ogni regione. A questi sono stati affiancati altri 200 luoghi limitrofi e di interesse artistico, nelle vie cittadine ma anche in campagna. Tra i siti stranieri più importanti sono da segnalare il castello di Wartburg, a Eisenach, in Turingia, la Collegiata di San Servazio a Quedlinburg, entrambi dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

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