Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

La Stampa “on-line” avanza nettamente nei confronti della carta? Il quotidiano madrileño (ça va sans dire, eppoi lo dice la testata, Online, Periodista Digital) informa che negli Stati Uniti ogni cinque persone che leggono la carta stampata e Internet, una preferisce la versione digitale. Le preferenze nei confronti della stampa Online sono pertanto salite al 21%. Più approfonditamente, sono gli uomini (53%) a preferire la versione digitale di quotidiani e riviste lasciando le donne in minoranza (47%). La versione digitale del New York Times è la più letta negli Stati Uniti, con 11,3 milioni di lettori nello scorso maggio, con … Leggi tutto

La Stampa “on-line” avanza nettamente nei confronti della carta?

Il quotidiano madrileño (ça va sans dire, eppoi lo dice la testata, Online, Periodista Digital) informa che negli Stati Uniti ogni cinque persone che leggono la carta stampata e Internet, una preferisce la versione digitale. Le preferenze nei confronti della stampa Online sono pertanto salite al 21%.
Più approfonditamente, sono gli uomini (53%) a preferire la versione digitale di quotidiani e riviste lasciando le donne in minoranza (47%). La versione digitale del New York Times è la più letta negli Stati Uniti, con 11,3 milioni di lettori nello scorso maggio, con un aumento del 25% rispetto allo scorso anno. Seguono USA Today, 9,2 milioni di lettori, e il Washington Post che ne ha collezionati 7,4 (aumento del 10% rispetto al maggio 2004).

Spigolando tra turismo e dintorni

I cavalli delle carrozzelle di Roma dovranno indossare i pannoloni?
Eh sì, ragioni di igiene (comunque per il Belpaese è un bel passo avanti: non molti lustri fa futuri presidenti della Repubblica insultavano le signore e le obbligavano a coprire il decolletè solo per meri motivi “morali”). Si accusi pure lo scriba di attaccamento al passato, con ascendente coprologia, sta il fatto che quei bruni avanzi stradali delle viscere equine, con tanto di passerini che se ne pascevano danzandovi intorno, non gli sembravano poi così schifosi. Mah.
Resta poi tragico l’assillante dilemma del perché a Roma a un povero perissodattilo non sia concesso di fare un bisognino durante il duro lavoro giornaliero, mentre a Milano tanti bipedi sedicenti di razza umana (senza che nessuno faccia un plissè) pisciano tranquillamente (e talvolta lasciano pure ricordi un filino meno liquidi, vedi Corriere della Sera) nella storica e turistica piazza Mercanti, a venti metri dal Duomo. Ri-Mah.  

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In Iran se vuoi farti una bella “palpatina” ti tocca usare il montacarichi?
E’ diventato presidente dell’Iran l’ex sindaco di Teheran che proibì gli ascensori “promiscui” (pensa tu, se succedesse da noi, quante “mani morte” disoccupate tra il pianterreno e l’ultimo piano).
A ‘sto punto gli Omosex, un tempo vessati e dileggiati, adesso possono prendersi le loro brave rivincite. In Spagna con il riconoscimento del matrimonio, nella ex Persia per la citata vicenda degli ascensori. Perché? Elementare Watson: sugli ascensori monosex gli sposini omosex potranno salire e scendere insieme e pertanto scambiarsi tenere effusioni tra un piano e un altro. Alle coppie eterosex, invece, non resterà che prendere il montacarichi.
E si preghi dio (uno qualsiasi, ma che sia quello buono) che (dopo l’elezione di un papa cattolico “conservatore” e del sullodato fondamentalista islamico) in una sorta di future, ideali “elezioni ebraiche”, non vinca un rabbino “ultrà” o ortodosso o integralista che sia.
In tal caso nei weekend (venerdi, sabato, domenica) dedicati al culto delle tre religioni monoteiste, chi non “fosse dei loro”, eppertanto non seguisse i loro bonari precetti, non avrebbe soltanto problemi di ascensore.
Non occorre molto per spiegare perché vanno sempre più di moda i fondamentalismi e gli integralismi, basta solo una semplice formula matematica: “meno” uno Stato laico insegna veri valori etici (e il “poppolo” circoscrive i suoi ideali al cambio del telefonino e all’acquisto di un fuoristrada Common Rail – a proposito, qualcuno sa cosa sia?-) “più” una religione occupa spazio allo Stato.

Spigolando tra turismo e dintorni

Maradona è stato ospite d’onore al Concorso di Miss Italia nel Mondo?
Vabbé che ormai conta soltanto apparire, essere finito in qualche modo in tivù, dopodiché puoi essere il re degli assassini o il principe dei rapitori di neonati che un posto di ospite d’onore in qualche vaccata mondano-televisiva (beninteso con tanto di “cachet” milionario e spese pagate in hotel 5*) non te lo leva nessuno. Figurati poi se sei Maradona (e vabbé, solo un grande grandissimo calciatore, ma come personaggio… beh, glissiamo).
Ma con tutta la fantasia possibile non si riesce proprio a capire che nesso ci fosse, cosa ci facesse il Pibe de Oro all’elezione di Miss Italia nel Mondo lo scorso 25 giugno. L’autore di queste sconclusionate righe se la cava quanto a immaginativa, al punto che in gioventù andava a vedere e talvolta riusciva financo a “capire” (o ci andava vicino) films dal titolo e dagli abbinamenti impossibili (La Grande Sfida tra Tarzan e la Monaca di Monza, Maciste contro il Corsaro Nero). Ma che nesso ci fosse tra Maradona e ‘ste quattro sbarbine bonazze nate da emigranti italiani, non ce la fa proprio a capirlo.

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C’è chi già da piccolo si porta avanti coi compiti?
E’ il caso del 19enne Marcello Perrone, “pregiudicato” secondo il Corriere della Sera del 29/6. Tenuto conto soprattutto della giovane età ma anche della lentezza della Giustizia Italica c’è da ritenere che il Nostro abbia cominciato ad affrontare giudizi poco dopo lo svezzamento.

Se proprio non ce la fai o non vuoi commettere reati, ti aiuta l’Italica Giustizia?
Eh sì, ha infatti raccontato la Rai Tivù nel (quotidiano, come da Baghdad) servizio sui crimini nel napoletano, che tale Agnes Blackwood, scozzese 57enne, è finita scippata all’ospedale perché investita dal motorino usato nello scippo (e il Corriere aggiunge pure che la turista ha esclamato: “con Napoli ho chiuso”, e ci crediamo, a sperarci ancora è rimasta solo la Jervolino).
Ma non è questa la notizia, il motivo per cui il gentile lettore si incazzerà come una pantera (ancorché quanto sopra possa già far meditare). La vera vicenda kafkiana consiste nel fatto che lo scippatore era stato poco prima fermato perché privo di casco e di assicurazione eppertanto il motorino, secondo legge, fu sequestrato. Ma sempre secondo legge andava dato in custodia a qualcuno. Ma a chi? Qui giunti sottolinei (come si faceva alla visita militare) il lettore la risposta che si ritiene esatta. Il motorino fu consegnato a: 1) A Kofi Annan segretario dell’Onu. 2) A chi guidava il motorino, alias lo scippatore. 3) Al capo ufficio stampa di Al Qaeda con l’impegno che avrebbe portato Bin Laden a fare un giro sulle montagne afghane.

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