Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Minsk, Mound of Glory Si può aumentare il Turismo Incoming con la “Decimazione” di quello Outgoing? Il Corriere della Sera del 22 giugno informa che il presidente della Bielorussia, Lukashenko (tuttora fervido ammiratore di Stalin – vabbè, a Torino c’è ancora chi crede che la Juve sia innocente anche dopo la sentenza Antidoping) al fine di incrementare il Turismo Incoming (nullo, almeno fin quando chi viaggia dovrà pagare e non accadrà il contrario) ha imposto ai locali agenti di viaggio un’ukase’ invero stravagante. Per ogni 10 bielorussi in uscita deve entrare un turista. Compito totalmente impossibile, lo garantisce lo scrivente (che … Leggi tutto

Minsk, Mound of Glory
Minsk, Mound of Glory

Si può aumentare il Turismo Incoming con la “Decimazione” di quello Outgoing?

Il Corriere della Sera del 22 giugno informa che il presidente della Bielorussia, Lukashenko (tuttora fervido ammiratore di Stalin – vabbè, a Torino c’è ancora chi crede che la Juve sia innocente anche dopo la sentenza Antidoping) al fine di incrementare il Turismo Incoming (nullo, almeno fin quando chi viaggia dovrà pagare e non accadrà il contrario) ha imposto ai locali agenti di viaggio un’ukase’ invero stravagante. Per ogni 10 bielorussi in uscita deve entrare un turista. Compito totalmente impossibile, lo garantisce lo scrivente (che quando racconta di essere stato in quasi/quasi tutto il mondo dice la verità: pure in Bielorussia è finito).
A Minsk alberghi squallidi (e fino a qualche anno fa (non so adesso) cameriere-spie a ogni piano come nelle migliori tradizioni Urss…), solo edifici di architettura rigorosamente stalinista (sai che bello, d’altro canto, e qui ‘chapeau’, la città fu rasa al suolo dai tognini di Hitler), unica cosa che avrebbe potuto meritare una visita il Museo della Lotta al Nazismo (ma nei 5 giorni del mio soggiorno risultò ininterrottamente chiuso).
Fuori Minsk ci sarebbe la Beresina (Napoleone) ma il piccolo museo è chiuso o forse non è mai stato aperto (che vai a vedere, un fiume?). Ci sarebbe anche una Riserva delle Biosfera ma se ci vai non ti riceve nessuno e vedi solo un po’ di alberi. Unica cosa da fare, pertanto, arrivati a Minsk, trasformarsi in turista outgoing e scappare in fretta (ma per “ogni 10 come te” deve entrare un poareto di cui sopra, e tu lì, ad attendere …). Minsk, ragazzi, che Bielorussia.

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La proposta di Mondointasca/Gossip di sdoganare/liberalizzare le (demonizzate) “parolacce” sta avendo notevole successo?
La prova? TG5 delle 8 di sabato 18 giugno 2005, il presidente del Genoa, Preziosi (commentando l’avviso di garanzia ricevuto per compravendita partite) urla a una gremita Piazza De Ferrari: “Sono incazzatissimo!!!” (e per farsi capire meglio lo ripete per 3 volte).

Tra le tante promozioni turistiche all’estero si segnala una guida alle delizie gastronomiche del Mendrisiotto (Svizzera, Canton Ticino), pubblicata (informano) anche il lingua italiana?
Sai che sforzo avranno fatto per la traduzione.

Per salvare il Turismo in Italia occorre ben altro che un trumbèe?
I francesi hanno detto No all’Europa e durante la campagna elettorale lo slogan più comune contro l’Euro fu “No all’idraulico polacco”, minacciante l’arrivo di manodopera a basso costo dall’Est con ovvia crisi di quella locale. A ‘sto punto cosa fa il Turismo Polacco (doppi applausi perché trattasi di gente dallo humour non certo eccezionale)? Prende l’idraulico (trumbèe in milanese, è una delle più belle parole del dialetto meneghino) e lo sbatte (bello, aitante, sexy) su tanti bei manifesti turistici pubblicitari e gli fa bisbigliare “resto in Polonia”. E fu così che tante belle sanculottes tradiranno la Douce France per girare vogliose nelle balère di Varsavia e Cracovia alla ricerca del trumbèe della loro vita. Da noi, i machos italiani, oppressi dal caldo e dall’euro = 1000 lire, ‘trùmben’ ahinoi sempre di meno (resiste solo qualche eroico non meno che isolato bagnino romagnolo, ma poca roba) eppertanto ciao Turismo.

Sandro Curzi
Sandro Curzi

Sul glorioso tricolore oltre al longanesiano Tengo Famiglia si scriverà pure Lardo ai Giovani?
Eh sì, questo è il Paese del Nuovo che avanza, dei rinfrescanti ricambi d’aria, della parola d’ordine Lardo ai Giovani! urlata fino all’esasperazione. Non ci credete? Senza salire fino al Quirinale (dove Ciampi ha già superato gli ‘anta’ da più di 525 mesi o su di lì) basta restare in viale Mazzini, alla Rai. Considerato che Curzi, il consigliere anziano, ha solo 73 anni, per la presidenza si era fatto il nome di uno sbarbino 85enne, salvo poi scoprire che non andava bene (ci sono presidenti che, preso il potere, riescono a mantenerlo per venti o trent’anni).
Nei vari ministeri ci ripensano e per dare nuova linfa a “Di Tutto Di Più” ecco profilarsi un garzone 83enne con l’incarico di direttore generale (un posto normalmente occupato da manager quarantenni da fisico e testa al top).  E’ un vero peccato che – come nel football – alla Rai non sia prevista la panchina da allenatore. In tal caso si sarebbe sicuramente fatto il nome di Vittorio Pozzo, peraltro al momento indisponibile, il cui più valido successore – non prima, però, di almeno vent’anni – non potrà che essere il baldo Trapattoni oggidì soltanto 66enne. Scherza scherza ma l’autore di queste righe ringrazia sentitamente la Rai. Perché mai? Beh, ogni tanto, consultata la carta di identità e guardatosi nello specchio, vede affiorare una certa tristezza, fin quando, grazie alle mummie indicate per Viale Mazzini si ritrova gioiosamente garrulo sbarbino.

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