Sono stati divulgati da pochi giorni gli ultimi report sull’andamento delle vacanze natalizie e di capodanno 2005. Secondo la Federalberghi, che ha commissionato all’istituto Nexus una ricerca su un campione rappresentativo di 1500 italiani, il numero dei “vacanzieri” sarebbe in crescita. Intervistati al telefono, 11,5 milioni di italiani, rispetto ai 9,5 milioni del 2003, si muoveranno per trascorrere le feste fuori casa. La maggior parte di loro resterà in Italia, anche se alcuni, quota stimata 1,5 milioni di persone, sceglieranno le zone turistiche dell’area dollaro. Le preferenze vanno in genere per la vacanza in montagna, e, per le modalità di soggiorno, alla casa di parenti o amici, anche se la voce alberghi registra un miglioramento rispetto all’anno scorso. “Dopo tre anni di magra, la voglia di vacanza degli italiani (per lo meno a fine anno) ritorna ai livelli record del 2000, come a voler dimenticare le paure determinate dalla difficile situazione internazionale e dal rischio attentati”, ha detto Bernabò Bocca, presidente della Federalberghi-Confturismo. In realtà, i dati si prestano a una doppia interpretazione. I numeri di chi sceglie di andare in vacanza sono positivi – in rialzo gli alberghi, la spesa media procapite, il numero di notti trascorse fuori – ma la percentuale di chi non partirà è in aumento: nel 2003 l’81,9 per cento del campione, quest’anno l’85,7 per cento.
Dati, più generali, sul trend di fine anno sono stati annunciati anche da Fiavet Lombardia. Si tratta di dati emersi dai rapporti delle agenzie di viaggio lombarde, associate Fiavet. Secondo l’associazione i lombardi non avrebbero rinunciato a viaggiare, ma in gran parte avrebbero privilegiato una spesa contenuta. Luigi Maderna, presidente di Fiavet Lombardia, afferma: ”Le vendite di questa fine d’anno sono un po’ inferiori a quelle del 2003. Potrei stimarlo nell’ordine di un 5/10 per cento”. Le due versioni diverse della situazione derivano anche dal metodo dell’indagine: la Fiavet documenta il numero di turisti che si rivolgono alle agenzie – in calo, su alcune tipologie di vacanze brevi – mentre la ricerca Nexus si è rivolta direttamente ai consumatori, anche quelli che si muovono senza intermediari.
Bruno Colombo, consigliere di Fiavet Lombardia, aggiunge: “Registriamo un sensibile ritardo nella domanda dei consumatori, sempre alla ricerca del prezzo più basso. Quest’anno non ci sarà last minute: i tour operator hanno contenuto l’offerta di prodotto e quindi le richieste sensibili al prezzo saranno difficilmente accontentate. Ma la fantasia dei viaggiatori non ha limiti”.