Chissà perché Chicago ha da sempre ispirato fiction ambientate tra camici e bisturi. L’enigma è arduo da sciogliere: le uniche certezze sono fornite dai fatti. E cioè che sia E.R. che Chicago Hope hanno trascorso e per quel che riguarda E.R., continuano a trascorrere i loro natali nella ventosa città dell’Illinois.
Per tornare all’origine delle due serie bisogna fare un salto nel tempo e approdare al 1994 quando i due colossi Warner Bros e Fox decisero di produrre in gran segreto una serie dedicata al mondo ospedaliero americano.
Purtroppo Hollywood è piccola e la gente mormora. Risultato: il 14 Settembre del 1994 debutta Chicago Hope, targata Fox, e il giorno successivo E.R. – Emergency Room – della Warner Bross. Come inizio niente male.
Anche se non sarà nulla in confronto all’oculata scelta di location da parte delle due case cinematografiche: l’ospedale “Cook County Hospital di Chicago”. Proprio così; entrambe le serie hanno come sfondo lo stesso ospedale vero o cartonato che sia. Interpretato e vissuto in modi diametralmente opposti: come frenetica battaglia conto il tempo in cui le vicende private fanno da sfondo alla lotta per la sopravvivenza, da parte dei protagonisti di E.R; come salotto psicologico e introspettivo dai camici di Chicago Hope.
L’occhio “clinico” di Michael Crichton
Molti gli eventi accaduti dal 1994 ad oggi. Il più eclatante la chiusura del Cook County General. Dopo ottantotto anni di onorato servizio il County, che tanto solleticò il talento creativo dell’ex studente di medicina Michael Crichton creatore della serie Warner, ha chiuso i battenti.
Il tutto senza fretta, quasi silenziosamente a partire dalle sette di un gelido mattino del Gennaio 2002, quando una carovana di ambulanze trasportò i primi pazienti dal vecchio County ad una nuova struttura lì nei pressi.
Ma se la distanza fisica percorsa dalla processione era di poche centinaia di metri, a livello concettuale il passo compiuto sarebbe stato incommensurabile.
Con il County si chiudeva una pagina di storia e con lui il luogo di cura nel quale i malati o feriti (senza assicurazione) potevano essere curati; questo dal 1914. Anche se per la città di Chicago quell’immenso lazzaretto con più di tremila posti letto non era di certo un vanto.
Dichiarato sorpassato dall’American College of Surgeons già negli anni Trenta, il County era sopravvissuto, tra alterne vicende, per oltre mezzo secolo.
Non giocavano a favore della sua gloria alcuni elementi. Ascensori sistematicamente bloccati, sale operatorie fatiscenti, camerate immense nella privacy era un’utopia; il County aveva poco o nulla dell’efficiente struttura tracciata nel serial E.R.. Tanto che solo i medici che venivano dai paesi del Terzo Mondo dicevano di sentirsi a casa loro quando ne percorrevano i corridoi.
Eppure il County aveva una punta di diamante: il Pronto Soccorso. Se aveste chiesto a un qualsiasi poliziotto di Chicago dove avrebbe voluto essere ricoverato dopo una sparatoria, lui senza esitazione vi avrebbe risposto “il Cook County”. Questo perché il 98% di chi ne varcava le porte, usciva sulle proprie gambe.