Un albergo-museo, il primo nel suo genere, aprirà ad Agrigento. L’albergo-laboratorio verrà presentato alla Borsa turismo archeologico di Paestum, in programma dal 29 ottobre al 1° novembre. L’Hotel Costazzurra Museum & Spa è pronto ad inaugurare nelle sue sale l’esposizione permanente della Collezione La Gaipa. Si tratta di una raccolta di reperti archeologici risalenti prevalentemente al V e IV Secolo avanti Cristo che per la prima volta verranno esposti al pubblico in forma permanente, offrendo così l’opportunità unica di arricchire il soggiorno dei viaggiatori con una straordinaria esperienza museale in sito. Fra le possibilità anche quella di soggiornare in una Museum Suite in cui l’ospite può godere dell’esposizione privata di alcuni pezzi della collezione.
Il Costazzurra si trova a ridosso della Valle dei Templi di Agrigento, il parco archeologico più grande del mondo, Patrimonio dell’Umanità, tutelato dall’Unesco, a poche centinaia di metri dal luogo in cui sorgeva l’Emporium, il porto dell’antica Akragas. Fra i collaboratori dell’hotel alcuni giovani archeologi che quotidianamente apriranno le teche per consentire agli ospiti di provare l’esperienza di toccare con mano alcuni dei reperti e offrire loro l’emozione di tenere un pezzo di Storia nelle proprie mani. L’esposizione si comporrà di reperti prevalentemente originari della Magna Grecia e risalenti al V e IV secolo avanti Cristo. A questi pezzi se ne affiancheranno anche altri di provenienza egizia, romana e bizantina.
La collezione La Gaipa propone quindi una panoramica delle culture che ad Akragas, fra i più importanti crocevia del Mediterraneo, ebbero straordinario sviluppo. I pezzi provengono esclusivamente da acquisizioni fatte all’estero con l’intento di promuovere fattivamente il rientro in Italia dei suoi beni archeologici. Fra i reperti un bellissimo Lekythos attico a figure nere raffigurante una tauromachia, Dioniso sul trono ed un’altra divinità assisa attribuibile al pittore di Haimon databile attorno al 480 a.C., un Oinochoe trilobata a vernice nera, un “fuoco greco” cioè una granata a mano incendiaria appartenente alla ceramica da guerra. Quest’ultimo è un pezzo particolarmente pregiato perché particolarmente decorato e rinvenuto intatto ed inutilizzato.