Al primo posto della classifica delle quindici spiagge più belle della Sardegna stilata da Skyscanner troviamo Cala Mariolu. Situata lungo il Golfo di Orosei, deve probabilmente il suo nome alla presenza di esemplari di foca monaca, ghiotti di pesce, considerati una “minaccia” per i pescatori del luogo: “mariòla” significa infatti “ladra“. Il fondale basso e i tratti di sabbia rosa la rendono una spiaggia particolarmente gradita agli amanti del mare. Al secondo posto si classifica Cala Spinosa, uno dei punti del litorale sardo più attraenti per gli amanti delle immersioni subacquee. A questa piccola caletta, situata nella località di Capo Testa (Santa Teresa di Gallura), è possibile giungere solo dopo aver percorso ripidi sentieri.
Il terzo posto se lo aggiudica Cala Coticcio, spiaggia di sabbia bianca e sottile situata a nord-est dell’isola di Caprera. In questo angolo di Sardegna si trovano sculture di roccia rosata, circondate da piante di ginepro, cisto e lentisco. Anche la componente storica non manca: sull’isola trascorse gli ultimi 26 anni di vita Garibaldi.
A Caprera si trova infatti il Compendio Garibaldino, con tomba e Casa Bianca, la sua residenza. A ridosso del podio si posiziona Tueredda (Teulada), un’insenatura situata tra Capo Malfatano e Capo Spartivento in provincia di Cagliari. Qui sorge anche l’omonimo isolotto, conosciuto per la bellezza della sua vegetazione. Chiude la prima cinquina La Pelosa (Stintino), spiaggia la cui bellezza deriva anche dalla protezione naturale dei faraglioni di Capo Falcone, dell’isola Piana e dell’Asinara. Di fronte a questa spiaggia, nei pressi di Stintino, si trova l’isoletta con la torre della Pelosa, così chiamata probabilmente in relazione alla sua strana vegetazione, fatta di ciuffi di lunghi e sottili.
Spiagge più belle della Sardegna: acqua cristallina e antiche gallerie
La seconda parte della classifica è aperta dalla spiaggia di Solanas (Sinnai), nel cagliaritano, nell’area meridionale della Sardegna. La presenza costante del vento in ogni stagione la rende luogo privilegiato per tutti gli amanti del surf.
Settima posizione per lo scoglio di Peppino (Castiadas). Il luogo deve il nome allo scoglio di roccia granitica sopra il quale, narra la leggenda, il pescatore sardo Peppino passava gran parte della sua giornata.
L’omonima spiaggia è meta gradita di molti turisti vista la presenza di acqua cristallina e di un fondale che degrada lentamente. Molto particolare anche Rena Majori, nell’agliento. La spiaggia si caratterizzata per un paesaggio molto particolare, dove la sabbia chiarissima è delimitata da scogli scuri, rocce di granito, ma anche da una vegetazione rigogliosa, compresa una fitta pineta alle sue spalle.
Nono Posto per Cala Goloritzé, nella parte meridionale del Golfo di Orosei, nella Ogliastra. Dichiarata Monumento Naturale della Regione Sardegna e Monumento Nazionale Italiano, si caratterizza per il luminoso colore azzurro delle sue acque. Questo specchio di mare è famoso anche per la presenza di un pinnacolo di quasi 150 metri di altezza, molto apprezzato dagli amanti dell’arrampicata sportiva. La cala è raggiungibile via mare o attraverso un sentiero che parte dall’altopiano del Golgo. Sarà anche per la sua bellezza che il Falco della Regina ha individuato questa zona come area migliore per nidificare. Chiude il secondo blocco della classifica Cala Domestica (Bugerru), situata tra le bianche falesie della costa sud occidentale. La spiaggia si trova in una antica zona mineraria e proprio attraverso alcune gallerie si accede alla Caletta, nei pressi della foce di un torrente. La sabbia sottile mista a ghiaia è un’altra delle sue caratteristiche.
Sabbia rosa e nuraghe
Il terzo blocco delle spiagge più belle della Sardegna si apre con Su Giudeu, un lungo litorale di sabbia bianca, affacciato sulla baia di Chia, insieme alle spiagge Colonia, Porto Campana e S’Acqua Durci. Caratterizzata dalla presenza di secolari ginepri, il suo nome deriva dall’isolotto che si trova a pochi metri dalla riva o al polpo che abita queste acque. Dodicesimo posto per la spiaggia di Budelli, nell’Arcipelago di La Maddelana. Per poter conservare la sabbia rosa che l’ha resa famosa in tutto il mondo non è possibile sostarvi, ma solamente visitarla passando lungo un percorso attrezzato, in presenza delle Guide locali. Questa colorazione, dovuta alla presenza di gusci calcarei, è un patrimonio da preservare.
Un’altra storia particolare è quella di Punta Molentis (Villasimius) che deve il suo nome agli asini (i molenti) utilizzati in passato nelle cave di granito, presente in maniera massiccia in quest’area. Alle sue spalle, i resti di nuraghe rendono l’ambiente ancora più pittoresco. Al Quattordicesimo posto delle più belle della Sardegna è per Cala Brandinchi (San Teodoro), nell’Area Marina Protetta di Tavolara. Caratteristica di questa spiaggia è il contrasto cromatico tra la verde pineta, la spiaggia bianca e le acque turchesi. Il profumo del timo, del mirto e del rosmarino completano l’ambiente. Ultima in questa graduatoria, ma certamente da visitare è la spiaggia di Porto Giunco (Villasimius). Un lungo litorale di sabbia chiara, un bosco di eucalipti e lo stagno di Notteri, molto amato dai fenicotteri rosa, la rendono un luogo da visitare per tutti gli amanti del mare.
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