Paestum, dopo venti anni, nel weekend di Pasqua, riaprirà al pubblico il Tempio di Nettuno. Paestum è l’antica città della Magna Grecia, chiamata dai fondatori Poseidonia in onore di Poseidone, situata nella Piana del Sele a circa 30 chilometri a sud di Salerno. Gli scavi e il museo di Paestum è tra i primi ventiquattro siti italiani più visitati. Il percorso museale è stato realizzato all’interno dell’area archeologica.
I visitatori che si recheranno nelle festività pasquali potranno ammirare dall’interno il tempio greco meglio conservato della penisola, costruito nel V sec. a.C., e apprezzare, da una nuova prospettiva, l’architettura dorica che incantò Piranesi, Goethe e molti altri illustri viaggiatori.
Il Parco Archeologico di Paestum
“L’esperienza di entrare in un tempio greco di 2500 anni fa è qualcosa che bisogna condividere con tutti i visitatori, spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel. Il primo giorno che presi servizio sono entrato e ho subito pensato che bisognava attivarsi in tal senso”.
Di recente, si legge in una nota, il Tempio di Nettuno è stato oggetto di uno studio innovativo finalizzato a chiarire le caratteristiche sismiche dell’edificio millenario, promosso dalla Soprintendenza archeologica della Campania insieme alle università di Salerno e Kassel in Germania. Il Parco Archeologico di Paestum, con i vari partner coinvolti, sta lanciando una nuova campagna di indagini per comprendere ancora meglio la struttura del tempio. La sperimentazione in sito prevede l’uso di tecnologie innovative che consentiranno di studiare in maniera assolutamente non invasiva le strutture in elevazione e le fondazioni del Tempio di Nettuno con l’obiettivo di valutarne la sicurezza ed investigare l’efficacia delle tecniche costruttive e dei materiali che i costruttori utilizzarono intorno alla metà del V secolo a.C.
L’orario è quello dell’area archeologica, regolarmente aperta in base ai nuovi orari ampliati, dalle 8,30 fino alle 18,00.