Il Quirinale, a Roma, a confronto con i palazzi esteri residenze di regnanti e di presidenti, e di molti edifici ricchi di storia e di bellezze architettoniche, è il Palazzo più bello dal punto di vista dell’eleganza delle architetture e per la raffinatezza degli arredi e dei decori. La semplicità si coniuga perfettamente con la sobrietà e la classe simboli del buongusto italiano. Una meraviglia che oggi è aperta ai cittadini. Si deve all’attuale Presidente Sergio Mattarella la possibilità di visitare il Palazzo, i giardini, le collezioni, gli archivi fotografici, la sala delle carrozze sotto la guida esperta di volontari del Touring Club Italiano e ammirare non solo la ricchezza delle opere d’arte ma anche scoprire la sede dove si svolgono le principali funzioni del Presidente della Repubblica e delle alte cariche istituzionali rimanendo immersi in quell’atmosfera di democrazia che ci contraddistingue dal 1946.
Le antiche origini del Palazzo del Quirinale
Correva l’anno 1583 quando papa Gregorio XIII Boncompagni, per lasciarsi alle spalle l’afa estiva della residenza in Vaticano, iniziò la costruzione di una villa nella proprietà privata del Cardinale Ippolito d’Este sull’antico colle Quirinale. L’architetto di turno, all’epoca, è Ottaviano Mascarino, colui che progettò la magnifica scala elicoidale in travertino che collega il portico alla loggia nella facciata. I successivi rifacimenti da parte dei successori del potere papale, porteranno all’ampliamento dell’intera costruzione a partire dal lontano 1590 fino al 1900. Il Quirinale è stato per circa cinquecento anni la residenza di papi, di sovrani, di presidenti della repubblica che in questo palazzo hanno vissuto ma anche esercitato i poteri dettati dal concetto latino di Auctoritas.
I Papi e gli architetti legati alla costruzione del Quirinale
Il pontefice Sisto V Peretti, successore di Papa Gregorio XIII, incaricò l’architetto Domenico Fontana di ampliare l’edificio esistente verso l’ala ovest che s’affacciava su piazza Montecavallo, oggi piazza del Quirinale. L’edificio, nel 1600, sarà nuovamente ampliato, nell’ala orientale, da Paolo V Borghese su progetto dell’architetto Flaminio Ponzio attraverso la realizzazione di importanti sale fra le quali: lo Scalone d’Onore, la Sala del Concistoro, il Salone delle Feste e la Cappella dell’Annunziata affrescata da Guido Reni, illustre pittore del seicento. Successivamente, a causa della morte dell’architetto Ponzio, i lavori di sistemazione del palazzo furono commissionati ad un altro architetto dell’epoca, Carlo Maderno che si occupò della parte situata a sud realizzando la Sala Regia, oggi denominata Salone dei Corazzieri e la bellissima Cappella Paolina.
Il complesso edificio sembrò ultimato, ma papa Urbano VIII Barberini, cercò di completare le opere iniziate dai predecessori, creando un sistema difensivo perimetrale e cercando di dare origine ai giardini, livellando il piano allora esistente. Papa Alessandro VII Chigi, commissionò al celebre architetto e scultore Gian Lorenzo Bernini la prosecuzione dell’edificio detto della “Manica Lunga”che s’affacciava sulla via Pia, oggi via del Quirinale.
I lavori in questo celebre palazzo continuarono senza tregua, in quanto Alessandro VII, incaricò il pittore Pietro da Cortona di affrescare la Galleria – detta di Alessandro VII– situata nell’ala occidentale con soggetti che raccontano episodi dell’Antico e del Nuovo testamento.
Napoleone ne fece la sede imperiale nel 1811
Le truppe Napoleoniche, che già avevano occupato gran parte dell’Italia del Nord, entrarono a Roma nel 1808 ed occuparono il Quirinale che diverrà sede imperiale nel 1811. Napoleone incaricò l’architetto Raffaele Stern di provvedere a importanti lavori si ristrutturazione degli ambienti per adattarli alle esigenze della famiglia imperiale. Dopo il Congresso di Vienna (1815) e l’esilio di Napoleone confinato nella remotissima isola di Sant’Elena, il Quirinale diverrà ancora una volta sede papale fino al 1870, anno in cui il palazzo sarà la residenza del sovrano d’Italia, il sabaudo Vittorio Emanuele II il quale inizierà lavori di rifacimento soprattutto degli interni cercando di imprimere uno stile sfarzoso ispirandosi al gusto delle regge europee. I Savoia vi abitarono fino al 1946, e nel 1948 vi subentrano i Presidenti della Repubblica Italiana, ad esclusione di De Nicola, Luigi Einaudi, Sandro Pertini e Francesco Cossiga che utilizzarono il Quirinale solo come Ufficio.
Gli ambienti più suggestivi del grande palazzo
Il Quirinale è costituito da 1200 stanze distribuite sia nel corpo centrale che si sviluppa attorno al grande cortile d’onore, sia nell’ala cosiddetta Manica Lunga, situata lungo via del Quirinale, un tempo via Pia. Presentiamo le diverse aree.
Cortile d’Onore: è un magnifico, maestoso cortile sul quale s’affacciano le grandi sale e gli ambienti di rappresentanza del palazzo; in questo spazio i reparti interforze rendono gli onori militari al Presidente e ai Capi di Stato esteri in visita ufficiale. Sopra il corpo centrale si erge il Torrino, una costruzione dotata di orologio, del 1626, con quadrante “alla romana”, in cui sono indicate solo sei ore, in questo modo la lancetta compie quattro giri invece di due. Sulla torre sventolano la bandiera italiana, quella europea e il vessillo presidenziale.
Scalone d’Onore: è uno degli ambienti progettati dall’illustre Flaminio Ponzio nel lontano 1600 ed è costituito da due rampe interrotte da un pianerottolo affacciato sul giardino. Lo stupore che investe il visitatore è dato soprattutto dall’affresco di Melozzo da Forlì che rappresenta il Cristo benedicente totalmente sommerso da una folla di angeli in devota preghiera.
Il Salone dei corazzieri: è l’ambiente più grande del palazzo, maestoso, bello e raffinato sia nelle decorazioni delle pareti e del soffitto che negli arredi. Qui avvengono le cerimonie solenni tra cui l’insediamento del Presidente della Repubblica e le pubbliche udienze e cerimonie ufficiali. Alle pareti si trovano stupendi arazzi settecenteschi dedicati alle storie di Psiche e alle vicende di Don Chisciotte.
Cappella Paolina: prende il nome da Paolo V Borghese che si occupò della costruzione; rispecchia, per volere dei papi, le stesse caratteristiche della Cappella Sistina, ma si differenzia in quanto la volta è interamente rivestita da una raffinata decorazione in stucco bianco e dorato, il pavimento è in marmo colorato mentre nelle nicchie e lesene ai lati sono collocate le statue raffiguranti le figure degli Apostoli. Sull’altare si trova un arazzo proveniente dalla manifattura francese dei Gobelins nel 1817 e raffigura l’ultima predica di Santo Stefano. La Cappella ospita spesso concerti aperti al pubblico e trasmessi in diretta radiofonica.
Salone delle Feste: un tempo Sala Regia, è un ambiente di grandi dimensioni e dall’atmosfera solenne. Qui ha luogo il giuramento del Governo. Il salone ospita, tra l’altro, i pranzi di Stato ed eventi di particolare interesse. Nella sala si è abbagliati dal luccichio dei maestosi lampadari e dal rosso delle tende alle numerose finestre; al centro della volta troviamo il dipinto “Trionfo dell’Italia” , il pavimento è interamente coperto da un enorme tappeto considerato secondo al mondo per estensione. Il resto del salone è ricoperto da elementi scultorei, pittorici ed architettonici.
La Loggia d’Onore: un ambiente raffinato, luminoso, che si affaccia sul Cortile d’Onore. La volta è stata decorata nel 1908 da Ernesto Ballarini e Alessandro Palombi e rappresenta soggetti religiosi, come pure le grandi lesene con capitelli ionici poste a lato. E’ l’ambiente deputato alle conferenze stampa nel quale i rappresentanti istituzionali e gli esponenti politici rilasciano le dichiarazioni dopo le consultazioni col Capo dello Stato per la formazione del Governo.
Sala degli Arazzi di Lille: sorprende per la bellezza degli arazzi di manifattura francese, datati tra il 1715 e il 1720, la cui lucentezza è dovuta all’impiego di ottimi filati serici e rappresentano scene del mondo dell’arcadia. Bellissimi pure i lampadari e gli arredi settecenteschi. In questa sala si tengono gli incontri con i rappresentanti diplomatici stranieri e si riunisce il Consiglio Supremo di Difesa.
Studio alla Vetrata: è una grande stanza dove spiccano la scrivania e altri arredi d’antiquariato e il bellissimo orologio dorato costruito nel 1700, dall’esperto ebanista francese Boulle. Qui il Presidente riceve i Capi di Stato esteri e i nuovi ambasciatori e svolge le consultazioni che precedono la formazione del Governo. E’ anche il luogo dove viene accolto, il giorno dell’insediamento, il Presidente della Repubblica dal Presidente del Senato.
Studio presso la Palazzina del Fuga: è un ambiente che ci è alquanto familiare perché da qui il Presidente della Repubblica indirizza il messaggio alla Nazione il 31 dicembre di ogni anno e rappresenta l’Ufficio del Capo dello Stato.
Scala del Mascarino: è un tipico esempio del genio architettonico del Rinascimento Italiano, in particolare di Ottaviano Mascarino. Bella, imponente, a pianta ellittica le cui rampe sono accompagnate da coppie di colonne in travertino, costituiva la scala d’accesso agli appartamenti papali.
Sala degli Specchi: è un magnifico ambiente in stile rococò per volere della regina Margherita che nel 1877 volle adeguare gli ambienti del palazzo alle regge europee. Le pareti sono rivestite da enormi specchi per creare un maggior effetto di luminosità e di ampiezza con la complicità dei riflessi dei lampadari di Murano. Destinato a sala da ballo, attualmente è adibito alle udienze del Capo dello Stato e al giuramento dei giudici della corte costituzionale.
Le collezioni del Quirinale: il percorso, all’interno del Palazzo, si snoda ancora fra sale dove sono conservati gli attrezzi, i tegami, i lavabi delle cucine, le ceramiche marcate Richard Ginori, le argenterie, i vasellami utilizzati nelle epoche passate.
Sala dell’archivio storico-fotografico: attraverso documenti storici originali, conservati in apposite teche, si risale alla storia d’Italia dalle Guerre d’Indipendenza, allo Statuto Albertino nel 1848, alla marcia su Roma di Mussolini nel 1922, al proclami della dittatura fascista fino alla proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946. Nella sala attigua, sono esposte le fotografie di tutti i Presidenti della Repubblica italiana dal 1948 al 2015. Un bel percorso fotografico attraverso il quale apprendere o ricordare la nostra storia.
I Giardini del Quirinale
L’ampio spazio dedicato ai giardini del Palazzo ha risentito, tanto quanto il Quirinale stesso, di continui lavori di rifacimento e di ristrutturazione da parte dei Papi che si sono succeduti nei secoli fino in epoca più recente. I giardini offrono una visione panoramica su Roma, trovandosi sul Colle Quirinale e l’attuale assetto è costituito dalla fusione armonica del giardino seicentesco a quello più romantico del settecento. Molto particolari sono la Fontana dell’Organo, ornata di mosaici, stucchi e statue, e il Padiglione Coffe House. I lussureggianti giardini sono abbelliti da vari gruppi scultorei raffiguranti soggetti mitologici e da una grande varietà di piante dalle siepi di buxus, alloro alle piante d’alto fusto.
La collezione delle carrozze
La collezione delle carrozze, tra le più importanti d’Italia, è ospitata nel “Palazzo Cipolla”, dal nome dell’architetto incaricato nel 1874, dal re Vittorio Emanuele II di costruire un padiglione allo scopo di accogliere la rimessa delle carrozze e le attrezzature dell’ingente patrimonio ippico della corte sabauda. Sembra di immergersi nelle favole principesche osservando la vasta esposizione di carrozze dalla tipologia più variata. Vi sono pezzi antichi risalenti al 1789 con la cassa verniciata in oro e dipinta; la carrozza nuziale di Vittorio Emanuele II; altre carrozze più sobrie provenienti dal Granducato di Toscana; le berline di gran gala realizzate tra il 1821 e il 1850; le carrozze reali sabaude; le singolari carrozzine per bambini e l’esemplare di landau decapottabile utilizzato anche per il ricevimento alla Stazione Termini di capi di Stato, re e primi ministri che giungevano a Roma per far visita ai Savoia.
Info:
Per le visite è necessaria la prenotazione almeno 5 giorni prima della data e possono partecipare un massimo di 30 persone.
I giorni di visita: martedì – mercoledì – venerdì – sabato – domenica, orari 9,30 – 16,00.
La prenotazione si può farla on line, tramite call center tel. 06 39.96.75.57 o negli Infopoint.
All’interno del Palazzo sono vietate le fotografie e si è seguiti da guide volontarie del Touring Club Italiano.
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