A Roma, la nobile decaduta, sporca, invivibile, piena di rifiuti in ogni angolo di strada: dal più centrale al più periferico, dal più borghese al più popolare, non bastano più le Terme di Caracalla e di Diocleziano, il Colosseo, i Fori Imperiali, l’Ara Pacis, San Pietro, i Musei Vaticani, i Musei Capitolini, il Giubileo, visto che attrae sempre meno turisti e viene battuta da molte altre città italiane, a cominciare da Milano, Firenze, Verona, Napoli. In termini di arrivi e presenze, secondo alcuni dati diffusi dalla Camera di Commercio di Milano, in queste ultime vi è un’occupazione alberghiera non solo in crescita, ma maggiore rispetto a quella romana. Se infatti il turismo in Italia nel 2015 registra un andamento positivo rispetto all’anno precedente, il merito non va certo alla Capitale e alla Regione Lazio, che invece negli ultimi dieci anni ha perso oltre 4 milioni di presenze e un tesoretto di 540 milioni.
“Sono mancati a Roma soprattutto gli americani – spiega Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma – un colpo duro al settore turismo. Se ci si mettono poi gli allarmi attentati, il degrado che vive ormai da tempo questa città, si capisce perché la Capitale non è più attrattiva come un tempo”. Se solo si confronta l’andamento del turismo a Milano con quello di Roma non ci sono paragoni. Milano, infatti, secondo gli ultimi dati elaborati dalla Uil di Roma e del Lazio e dall’Eures, dal 2014 al 2015 conquista 3,1 milioni di turisti, la Capitale ne perde invece 700mila. E non c’era ancora stato l’Expo. Tra le prime dieci province per numero di visitatori solo Roma è interessata da un calo, mentre Milano è quella che cresce di più passando da 10,7 a 13,8 milioni di turisti. Crescono anche Venezia con quasi 4 milioni di presenze in dieci anni, Firenze con più di due milioni e mezzo, Brescia, Bolzano e Napoli che insieme portano a casa 5 milioni di turisti.
L’anno scorso a Milano c’è stato l’Expo, che ha portato un numero impressionante di visitatori e a Roma è ancora in corso il Giubileo che, invece, molti visitatori non li ha intercettati. Da maggio a settembre 2015 l’incremento degli arrivi per la città del Duomo è stato del 23% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il consuntivo 2015 della città eterna, nel complesso positivo, vede un aumento contenuto degli arrivi sul 2014 pari al 4,38%. Se si va al 2016, però, il trend è peggiore perché diventa negativo: nei primi due mesi si registrano meno di un milione e 900 mila arrivi e poco più di 4 milioni e mezzo di presenze sullo stesso periodo 2015, e siamo già in pieno corso Giubileo. La Camera di Commercio di Milano ha diffuso altri dati elaborati dall’ente di ricerca RES – STR Global, che monitora quotidianamente gli arrivi e le presenze in migliaia di camere d’albergo quattro e cinque stelle sparse in Italia. Ebbene, anche in questo caso, Roma perde.