Tanto per restare allenata e non perdere le buone abitudini, il 5 luglio Alitalia ha tirato fuori (era un po’ che non accadeva eppertanto se ne sentiva una certa necessità) un bel scioperetto (e sulla motivazione, trattandosi di una Compagnia aerea, meglio… sorvolare…).
A dar retta al Corriere (5/7) e anche a Il Fatto Quotidiano sembra che piloti, hostess & C. siano incazzatissimi perché adesso (a imitazione delle altre compagnie aeree) Alitalia non vuole più dare “a gratis” i voli compiuti dal personale per raggiungere gli aeroporti di Roma e Milano in cui iniziano il servizio (un po’, come se, un bancario che lavora a Milano e “pendola” da Venegono Superiore volesse farsi pagare la benzina, l’autostrada, il posteggio, il metrò, e, già che c’è, pure cappuccio e brioche al bar di sotto…). Il nuovo ad di Alitalia Cramer Ball alla protesta dei sindacati ha pubblicato una lettera aperta in cui, dopo essersi scusato con i passeggeri, ha accusato i propri dipendenti di aver proclamato lo sciopero solo per reagire al taglio di un privilegio.
In merito allo scandalo (il 32.354esimo degli ultimi mesi?) che sarebbe stato scoperto al Comune di Roma, il Corriere della Sera ‘dice che’ uno degli indagati per corruzione avrebbe fatto assumere alle Poste il fratello del ministro Angelino Alfano.
In tal caso, più che di raccomandata, sarebbe più esatto parlare di raccomandazione.
In merito allo scandalo (il 32.354esimo degli ultimi mesi?) che sarebbe stato scoperto al Comune di Roma, queste umili Spigolature suggeriscono una (interessante) scorciatoia estremamente pratica eppertanto benefica per la Città Eterna.
Ma perché (per evitare tutto quel traffico di cellulari, camionette, polizia, carabinieri, letture di verbali etc) non fanno un bel charter e mettono dentro tutto il Comune dopodiché tirano fuori quei pochissimi (se n’è rimasto qualcuno) onesti?
Aforisma
“È meglio leggere le previsioni del tempo prima di pregare perché piova”. Mark Twain.