“Pompeii. The Exhibition” questa volta ci stupirà con gli effetti speciali della multimedialità che solo gli Americani sanno gestire. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) ha sottoscritto un accordo di collaborazione con la società americana Exhibitions International. Il progetto “ Pompeii. The Exhibition ” porterà l’esposizione in tour negli Stati Uniti, grazie alla straordinaria ricchezza e qualità delle opere nei depositi, ottenendo così un duplice e significativo obiettivo: il museo non si priverà di quelle esposte in collezione permanente e potrà al contempo assolvere alla grande richiesta di interesse per le testimonianze della vita quotidiana delle città vesuviane che arriva da tutto il mondo. «Il Museo Archeologico di Napoli – dice il Direttore Paolo Giulierini, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione – è il più grande prestatore di opere classiche e ha stretto importanti accordi, come ad esempio quello con il Paul Getty Museum, ogni anno vengono prestati 750 oggetti di assoluta prima fascia, oggetti che potrebbero essere esposti in permanenza come capolavori nei grandi musei del mondo».
MANN nel mondo, promuove il turismo di Napoli
All’ingresso, vicino alla biglietteria, è stato collocato un pannello – realizzato grazie al Rotary Club di Napoli presieduto da Giovanni Battista Felici – che mostra le principali mostre in corso all’estero che espongono opere di proprietà del Museo e di cui lo stesso è partner. Questa grande mappa mondiale, continuamente aggiornata, fa parte del progetto “MANN nel mondo”.
«Promuovendo il Museo si promuove tutto il turismo di Napoli» continua il Direttore, è questo un chiaro messaggio alle istituzioni. Dicevamo la multimedialità, infatti a breve sarà disponibile il nuovo sito Internet e prossimamente verranno istallati dei monitor in prossimità di teche vuote quando l’oggetto è in esposizione in un altro museo, dove si potrà vedere un breve filmato con la storia dell’opera.
E’ poi intervenuto Troy Collins, Vice Presidente di Exhibitions International, che ha ricordato la precedente mostra itinerante su Pompei, tenutasi in America nel 2013-2015. A dimostrazione del grande interesse suscitato, basta vedere i dati dei visitatori nelle tre città: Philadelphia, Franklin Institute (cinque mesi di permanenza: 204.401 visitatori); Los Angeles, California Science Center (otto mesi di permanenza: 298.830 visitatori); Seattle, Pacific Science Center (tre mesi di permanenza: 180.340 visitatori).
«Varie sono le esposizioni da noi organizzate dal 2003 – ha detto Collins – e ben trenta milioni di visitatori hanno potuto visitare le nostre mostre».
Effetti speciali mostrano Pompei prima e dopo l’eruzione
Gli effetti speciali, accennati all’inizio, saranno usati a piene mani per ricreare l’atmosfera di quel mondo lontano e mostrare ai visitatori come vivevano gli abitanti di Pompei, prima e dopo l’eruzione, anche attraverso 185 oggetti autentici esposti. L’apoteosi si avrà al termine del percorso, dove verrà riproposta la terribile eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che disseminò la morte. Alla fine della visita verranno mostrati i calchi di gesso dei corpi dei pompeiani nella loro posa solenne e commovente. «Verrà utilizzato materiale non esposto nel nostro Museo, per non penalizzare i visitatori che vengono a Napoli – dice Valeria Sampaolo conservatore capo dell’Archeologico di Napoli – e verrà stimolato chi avrà visto la mostra negli USA a venire a Napoli». In questo modo si va a rafforzare l’immagine del nostro Museo, contribuendo alla conoscenza e all’ attrazione del turismo internazionale verso Napoli.
Viaggio nel tempo per i visitatori della mostra
Il MANN vanta dunque il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia. Considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo, se non il più importante per quanto riguarda la storia di Pompei, il MANN è tra le poche istituzioni in Italia che possa sostenere una politica di offerta così ampia e costante, grazie alla qualità e quantità di opere di valore straordinario custodite nei depositi. Come sottolinea il Direttore Paolo Giulierini «Napoli è l’unico caso in Italia che può sostenere questa politica, ovvero realizzare mostre all’estero senza depotenziare la propria offerta, e questa è l’originalità di Napoli ».
E tutto pronto per il grand tour negli Stati Uniti, che da novembre 2016 a maggio 2018 porterà la mostra a Kansas City, Union Station, passando per Phoenix, dove la mostra sarà ospitata al Museum of Science and Industry da giugno ad ottobre 2017 e infine a Tampa presso il Museum of Science and Industry, da novembre 2017 fino a maggio 2018. Nella mostra “Pompeii.The Exhibition”, sarà esposto per la prima volta un importantissimo complesso di affreschi e sculture scoperti nella Domus del Citarista, una delle più complesse ville pompeiane.
I visitatori vivranno un viaggio indietro nel tempo, ritornando a quella fatidica mattina dell’eruzione. Infine Pompei, la Mostra, ci riporterà nel presente per porre una domanda: quanto siamo, ora, preparati ad affrontare un disastro naturale di quella portata?