Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Fornaci Romane: archeologia nel territorio gardesano

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Il lago di Garda le bellezze dei suoi borghi, l’operosità delle sue genti sono state immortalate nei versi di sommi poeti e scrittori. Ma molto c’è ancora da scoprire. A Lonate del Garda ai piedi delle colline moreniche merita una visita l’antico sito archeologico romano, Fornaci Romane

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Ricostruzione dell’area artigianale delle Fornaci Romane

Negli ameni luoghi del Lago di Garda hanno soggiornato alcuni tra i personaggi più illustri della nostra storia. Essi hanno immortalato le bellezze dei borghi, le cristalline acque del lago e l’operosità delle genti che vi abitavano. Lo hanno fatto con coloriti versi poetici tali da suscitare, da sempre, la curiosità del viaggiatore e del turista moderno.
Ricordiamo il sommo Poeta Dante Alighieri che decantò Peschiera del Garda nel XX canto dell’Inferno. E prima ancora Catullo che scelse Sirmione come sua residenza. E ancora Publio Virgilio Marone, poeta romano e saggia guida di Dante. Ma anche Ugo Foscolo, Goethe, l’artista Klimt che realizzò delle tele in quanto ispirato dalle vedute di Malcesine e, in epoca più recente, Gabriele d’Annunzio e la soprano Maria Callas.

Vi sono luoghi più o meno celebri lungo le due sponde, bresciana e veronese, per l’incanto del panorama, per gli antichi castelli, per il buon cibo offerto dai tanti locali, per gli eventi culturali che si susseguono tutto l’anno. Tuttavia vi sono località a volte misconosciute al turismo di massa ma altrettanto meritevoli di essere visitate per la cultura che sono in grado di offrire. Una di queste è rappresentata dalle Fornaci Romane in località Lonato del Garda, una ridente cittadina ai piedi delle colline moreniche, situata a pochi chilometri dalla più nota Desenzano del Garda, in provincia di Brescia.

Fornaci Romane: una testimonianza lasciata dai romani
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Il sito archeologico di Lonato del Garda

Dalla stessa parola fornace si evince che in questo luogo uomini industriosi seppero sfruttare l’argilla proveniente dalle colline detritiche, costituite soprattutto da componenti sabbiose, tanto da essere definite “limose”, per fabbricare laterizi e il successivo essiccamento di tegole e mattoni.
Nel 1985, in località Fornace dei Gorghi, in seguito agli scavi effettuati per la costruzione della nuova centrale di trasformazione della corrente elettrica, venne alla luce in modo casuale, un complesso di sei fornaci che rappresentano oggi un sito archeologico di notevole interesse.

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Del complesso artigianale sono state individuate ben sei fornaci verticali di tipologia diversa di cui due a pianta circolare e quattro a pianta quadrata o rettangolare; reperti di materiale prodotto tra cui tegole, embrici, mattoni, pesi da telaio, resti di ceramiche di uso domestico utilizzati dagli operai che qui lavoravano.

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Camera di combustione

Attraverso lo studio, l’analisi e la datazione dei reperti rinvenuti, si è potuto risalire all’epoca del suo utilizzo che è datata tra la prima metà del I secolo agli inizi del II secolo d.C.
Il complesso artigianale rimase in attività per molti anni in quanto garantiva la produzione di laterizi idonei alla costruzione di grandi ville situate nelle zone limitrofe (Sirmione, Toscolano Maderno, Desenzano del Garda) e di edifici rurali. In seguito venne abbandonato a causa dell’avanzare dell’impaludamento delle aree più basse.

Delle sei fornaci ritrovate, la Fornace A è l’unica visitabile e si presenta in ottimo stato di conservazione. Ha pianta circolare ed una struttura a schema verticale con asse orientato nord-sud ed imboccatura a sud. Esternamente si può notare il grande spessore del muro di contenimento e la camera di combustione interrata completamente foderata di laterizi, frammenti di tavelloni e di coppi legati da malta e argilla.

Sembra che la fornace fosse provvista di una copertura semimobile che veniva smontata e poi ripristinata ad ogni ciclo di funzionamento. Il sito museale è arricchito da tavole sinottiche, da un book shop e un’aula didattica per i laboratori durante le visite scolastiche.

Info: www.fornaciromanedilonato.it

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