Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Giordania: straordinaria scoperta archeologica a Beit Ras

Beit Ras giordania-capitolias

Tomba con affreschi della prima epoca romano-bizantina ritrovata a Beit Ras, l’antica Capitolias della Decapoli romana. Il ritrovamento è avvenuto in modo casuale

Beit Ras beit-ras-sito-archeologico

Nel nord della Giordania, a Beit Ras, mentre si stava scavando per espandere una rete di risanamento delle acque reflue, è stata scoperta una tomba che si fa risalire al periodo romano-ellenistico. La tomba comprende una caverna con due camere sepolcrali. La camera più grande contiene una tomba di basalto decorata con incisioni, due teste di leoni, e contenente diverse ossa umane. Il ritrovamento è stato definito sensazionale per gli affascinanti affreschi in olio che decorano le pareti della camera. Gli affreschi raffigurano figure umane, cavalli e altre scene mitologiche, alcune delle quali sono erose dal tempo, ma che per la maggior parte sono intatte, rilevando ricche informazioni sui riti di sepoltura del passato. La seconda camera contiene due ulteriori tombe scavate nella roccia senza artefatti.
Questi affreschi che appartengono all’Età Classica comprendono figure di viti che rappresentano la vita sociale e agricola dell’epoca risalente con tutta probabilità al primo periodo romano-ellenistico. Le iscrizioni e alcuni reperti trovati nella tomba sono stati analizzati per approfondire il periodo esatto in cui è stato eretto il sepolcro.

Beit Ras sito-beit-ras tombaIl Direttore Generale per il Dipartimento delle Antichità della Giordania, Dr. Munther Jamhawi, ha sottolineato il fatto che la città di Beit Ras è una delle antiche città ellenistico-romane che facevano parte della Decapoli, nota a quei tempi come Capitolias. La città, menzionata nella poesia araba, era situata in una posizione geografica strategica e comprendeva un teatro risalente al II secolo e i resti di una chiesa bizantina, il cui stile architettonico è stato utilizzato successivamente durante l’epoca islamica e in particolare nel primo periodo della dinastia omayyade.
Lina Annab, Ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania, dopo una visita al sito, ha confermato che il Dipartimento delle Antichità continuerà a scavare per ampliare e preparare il sito per renderlo fruibile ai visitatori. Al momento però, come ha precisato il Ministro, il sito è stato chiuso al pubblico per effettuare ulteriori studi oltre che per proteggere l’integrità archeologica della tomba e reperire ulteriori informazioni sulle sue origini.

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