Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Fallas: la tradizionale festa valenciana oggi Patrimonio dell’Umanità

Fallas Las-Fallas-2016

La festa di popolo più attesa della città di Valencia le “Fallas” si tiene ogni anno a marzo. L’edizione 2017 sarà ancora più speciale perché riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco.

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La città di Valencia festeggia l’arrivo della primavera con la tradizionale festa delle Fallas, una delle più sentite e partecipate della città. L’edizione 2017 che si svolge dal 15 al 19 marzo, sarà un po’ più speciale perché le “Fallas”, a novembre 2016, hanno ottenuto il riconoscimento da parte dell’Unesco di Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. La festa, conosciuta a livello internazionale, è caratterizzata da imponenti monumenti, realizzati con cartapesta e legno da artigiani col contributo delle diverse associazioni di quartiere. Valencia si prepara al clima di festa già dal 1° di marzo con le mascletás, spettacoli pirotecnici nella Piazza del Comune; mentre la notte del 15 marzo, avviene la tradizionale plantà delle fallas. Per tutta la notte si lavora all’assemblaggio di oltre 700 figure che vengono posizionate nelle vie e nelle piazze della città. Dato che possono raggiungere anche i 20 metri di altezza, alcune vengono montate con qualche giorno di anticipo. La mattina del 16 Valencia si sveglia circondata da caricature e rappresentazioni satiriche che, con un grande senso dell’umorismo, criticano politici, personaggi famosi e i principali eventi di attualità.
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Una grande festa di popolo

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Le vie della città si riempiranno di luci, colori, e di turisti pronti a vivere questa festa della tradizione. Ogni giorno delle Fallas comincia nelle prime ore del mattino con la Despertà, che in valenciano significa “risveglio” e fa riferimento all’atto di richiamo del quartiere alla festa. In questa occasione, i falleros scendono in strada e gettano a terra i “tró de bac” (petardi), producendo un fortissimo rumore che richiama moltissima gente per le strade della città, dando inizio alla giornata di festa e di divertimenti. Le “fallas” saranno bruciate alla mezzanotte del 19 marzo in altissimi e bellissimi falò. Viene risparmiata dal fuoco soltanto la figura preferita dal pubblico che poi verrà conservata nel Museo Fallero insieme a quelle salvate negli anni precedenti. Il 17 e 18 marzo c’è la sfilata in onore della Vergine patrona di Valencia. A sfilata terminata i comitati formano una montagna di fiori di 14 metri di altezza. Balli popolari, sfilate, corride di tori, concorsi e altri eventi di svago completano il programma dei festeggiamenti.
Ai visitatori si offre anche la possibilità di realizzare il “Fallas tour”, una visita alla scoperta dei segreti più nascosti di questa tradizione, con un percorso guidato della città, tra quartieri antichi, musei e curiosità.

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La storia delle Fallas

Fallas

Le origini della festa si fanno risalire a circa duecento anni fa. Con l’arrivo della sospirata primavera e l’allungarsi delle giornate i falegnami mettevano ordine nelle botteghe e bruciavano quanto restava della legna rimasta. In un secondo tempo si passò a modellare pupazzi, effigi e financo statue: la Falla, se l’opera raggiunge ragguardevoli dimensioni, il Ninot se le misure inferiori sono destinati ai più giovani. Negli ultimi cent’anni l’accettabile livello artistico di quanto modellato con legno, truciolato, cartone e presentato in tanti punti di Valencia, rese le Fallas uno dei più validi appuntamenti annuali del turismo e del folclore spagnolo. Un avvenimento con tempi e termini ben precisi e definiti.

Per maggiori informazioni: www.visitvalencia.com

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