La prima tappa del trekking del lupo non presenta particolari difficoltà tecniche ed è la più breve, adatta per essere percorsa nel pomeriggio, così da dedicare il mattino alla visita di entrambe le strutture del magnifico Centro faunistico uomini e lupi (da non perdere assolutamente!). Ci si inoltra lungo il vallone della Barra passando da un ambiente boscoso a uno di alta montagna, dominato da rocce e radi pascoli. Lungo il cammino l’avvistamento di marmotte e camosci è quasi garantito, occhi aperti!
IL PERCORSO
Da San Giacomo di Entracque (m 1.213 – coordinate: 44°10’30” N / 7°23’09” E) si continua a percorrere la strada asfaltata che passa esattamente tra il bianco edificio della Baita Gelas e quello rosso del Rifugio escursionistico San Giacomo. La strada diviene presto sterrata salendo in modo graduale e continuo in mezzo a una bella faggeta, mantenendosi parallela al corso del torrente Gesso della Barra e compiendo alcuni ampi tornanti che fan prendere quota. Presso alcuni di quelli che curvano verso destra è possibile ammirare lo scorrere impetuoso del torrente, che in certi punti forma vere e proprie rapide. Man mano che ci si inoltra nel vallone della Barra, i faggi si fanno più piccoli e radi fino a scomparire del tutto.
La vallata percorsa si presenta ora ampia ed erbosa, con il torrente Gesso della Barra che scorre parecchio più in basso rispetto al tracciato della sterrata. Durante la salita si raccomanda di mantenere gli occhi aperti, poiché l’avvistamento di camosci e marmotte al pascolo nelle spianate erbose è assai frequente, soprattutto nei pressi dell’edificio del Gias Isterpis (m 1.368). Una volta giunti al piazzale dei Cannoni (m 1.433), segnato da cartelli di legno e da un pannello de “La memoria delle Alpi” che ricorda l’esodo degli ebrei in fuga da Saint-Martin-Vésubie, l’ambiente è ormai completamente prativo, costellato da una bassa vegetazione (50 minuti da San Giacomo). La sterrata si restringe gradualmente e il fondo diviene più sassoso e irregolare, salendo in modo più accentuato, pur mantenendo una pendenza costante. Alcuni tornanti decisi fanno salire al passo di Peirastretta (m 1.650) dove si affianca il torrente.
Il paesaggio si fa più duro, costellato da grandi rocce e sfasciumi, un panorama che ci accompagnerà per buona parte del trekking intrapreso. La strada si fa più graduale e il rifugio appare già alla vista, ma per raggiungerlo si devono ancora percorrere alcuni tornanti sassosi, passando davanti al bivio per il Colle di Fenestrelle (da cui si scenderà alla fine del trekking) e superando il corso del torrente su una bassa passerella, inoltrandosi così nel Piano del Praiet (m 1.800).
Per raggiungere il rifugio Soria-Ellena (m 1.840 – coordinate: 44°08’26” N / 7°21’48” E) si può seguire semplicemente la strada che si inoltra nel pianoro per tornare quindi indietro con un ampia curva (alternativa più lunga e graduale), oppure imboccare lo stretto sentierino che si stacca sulla sinistra subito dopo il ponticello e che punta inizialmente verso il basso caseggiato del Gias del Praiet, per poi innalzarsi in modo ripido fino al rifugio (variante più corta ma più erta).
DEDICATO ALLA FAMIGLIA
Il Rifugio escursionistico San Giacomo dispone di un ampio salone con caminetto, adatto per trascorrere la serata a giocare tranquillamente. Le camere sono attrezzate sia con letti normali, che letti a castello con il piano alto fornito di sponde anti-caduta. I servizi sono in camera. Appena fuori dall’edificio, sulla sinistra, si trova una fontanella dove far rifornimento di acqua fresca.
Se si decide di trascorrere una giornata in più a San Giacomo di Entracque, si consiglia una brevissima passeggiata in direzione del vallone di Moncolomb, in direzione completamente opposta al tracciato del Trekking del Lupo. Si attraversa il ponte sul torrente Gesso della Barra, posto a valle rispetto alla borgata. Si passa accanto all’area del campeggio Sotto il faggio, dove si trovano fantastici alberi, ovviamente di faggio, che sembrano dimore di folletti e fate, per proseguire un poco sulla strada asfaltata (chiusa al traffico). Appena dopo la prima curva verso destra si passa nei pressi di una cascatella che, nel periodo autunnale, quando le foglie di faggio diventano un bruno tappeto, diventa un incantevole luogo magico.
Proseguendo lungo la strada asfaltata, e mantenendosi sempre all’interno di uno stupendo bosco di faggi, si giunge, in prossimità di una curva verso sinistra, a un assembramento di rocce (cartello Scalata) con un sorta di piccola grotta facilmente accessibile. Proseguendo lungo la strada asfaltata si arriva ai m 1.250 delle ex Case di caccia reali, dietro le quali si trova una freschissima fontana (40 metri di dislivello in salita, 1 km di distanza, 20 minuti solo andata). Percorrendo il Trekking del Lupo, in prossimità del passo di Peirastretta, il sentiero passa molto vicino al torrente, tanto da potersi soffermare per alcuni giochi prima di affrontare gli ultimi tornanti che portano al pianoro.
Il Rifugio Soria-Ellena ha la zona notte suddivisa su due piani. In uno si trova una camerata da 20 posti, al piano superiore camerette da quattro a sei letti a castello che sono disposti a due o a tre livelli. I bagni sono in comune al piano e sono dotati di acqua calda. I servizi igienici della zona giorno sono all’esterno dell’edificio, nella parte posteriore. Una saletta serve come area lettura e viene messo a disposizione un computer con connessione internet, mentre fate caso ai soprammobili sui davanzali della sala da pranzo… ebbene sì, sono ricavati da bottiglie di plastica: un modo alternativo per riciclare il pet!
Alla sera restate un po’ fuori: presso le rocce del Gias del Praiet, posto più in basso, c’è sempre un po’ di assembramento, camosci e stambecchi vengono attirati dal sale delle mucche e si affollano nei dintorni. Uno spettacolo da non perdere! Se si decide di pernottare due notti al Soria-Ellena, l’ideale è esplorare l’ampia conca del Piano del Praiet: soprattutto nella zona centrale si trova un tratto di strada assai buffo ben delimitato da due linee di pietre. I grandi massi che costellano il pianoro si offrono, inoltre, a facili arrampicate, mentre il torrente scorre in modo così basso da non creare pericolo, se non alle scarpe e alle calze dei piccoli escursionisti.
Informazioni utili
Tappa 1
dislivello: salita m 627 m discesa m 0
distanza: km 6
tempo adulti: 2 ore e 30 minuti
tempo con bambini: 3 ore e 30 minuti
Dove dormire
Entracque:
Albergo Pagarì, via della Resistenza 4, tel. 0171-97.80.56.
Hotel Miramonti, viale Kennedy 2, tel. 0171-97.82.22 / 333-34.41.904, www.hotelmiramontientracque.com.
Hotel Trois Etoiles, corso Francia 23, tel. 0171-97.82.83, www.hoteltroisetoiles.com.
Nord Hotel, strada Provinciale 14, tel. 0171-97.82.67.
La Locanda del Sorriso, frazione Trinità di Entracque, tel. 0171-97.83.88, www.locandadelsorriso.com.
San Giacomo di Entracque:
Rifugio Escursionistico, tel. 0171-97.87.04 /333-41.73.912, www.parks.it/rif/san.giacomo, baitamontegelas@yahoo.it, 24 posti letto in camere da 2-3-4 letti, aperto da aprile a ottobre solo su prenotazione.
Baita Gelas, bar e ristorante con piatti legati alla tradizione e con variazioni sul tema (spezzatino occitano doba, panna cotta alla lavanda con crema di lamponi, formaggi a km zero…), www.bmgelas.it.
Campeggio Sotto il Faggio, tel. 0171-06.94.05 / 349-73.05.438, www.sottoilfaggio.it, info@sottoilfaggio.it, aperto dal 1 giugno al 30 settembre.
Piano del Praiet:
Rifugio Soria-Ellena, tel. 0171-97.83.82 (solo estivo) / 340-22.40.558 (negli altri periodi), www.rifugiosoriaellena.com, rifugioellenasoria@yahoo.com, 70 posti, camerata da 20 posti e camerette da 4-6 letti, aperto tutti i fine settimana dai primi di aprile a metà ottobre, e tutti i giorni da metà giugno a metà settembre. I menu sono improntati sulla cucina tradizionale legata al territorio con una predominanza di zuppe.
(02/05/2014)