Alle 18 del 1° maggio, in Sala Sinopoli all’Auditorium Parco della Musica di Roma, ritorna il concerto dell’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna, con il grande Coro popolare composto da oltre cento elementi diretto da Anna Rita Colaianni. Negli anni della Prima Guerra Mondiale gli italiani riconobbero se stessi nell’orrore e nella fiera e povera umanità delle trincee, dove per la prima volta nella storia italiana si fusero dialetti, storie e anche musiche. Dai dispacci e dai canti, i soldati, provenienti dalle terre più remote dello Stato, impararono l’italiano, una lingua fino ad allora conosciuta e praticata solo da una ristretta parte della popolazione del Regno. Dal volto del vicino, forse dalla sua voce spezzata o cantilenata, impararono la disumanità della guerra e la forza della pietà e di una fraternità vera.
A cento anni dallo scoppio della Grande Guerra, lo spettacolo Le Trincee del cuore vuole raccontare gli echi dei tanti canti risuonati tra le pietre delle trincee e nel cuore di quegli uomini. Uomini semplici che cercarono conforto alla disumanità della guerra anche attraverso la voce e la forza della poesia cantata, dando vita, giorno dopo giorno, ad un nuovo genere musicale originale.
L’esperienza della vita in trincea favorì la formazione di un originale “corpus” di canti popolari caratterizzato da contenuti e modalità espressive specifiche. Canti che narrano dell’atrocità della guerra, della fierezza del corpo di appartenenza ma anche di amori lontani, di speranze, di ricerca di affetto filiale e anche di momenti di gioia quotidiana, ancor più desiderata. Questa varietà di canti veniva eseguita prevalentemente in italiano. Non mancano però anche esempi in lingue dialettali fra i quali di grande rilievo alcuni in veneto, friulano, napoletano e siciliano. Di certo questo “corpus“ ha contribuito alla formazione di un grande e articolato patrimonio di canti popolari ancora diffuso in tutto il territorio nazionale.
Info: www.auditorium.com/eventi/5723418
(28/04/2014)