“Una scemenza che vale un Perù…” (Claudio Magris…).
In procinto di far cantare una canzoncina di Natale agli alunni della sua classe, in provincia di Pordenone una maestra, per non fare incazzare i bambini non cristiani (musulmani, atei, ebrei, animisti, buddisti, scintoisti, juventini) della scolaresca (imperocché udendo la parola “Gesù” avrebbero dato vita a rivoluzioni copernicane del pensiero religioso universale) ha pensato bene di sostituire la parola “Gesù” con “Perù”. Dopodiché (ricordando una vecchia barzelletta di moda ai tempi del fascismo, regime notoriamente attentissimo all’uso delle parole affinché raggiungessero l’“italica perfezione”) si consiglia alla ultrasensibilissima maestra – così attenta alla ‘multicultura’ (si pensa non soltanto religiosa) dei discepoli – di stare molto attenta anche ai dettagli della lingua italiana, nel senso di sinonimi, sostantivi e/o aggettivi di più o meno identico valore e significato. Se volesse ad esempio “ritoccare” (fosse solo per viepiù modernizzare l’italiano ad uso e consumo dei suoi discepoli non nati nello Stivale, oltretutto ricorrendo a termini ‘più moderni’ e di uso comune), se, si diceva, le venisse l’uzzolo di procedere a cambi e variazioni di vicende e momenti della religione del Belpaese (non parliamo, poi, della chiesa meneghina) faccia, per favore, in modo che Sant’Ambrogio resti “damil-ano”, perché Sant’Ambrogio “da mil-culo” potrebbe suonare davvero male (non senza l’ovvia non meno che giustificata levata di scudi dei tanti eterosessuali rimasti, non parliamo, poi, di quelli musulmani, atei, ebrei, animisti, buddisti, scintoisti, juventini…).
“L’intervista Tajani … Al voto per la lotta contro i (te pareva…) populismi ”… (in – eventuale – premio, Viaggio in Brasile ‘con garotas’…).
Suggerimento alla cortese aficiòn lettrice … Volete diventare ricchi? Chiedete un euro per ogni volta che si userà la parola “Populismo o Populismi ” dopodiché (come dicevasi antan) “alla fine della fiera” (pardòn, alla fine di questa campagna elettorale) partirete per (s)Copacabana a godervela vita natural durante con belle e tettute ‘garotas’ sussurranti tropicali motivi (nonché l’ovvia, voluttuosa Bossa Nova di Joao Gilberto). Si dà infatti il caso che gli “ultimi arrivati” ce l’hanno su” con quelli che “c’erano prima” (ma non si sa bene il perché, forse perché gli ultimi stanno sfruculiando gente che si ritrova o crede di ritrovarsi nella cacca … va a sapere … e allora dice che “la colpa è dei penultimi”, epperò, ad ogni buon conto, un motivo ci sarà pure, sennò sarebbero tutti “Pappaeciccia”…. e vai con le elezioni senza i Populismi …). Mah.
“Rottura tra Bonino e il Pd: “Corro da sola””.
Un consiglio sulla corsa “Gran Premio Montecitorio” in cui la Bonino figura tra i partenti ma (correndo da sola) non “fa scuderia”? Al massimo (“per – come si dice in gergo ippico – simpatia”), se proprio cresce, ‘metterci su’ qualche euro e giocarla solo “piazzata” (al contrario di quella bella gnocchetta della Boschi, che, invece, facendo anche “scuderia”, si fa per dire, col Renzi, si può giocarla pure “vincente” (eventualmente in una Corsa Tris con la Santanchè e la Cravetto, “femmine baio –oscure” di un altro allevamento, che, a dar retta al TotoCamera potrebbe conquistare la greppia…
“Dopo i cammini e i borghi, il 2018 è l’anno del cibo italiano”.
L’ha detto Gualtiero Marchesi (che la terra gli sia lieve) prima di morire? Macché! “Ipse dixit” il ministro Martina. Epperò, adesso, e una volta per tutte, basta con queste sciocche non meno che squallide, e stupide, manifestazioni di nazionalistico Sciovinismo, di stupide isterie campanilistiche!!! “Ce aveva già provato” il cav. Benito Mussolini (l’autarchia, i Colli Fatali de Roma, il Karkadè invece del Caffè) epperò fu (giustamente) mandato affankùlo. Adesso, invece, prima urlano Europa qui, Europa là … eppoi …
“In viaggio… Napoli … Andalusia … India…” (‘lo dice’, e li organizza il “Corriere”…).
Una (intera) pagina “Corriere della Sera, Milano” per vendere i viaggi (di gruppo) che il (autorevole, come è sempre meglio definirlo) quotidiano organizza e propone (nel senso di vende) ai lettori. Se non che (kazzpita) che prezzi (tutti ‘da Milano’, e vabbè, ci saranno pure “le firme più autorevoli del quotidiano” a contarla su)! Napoli, 8 – 11 Febbraio, 1.290 euro ‘a cranio”, Andalusia, 3- 9 Marzo, 1.990 euro; India, 15 – 25 Marzo, 3.350 euro … Antan (come ben si sa, ‘nessuno è perfetto“) “tour operator” nonché cronista ‘patentato’ e descrittore di gite & viaggi, il qui scrivente ammette una certa ignoranza sulle attuali tariffe correnti nel “mundillo” del turismo (alberghi, aerei, bus…). Epperò, ‘a spanne’, le suesposte quote di partecipazione (ancorché, come giustamente diceva Gilberto Govi, anche il Corriere “ci debba avere la sua convenienza”…) gli sembrano un filino carucce…