Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Armonie verdi, nuova mostra al museo del Paesaggio di Verbania

Armonie verdi

La pittura di paesaggio, dalla Scapigliatura al Novecento, è il tema della rassegna aperta a palazzo Viani Dugnani sino a fine settembre. Le opere dalla raccolta di Fondazione Cariplo

Armonie verdi Carlo Fornare_iduenoci
Carlo Fornara, I due noci, 1920, Museo del Paesaggio

Inaspettate Armonie Verdi si aprono al museo del Paesaggio di Verbania. Una piccola, ma illuminante, mostra ripercorre la storia della pittura di paesaggio dalla fine dell’Ottocento fino alle prime decadi del Ventesimo secolo. Sono cinquanta opere, ma valgono davvero una visita nello storico palazzo Viani Dugnani. La rassegna “Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al Novecento”, a cura di Elena Pontiggia e Lucia Molino, dura sino a fine settembre ed è una carrellata di vedute, panorami del lago, della montagna e di ambienti urbani. Tra gli artisti presenti: Mario Sironi, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Daniele Ranzoni, Mosé Bianchi. Molti i movimenti pittorici rappresentati, anche se non tutti, ripercorrendo le tracce di impressionismo e post impressionismo, simbolismo, realismo magico.

Armonie verdi: dipingere la natura

Armonie verdi Ranzoni paesaggiofluviale
Daniele Ranzoni, Paesaggio fluviale, Museo del Paesaggio

“La mostra Armonie verdi racconta come è cambiata, prima e dopo la prima guerra mondiale, la pittura di paesaggio”, ha spiegato Elena Pontiggia. Gli autori di fine Ottocento, tra impressionismo, Scapigliatura e tendenze romantiche, amano una pittura luminosa, stesa con pennellate leggere. La natura è raffigurata come una brezza piacevole, quasi impalpabile, che, nota Pontiggia, “è il riflesso di un’idea di vita”. Dopo la guerra, i tocchi di colore si fanno spessi, il paesaggio diventa una geometria di volumi. La tragedia della guerra induce gli artisti a cercare, nella pittura di paesaggio, maggiori solidità e certezze.
I dipinti raccontano, tra l’altro, un capitolo di storia e di cultura locale: mostrano come gli artisti hanno visto e amato il territorio del verbano. In mostra ci sono vedute del lago Maggiore, panorami del paesaggio alpino piemontese tra cui Ornavasso, il lago d’Orta, Feriolo, il fondo Toce e la cascata del Toce.

LEGGI ANCHE  Verbania, apre il museo del Paesaggio

La mostra: il progetto di Fondazione Cariplo

Armonie verdi AldoCarpi Ornavasso
Aldo Carpi, Ornavasso, Museo del Paesaggio

La maggior parte delle opere esposte a palazzo Dugnani appartiene alla Fondazione Cariplo: nel tempo, una raccolta che si è costituita grazie a donazioni e contributi dei collezionisti. “Armonie Verdi” fa parte del progetto Open, un tour di eventi espositivi che porta il patrimonio artistico di Fondazione Cariplo in Lombardia, nel novarese e nel verbano. Fondazione Cariplo ha lavorato in collaborazione con Fondazione Vco, la fondazione comunitaria della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
A palazzo Viani Dugnani, oltre alla mostra, è ancora possibile visitare la raccolta di sculture di Paolo Troubetzkoy. Le opere di Sironi e di Tosi esposte per “Armonie Verdi”, ha ricordato Elena Pontiggia, sono state affidate in deposito al museo, per volontà dei familiari eredi; resteranno, quindi, a palazzo Viani Dugnani anche dopo la mostra.
Informazioni: www.museodelpaesaggio.it

Leggi anche:

Rodin una vita di sfide per lo scultore al tempo di Monet

Grotte di Dunhuang, gioiello dell’arte cinese in mostra a Venezia

Impressionismo e avanguardie, da Filadelfia a Milano

Condividi sui social:

Lascia un commento