La costiera amalfitana è conosciuta e amata dai turisti stranieri e italiani. Tra i comuni della costiera in provincia di Salerno c’è Positano altrettanto famosa per le sue spiagge di ciottoli, le stradine strette e i tanti negozi. Quest’anno gli amanti dell’archeologia avranno un motivo in più per andare a Positano. Oggi è stata inaugurata e da mercoledì 1 agosto sarà aperta al pubblico la Villa Romana di Positano, considerata la più grande scoperta archeologica della Costiera Amalfitana degli ultimi anni in Italia meridionale. La Villa Romana di Positano custodisce reperti di valore inestimabile, oltre a un formidabile ciclo di affreschi dalla sconvolgente bellezza, del I secolo dopo Cristo. Situata sotto la chiesa di Santa Maria Assunta, che assume la denominazione di Mar – Museo Archeologico Romano Positano, nasconde i suoi tesori a dieci metri di profondità. All’interno spiccano i tanti reperti rinvenuti nel corso degli anni e in particolare gli affreschi.
Villa romana percorso accessibile ai disabili
Il blu egizio della villa a Positano, rimasto intatto per duemila anni, conserva lo stesso splendore dei secoli passati, prima che la colata di fango misto a cenere e terreno dell’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo lo seppellisse insieme alle sfortunate Pompei ed Ercolano. La dimora gentilizia del periodo romano venne riscoperta nel 2003 ma era già nota nel 1758 sotto la dominazione dei Borbone. Gli scavi, effettuati in più fasi tra il 2004 e il 2006 e il 2015 e il 2016, hanno portato alla luce e ben conservato l’ambiente del triclinio, ovvero la stanza da pranzo che occupava tutta la baia di Positano. I lavori alla villa si sono conclusi a fine marzo del 2017 e hanno permesso di realizzare un percorso sotterraneo con passerelle e impianto di illuminazione. È stato inoltre installato un sistema di monitoraggio e di controllo del microclima data la profondità a cui la villa è ubicata. Si dovrebbe accedere a gruppi di dieci persone per una permanenza massima di mezz’ora. Il percorso di visita, accessibile anche ai disabili, prevede la visita a 65 sedili funebri, al triclinio con le sue pareti affrescate alte quasi cinque metri e a preziose suppellettili come brocche, tazze e vasi.