A volte rinascono…lo si può annunciare per due locali storici di Torino. Dopo qualche tempo di chiusura hanno trovato in tre giovani imprenditori, poco più che trentenni, la chiave per tornare – è nelle speranze di tutti – a nuovi splendori.
Stiamo parlando di Mama Licia di via Mazzini, Borgo Nuovo a due passi dal Po e dal centro città, che ora si chiama Cantina da Licia e Goffi del Lauro di corso Casale, in Borgo Po, a pochi minuti da piazza Vittorio. Quest’ultimo è stato ribattezzato EraGoffi con la vocazione a diventare un ristorante classico, con un tocco di eleganza anche nelle nuove scelte di arredamento.
EraGoffi con traccia di affresco
Quell’ “Era” davanti al nome Goffi segna l’elemento di discontinuità, ma non di totale rottura che il locale di corso Casale vuole avere con il passato. Inaugurato alla fine dell’Ottocento, a lungo proprietà di un cantante lirico del Teatro Regio (il restauro ha mantenuto traccia di un affresco che ritrae una scena di canto collettivo attorno ad un tavolo e bottiglie di vino…), Goffi è stato per generazioni di torinesi un punto di riferimento prima molto popolare, frequentato dai pescatori del lungo Po, poi da intellettuali e indirizzo del pranzo domenicale di famiglie borghesi.
EraGoffi ricomincia con tre… soci
Ora in cucina a EraGoffi c’è Lorenzo Careggio che è uno dei tre soci, quello con le mani in pasta, nonché allievo di Niko Romito ed ex braccio destro di Marco Migliori e Fabrizio Tesse al Ristorante Carignano di Torino. Vengono proposti cinque diversi menù: carnivoro, erbivoro, onnivoro, benessere ed esploratore. Ma la curiosità da segnalare sono i piatti con la Vicciola, la razza bovina piemontese allevata a nocciole che conferiscono alle carni un particolare sapore, una concentrazione di proprietà nutritive e un basso contenuto di colesterolo.
In sala, a spiegare i piatti e la nuova filosofia di EraGoffi, c’è Alberto Fele, il secondo socio, nome già conosciuto della ristorazione torinese con i suoi locali Chiosco dello Zoo e Osteria del Cardinale. E così si scopre che al fondo del cortile, con un bel pergolato (una meraviglia in estate) e il vecchio lauro che è ancora lì a dare un tocco di verde, c’è la Cantina da Goffi, un piccolo locale rustico a fianco della cucina dove si mangia assieme ad un unico tavolo. “Per la prossima primavera, in un altro spazio contiguo al cortile, è prevista l’apertura di Casa Goffi che sarà l’anima bistrot affacciata sulle rive del fiume torinese” ci spiega Marco Pandolfi, il terzo socio.
Enoteca Cantina da Licia
In centro, Cantina da Licia ha l’ambizione di ritagliarsi uno spazio fra le enoteche torinesi che offrono buona cucina (anche qui sotto la supervisione di Lorenzo Careggio). Nei locali che furono, negli anni ’70, ’80, ’90 del secolo scorso il punto di ritrovo di studenti squattrinati, artisti, intellettuali, la parola d’ordine è “pane e porcellana”, ovvero la possibilità di degustare una portata sia al tavolo in un piatto, oppure come ripieno di un buon pane artigianale. Fanno eccezione i primi, fra cui spiccano i plin al sugo d’arrosto che ovviamente arrivano impiattati. Per il resto, in un ambiente curato ma informale spazio a taglieri di salumi e formaggi o alla guancia brasata al barbera da accompagnare a qualcuna delle 250 etichette selezionate in collaborazione con il sommelier Antonio Dacomo che si possono scoprire nella bella cantina al piano interrato
Cantina da Licia, via Mazzini, 50 Torino – Tel 011.427.34.55 , 390.474.76.92
Orario: chiuso la domenica; pranzo 12.30-15; cena 19-23; Enoteca: 10-23
EraGoffi, c.so Casale, 117 Torino – Tel. 011.427.34.50 – 389.966.72.93
Orario: chiuso il lunedì e tutti i giorni a pranzo, tranne la domenica
Per informazioni: www.cantinadalicia.it e www.eragoffi.it