Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Lo schermidore di Imer Guala in mostra a Castel d’Ario nella collettiva ARTeSPORT

ARTeSPORT Imer-Guala-nello-studio-di-Milano,-foto-Franco-Masculo

Nel mantovano, fino al 14 aprile, rassegna di arte contemporanea dedicata alle pratiche sportive ARTeSPORT. Torna attuale, nella collettiva di Castel d’Ario, la riflessione metafisica dell’artista piemontese, scomparso nel 2014

ARTeSPORT Imer-Guala-Figurazione-metafisica-sull¹arte-della-scherma,-1996,-tecnica-mista
Imer Guala, “Schermidore”. Figurazione metafisica sull’arte della scherma, 1996, tecnica mista

“Lo schermidore” di Imer Guala è tra le opere della mostra collettiva ARTeSPORT, aperta a Castel d’Ario, nel mantovano, fino al 14 aprile. La tela è fra le 66 scelte da Arianna Sartori, curatrice, per presentare lo sport visto dall’arte contemporanea. La scherma di Guala si affianca a corsa, maratona, salto in alto e a giochi di squadra come calcio, rugby, pallavolo, pallacanestro, tennis, pugilato.
La mostra nasce come evento in occasione di Mantova Città Europea dello Sport 2019. Castel d’Ario, città a una ventina di minuti di automobile da Mantova, ospita, nella Casa Museo Sartori, due rassegne tematiche: ARTeSport, fino al 14 aprile, e Artisti per Nuvolari 2019, nel prossimo autunno.
“Lo schermidore” è stato scelto per la mostra ARTeSPORT da Associazione Culturale Imer Guala. La tela appartiene a una collezione privata; è opera inedita che non è mai stata esposta al pubblico.

Lo sport visto dagli artisti

ARTeSPORT-Pugili-Albano-Seguri-(1913-2001)
“Pugili”, Albano Seguri (1913–2001)

ARTeSPORT presenta dipinti ad olio, acrilico, tecnica mista, collage, pastelli, incisioni, sculture in legno, terracotta, ceramica, porcellana, gesso e bronzo. Gli artisti provengono dall’intero territorio nazionale, dalla Sicilia al Piemonte, dalla Puglia al Trentino Alto Adige, dalla Sardegna al Friuli Venezia Giulia. Stili e tecniche diverse rendono il panorama della collettiva molto ampio: realista o metafisico, di ispirazione neoclassica o espressionista.

Evento collaterale della rassegna è la mostra “PUGILI”, omaggio all’artista mantovano Albano Seguri (1913 – 2001), allestita al primo piano di Casa Museo Sartori. Di Seguri, che praticava egli stesso pugilato, sono presentati una ventina di dipinti e una scultura in bronzo.

La scherma, tra sport e metafisica

ARTeSPORT Imer-Guala-copertina

“Lo schermidore” di Imer Guala è qualcosa di più di una rappresentazione di uno sport. Come spiega il sottotitolo, è una “Figurazione metafisica sull’arte della scherma”. Per Marco Zerbola, critico e conoscitore dell’arte di Imer Guala, “lo schermidore è l’uomo che combatte quotidianamente con i suoi fantasmi e le sue proiezioni mentali”.

LEGGI ANCHE  L’Unesco proclama Roma città creativa per il cinema

Imer Guala, nato a Cossato, in provincia di Biella, un curriculum di respiro internazionale, per viaggi e ricerca artistica, è morto cinque anni fa. Le sue opere sono esposte di frequente in mostre collettive e personali. Nel 2016, sono stati scoperti un corpus di fotografie e dipinti inediti sul viaggio di Guala in Africa, nel 1958, al seguito della spedizione di Angelo Lombardi. Ne è nata la mostra “IMER GUALA. TACCUINO DI VIAGGIO. Memorie e Segni d’Africa 1958 Kenya, Tanganika, Uganda”, esposta per la prima volta nel 2017 a Mantova, alla Madonna della Vittoria. La stessa mostra sarà riproposta a Biella e in altre città d’Italia.

Per informazioni sulla mostra ARTeSport: tel. 0376.324260;
Casa Museo Sartori: https://www.facebook.com/pages/Casa-Museo-Sartori
Associazione Culturale Imer Guala: associazioneculturale@imerguala.com

Leggi anche:

Le Maldive si trovano anche in Puglia

Erasmus: quali sono le città più ambite dagli studenti italiani

Passeggeri e aerei: viaggiare nel nostro tempo

Condividi sui social:

Lascia un commento