Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Giro del mondo Vip giocando a golf

Concorde

Il 24 ottobre 2003 il Concorde ha chiuso la sua vita terrena, con l’ultimo volo da New York a Londra. A Heathrow ben 150 mila persone gli hanno dato l’addio

Concorde del giro del mondo
Il Concorde del giro del mondo

Il nome Concorde (rigorosamente alla francese) gli era stato dato niente meno che dal Generale Charles De Gaulle nel 1963. Il primo volo risale all’anno 1969 e l’entrata in servizio al gennaio 1976. Da allora i 16 Concorde costruiti a Tolosa dagli inglesi e dai francesi (per un costo totale di circa 9 mila miliardi delle vecchie lire) hanno percorso milioni di chilometri sulle rotte di tutto il mondo, trasportando gente famosa e ricca, ma anche (specie negli ultimi voli) persone che hanno voluto concedersi quest’emozione supersonica. Impiegando tre ore e mezza da Londra a New York, il Concorde è stato l’aereo che, complice il fuso orario, “arrivava prima di partire”. Ora, chi se lo può permettere, attraversa l’Atlantico a bordo di lussuosi velivoli privati. Quella che segue è la cronaca di un’avventura vissuta qualche anno fa da un gruppo di privilegiati viaggiatori, amanti del gioco del golf.

Concorde: viaggiatori speciali

Concorde Il benvenuto indiano ai golfisti internazionali
Il benvenuto indiano ai golfisti internazionali

Solo ventidue i giorni necessari, soste e attività varie comprese, pari a un quarto del tempo impiegato dagli eroi partoriti dalla fantasia di Jules Verne per compiere il celebre giro del mondo in 80 giorni. Con una sostanziale differenza: anziché utilizzare i più stravaganti mezzi di locomozione (treni, navi, battelli, animali vari, carretti e riksciò), ecco a disposizione un velocissimo Concorde che avrà pure i suoi anni e un ragguardevole numero di miglia volate, ma che il fascino, quello si, lo conserva pressoché intatto. Specie quando ad occuparlo in “esclusiva”, 90 comodissimi posti, sono passeggeri che non hanno alcun problema di liquidità. Prestigiose carte di credito, filo diretto con la banca di fiducia ecc.; giusto un po’ di dollari per le mance, comunque meno ingombranti delle monete d’oro che sfondavano le tasche del celebrato playboy brasiliano Baby Pignatari, re della jet-society dei mitici anni Cinquanta e Sessanta. Giro del mondo compiuto in senso orario e sempre verso il sole che sorge.

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Rendez-vous a Parigi

Concorde Trasferimento verso il terreno di gara
Trasferimento verso il terreno di gara

Dopo un volo “antipasto” dalle città di residenza a Parigi con cena all’Hilton, i pochi fortunati italiani (imprenditori, professionisti, banchieri) familiarizzano con i compagni di viaggio: svizzeri, francesi, olandesi, svedesi, tedeschi, più i soliti giapponesi e persino due che arrivano dalla Costa d’Avorio. Niente inglesi (noblesse oblige) partiti da Londra con un jet di soli connazionali, per un giro del mondo dalla rotta inversa.
Un viaggio organizzato all’insegna della passione per il golf, il più chic degli sport. Una vera indigestione di mazze, palline, buche, par, caddies eccetera, sui campi più famosi e quindi più ambiti del mondo.

Golf in tutte le salse!

Concorde Dal tappeto di erba sintetica, è la volta dell'avversario
Dal tappeto di erba sintetica, è la volta dell’avversario

Vuoi mettere, per i pur privilegiati giocatori dei molti club nostrani, poter vibrare colpi a una pallina appollaiati su un tappetino quadrato di erba sintetica, perché il “green”, delimitato da lattine vuote dipinte di bianco è rappresentato dal deserto dell’Oman, opportunamente innaffiato per non sprofondare nella sabbia? Il prestigioso Ghala Wenthworth Golf Club di Muscat, solo questo offre. Ben diversi si presentano i terreni di gioco del Golf Club di New Delhi, del Rose Garden di Bangkok, del Bali Golf & Country Club (formula di gara: “quattro palle, la migliore”). I successivi incontri avvengono al Riverside Oaks Golf Course di Sydney, all’Olivier Breaud di Papeete, all’Iguaçu Golf Resort, al Golf Club Petropolis di Rio de Janeiro. L’unica località esclusa dalle gare è l’isola di Pasqua, spelacchiata e pericolosamente in discesa verso il Pacifico. Per la gioia dei golfisti, circa la metà dell’intero gruppo, ogni gara è confortata dalla presenza di un vetturetta elettrica e di un caddie personale.

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Concorde: comodità a gogò, sopra e sotto il cielo

Concorde La pagoda d'oro di Bangkok
La pagoda d’oro di Bangkok

Palline seminate sui prestigiosi green con l’occhio rivolto all’oceano (e alle sabbie del deserto!), alle altissime palme di Papeete, alle pagode dell’antico Siam, al verde rigoglioso e fiorito dell’isola di Bali, alle acque fragorose delle cascate che separano l’Argentina dal Brasile. Per quasi 100 milioni a cranio (circa 500 Euro) extra in carattere esclusi – ad esempio l’acquisto di una perla nera di Tahiti per attutire i sensi di colpa che affiorano beffardi verso chi è rimasto a casa – cos’altro riserba l’esclusiva vacanza dei Vip? Scampoli di impressioni e sensazioni filtrate da sguardi internazionali e riferite dai reduci italiani.
Così, alla rinfusa: voli allietati da champagne, caviale e salmone, al punto di far desiderare una semplice Coca Cola, tanto per cambiare. Bellissime hostess poliglotte, attente e premurose oltre ogni più ragionevole aspettativa; massima efficienza e professionalità del personale di bordo e di terra.
Di tanto in tanto, per ingannare le lunghe ore dei trasferimenti, una capatina nell’avveniristica cabina dei piloti a scambiare quattro chiacchiere con il comandante e a far finta di capire a cosa servano le centinaia di luci multicolori che tappezzano la plancia di comando del mitico jet franco-inglese.

Panorami e sensazioni da favola

Concorde Il benvenuto di Papeete
Il benvenuto di Papeete

Cartoline di viaggio: a Muscat l’albergo più bello, a parziale risarcimento per l’arsura del campo da golf; un ricevimento in India vestiti con tunica bianca e turbante, immaginando di essere per una notte tutti maharaja e una crociera con cena sul fiume di Bangkok, il Menam.
A Papeete il batticuore per le sinuose danze di avvenenti fanciulle ricoperte di fiori bianchi e solo nei punti del corpo consigliati dal pudore e la delusione del museo Gauguin: un paio di opere originali minori con tante foto dei celebri quadri conservati a Parigi. Naturalmente, sempre a Tahiti, la visita all’allevamento di ostriche perlifere, con acquisto quasi obbligato (per non sfigurare con i compagni di viaggio) di uno o più esemplari il cui valore si misura a molti zeri.

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Concorde All'isola di Pasqua niente golf ma altre fatiche!
All’isola di Pasqua niente golf ma altre fatiche!

Poi i monoliti dell’isola di Pasqua, visti da vicino dopo averli conosciuti al cinema, con il tenero amore fra gli indigeni di Rapa Nui, ma anche l’incredibile panorama degli atolli del Pacifico – da 15.000 metri d’altezza – con il profilo dei vulcani che si insinuano nel mare, colorandolo di mille differenti blu.
In Brasile, due i momenti elettrizzanti: il giro in elicottero sulle cascate di Iguassu, con relativo “risucchio d’aria” propinato ad arte dal pilota e la sfilata di Carnevale nel Sambadromo di Rio (un milione a testa, 50.000 Euro, il posto nella tribuna centrale) spesa ampiamente giustificata dalla inebriante sfilata di bellezze colore dell’ebano al suono coinvolgente delle mille bande dei mille comitati che vivono un anno di preparativi per il celebre Carnevale.

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