Lunedì 2 Dicembre 2024 - Anno XXII

La sorprendete “Cola” del Senegal

Cola-del-Senegal

Nelle terre africane che fronteggiano l’Atlantico cresce la pianta di cola. Un frutto che appare come una noce dal colore violetto o bianco, dalle mille proprietà (reali o presunte). E che tutti ritrovano e gustano in una bevanda famosa

Senegal-piantina
Il Senegal

Perché visitare il Senegal? Per tanti motivi. Il primo potrebbe essere quello di osservare da vicino la “differenza” tra le immagini della Parigi-Dakar e la vita reale. A sole cinque ore di volo dall’Europa, il Senegal è la vera porta dell’Africa nera. Un paese di piccole dimensioni ma ricco di storia, etnie, di avvenimenti anche drammatici, con una popolazione che convive pacificamente pur appartenendo a differenti gruppi etnici.

Un paese carico di magia e di musica. Un viaggio in Senegal non è soltanto la scoperta di una terra tra l’oceano e il deserto: i suoi colori, la gente, la sua vitalità allegra e sfaccendata, tipicamente africana, sono solo alcuni degli ingredienti di un’avventura che promette di diventare indimenticabile.
Dakar è la capitale e il massimo porto del Senegal, formata da un insieme di villaggi inglobati a formare, oggi, una grande metropoli. Vero e proprio microcosmo, Africa nera e colonia bianca, moderna e inguaribilmente primordiale, è anche l’emblema dell’africanità o della “négritude”, immortalata da uno dei massimi poeti della terra, Leopold Sedar Senghor, considerato, a ragione, il Padre della Patria.

Alla scoperta della “cola”

Noci-di-cola-viola-e-bianche
Noci di cola viola e bianche

La “cola” è una noce dal colore violetto o bianco. Viene prodotta da un albero che può raggiungere i venticinque metri di altezza. Si tratta di uno dei prodotti di più ampio consumo dell’Africa occidentale.

Tanto consumata da aver rappresentato la “moneta” di scambio per i popoli della regione.
Ancora oggi è impiegata per comporre la dote delle spose. La noce è ricca di caffeina e viene normalmente masticata per alleviare la fame e la fatica.

Una storia di secoli

I-frutti-della-pianta-di-cola
La pianta di cola con i frutti

I viaggiatori europei riferirono dell’esistenza della noce di cola sin dal secolo XVI. Filippo Pigafetta, nel 1593, descriveva le “castagne rosse” che si masticano, dissetano e danno sapore all’acqua: “Sono buone contro il mal di fegato e si dice che, trattando con la cola il fegato d’un pollo già putrefatto, esso ritorni alla freschezza primitiva”.

Il seme dell’albero di cola copre un ruolo importante nelle leggende, nei miti, nelle cerimonie religiose e profane, in tutti gli atti importanti delle popolazioni sud-saheliane.
La noce di cola è anche simbolo di fedeltà e per essere certi dell’amore della propria sposa, in alcune regioni africane si battezza una noce di cola con il nome della moglie.

LEGGI ANCHE  L’antico fascino di Oxford

Un frutto da “laboratorio”

I fiori sul tronco e le foglie grandi
I fiori sul tronco e le foglie grandi

L’albero di cola è proprio delle coste occidentali dell’Africa, in particolare del Senegal. Cresce normalmente fino ai diciotto metri e assomiglia all’ippocastano; ha foglie grandi, circa venticinque centimetri e fiori attaccati al tronco.
Il lungo frutto contiene da quattro a sei follicoli con una media di sette semi marroni.
Queste noci contengono 1,5% di caffeina, 0,2% di teobromina e 1,6% di tannino. Queste sostanze attive stimolano i nervi e sono un tonico per il muscolo cardiaco e il sistema nervoso centrale, aumentando lo stato di vigilanza, la rapidità dei processi intellettivi, l’associazione delle idee.

A forti dosi stimola i centri bulbari respiratori, vasomotori e vagali. Aumenta il metabolismo basale e la lipolisi. Da evitare, ovviamente, nei soggetti ipertesi.
Uno studio condotto in parallelo con caffeina e semi di cola, mostra che gli effetti osservati con la cola sono più graduali rispetto a quelli ottenuti con la caffeina e che, in più, il seme della cola possiede un’azione specifica sul tono muscolare. Le xantine della cola sono legate ai polifenoli: ciò assicura loro una liberazione lenta ed un’azione progressiva. Nel mondo della bellezza si usa per la cosmesi legata alla battaglia contro la cellulite e al miglioramento della pelle e del tono muscolare.

Cola fresca e stimolante

I-frutti-della-noce
I frutti della noce

Si usa anche il seme di cola fresca, utile da masticare per sostenere sforzi prolungati. Le noci aiutano molti sportivi a fornire prestazioni massime (consentono di non avere subito il fiato corto). È efficace in caso di stanchezza e depressione e si dice che abbia pure proprietà afrodisiache. Grazie al suo effetto stimolante la cola è pure indicata quale complemento nella convalescenza. Inoltre, come detto, migliora la concentrazione, si impiega nell’emicrania, nelle nevralgie, nella diarrea, quindi funge da medicinale vero e proprio.

Gli indigeni dell’Africa usano masticare le noci fresche per avere un effetto stimolante, eccitante, antifatica ed energetico, (il sapore prima è amaro e poi dolciastro). Il fruttto, da queste parti, sostengono che stimoli la sessualità, e sia utile per i casi di impotenza; agisce, infine, anche da astringente. Va da sé che è anche uno degli ingredienti della bibita analcolica più diffusa nel mondo.

LEGGI ANCHE  Merano viaggio nella storia

Nei dintorni di Dakar

Lago-Rosa-una-salina
La raccolta del sale nel Lago Rosa

Le spiagge della zona di Cap Skiring, sono tra le più belle di tutto il continente africano. Numerosi e diversi tra loro i Parchi naturali, assolutamente unico il Lago Rosa, quasi dieci volte più salato dell’oceano e celebre per la sua tonalità dovuta alla presenza di particolari micro organismi che vengono attirati in superficie dalla luce del sole.
Poi Kaolack e la sua splendida e vasta moschea con decorazioni in stile marocchino; il mercato coperto o “suk”, secondo per ampiezza in Africa solo a quello di Marrakesh, abbellito da arcate in stile sudanese.

Per non dimenticare il passato, ecco la minuscola isola di Gorée, circa tre chilometri a est di Dakar, che è abitata da un migliaio di persone ed è caratterizzata da strade sterrate dove non circolano automobili.
Da vedere le bellissime case coloniali con i balconi in ferro battuto, il vecchio municipio, le spiagge discrete. Da non perdere Le Castel, un altopiano roccioso che offre un bel panorama dell’isola e di Dakar, dove si trova la Maison des Esclaves (Casa degli Schiavi), costruita nel 1786 e ristrutturata nel 1990 grazie al contributo francese. Qui gli schiavi, secondo il racconto delle guide locali, venivano ammassati in piccole celle per essere esaminati; quindi si attribuiva loro un prezzo, come per gli animali, prima di imbarcarli per le Americhe.

L’altro Senegal

Parco-Niokolo-Koba
Parco Niokolo Koba

Il Senegal è adatto per chi vuole trovarsi fuori dai circuiti di massa, per chi è curioso e intende scoprire i mercati e i mercatini con i prodotti dell’intero continente. A Kolobane dicono che “tutto ciò che non si trova, si trova qui”.
In Senegal la natura è splendida e vitale, grazie ai differenti parchi, come quello del Saloum. Un Parco in un immenso golfo formato dal delta del fiume omonimo, una riseva naturale costituita da bracci di mare, sconfinate spiagge sull’oceano, isole e mangrovie. Vegetazione rigogliosa, uccelli di mille specie, scimmie, e un mare ricchissimo fanno di questo parco un’oasi naturale davvero unica.

LEGGI ANCHE  Saint Louis, tra il Sahel e l’Oceano

Interessante è anche il Parco nazionale Niokolo Koba, a seicento chilometri a sud-est di Dakar. Novecentomila ettari abitati da molte specie animali, dai coccodrilli agli elefanti, dalle pantere ai bufali, per non parlare delle oltre quattrocento specie di uccelli. E’ patrimonio mondiale dell’Unesco.
Per gli appassionati di immersioni subacquee, le acque al largo del Senegal si presentano limpidissime da febbraio ad aprile. Gli appassionati di birdwatching, infine, dovrebbero visitare il Paese durante la stagione delle migrazioni, che va da novembre ad aprile.

Informazioni utili

Uno dei maggiori e più affidabili tour operator di Dakar è la Tropic Tour Senegal (tel. 00221 8218968).
Il volo diretto dall’Italia è possibile da Roma con Air Afrique e Alitalia, oppure via Parigi con Air France.
Air Senegal assicura i collegamenti interni tra le varie località.

Dove dormire
A Dakar:
Le Meridien President, Pointe des Almadies, telefono 00221 8202122. È uno dei migliori alberghi della capitale senegalese, prospiciente il  mare. Dotato anche di un buon ristorante. La spiaggia antistante pullula di piccoli ristoranti e locali che offrono vassoi zeppi di ostriche.
La Croix Du Sud, telefono 00221 8232947.  Bell’albergo, moderno e dotato di tutti i comfort.
A Gorée:
Keur beer, telefono 00221 8213801. Solo sei camere e non tutte con bagno interno. Però offre la possibilità di  trascorrere qualche notte sulla magica isola degli schiavi.

Cosa leggere prima di partire
Senegal-Gambia (Clup Guide). Molte notizie storiche e sulle etnie che compongono il Paese (uno degli autori è un antropologo).
Senegal –  (A. Newton, Guide Edt). Molto utile per chi gira il Senegal da solo.  Contiene ben sessantaquattro cartine, indispensabili per il visitatore  fai da te.

Ambasciate
Ambasciata d’Italia a Dakar, Rue Alpha Hachamiyou Tall, B.P.348, Dakar, telefono 00221 8220076-8220578-8221610.
Sezione consolare, telefono 8226253 fax 00221 8217580, telex 51641.
Ambasciata del Senegal in Italia, Lungotevere Sangallo 3, Roma, telefono 06 6865212.

Leggi anche:

Tanzania, universo d’Africa

Africa e resto del mondo: deserti caldi e freddi dai panorami unici

Mozambico: viaggio nell’Africa emergente

Condividi sui social: