L’Italia dà il meglio di sé nei momenti più gravi e drammatici della sua storia?
Fin
che le cose vanno bene, dall’Alpi a Capo Passero regnano una sorta di
Bengodi e di abbandono impensabili in altre genti. Ma appena esplodono
polemiche e contrasti anticipatori di drammi e rovine, ecco il Popolo
Italiano sorgere e dare dimostrazione di grande equilibrio e
compostezza.
Una prova? La serenità e l’imparzialità dimostrate
dalla Nazione il 2 gennaio. Durante “Domenica In” (ormai l’unico e vero
‘specchio ufficiale’ dello spessore culturale del Belpaese, ndr) Pamela
Prati (Corriere della Sera, 3/1) ha dichiarato a Mara Venier: “Ristorante non è un Reality,
è un massacro”. A questo punto l’Italia si è ritrovata unita in un
silenzio che è valso più di milioni di grida (nel senso di insulti).
Quanto a Ristorante (di cui alle polemiche per la
sboccataggine e la scurrilità, Corsera 6/1, con tanto di gesto
dell’ombrello da una nobile romana a una sua omologa, La Repubblica,
5/1) gli sia almeno riconosciuta la benefica funzione di promotore di
Commercio e Turismo: pur di non vederlo la gente esce e va al
ristorante. A conti fatti, anzi, in reality, la sedicente cuoca Clerici è più brava di Billè.
Mancini* ha detto (Corriere della Sera 9/1): “Per me l’Inter è il massimo”**?
Ce credo. Con l’ingaggio che cucca, e visto com’è messo il campionato, è rimasto lui l’unico a poterlo dire.
NB
Per gli sfortunati ignoranti e i fortunati non tifosi nerazzurri,
Mancini* e Massimo** (Moratti, forse troppe M, manca solo quella di
Mussolini sulle divise dei Figli della Lupa) sono rispettivamente
l’allenatore e il presidente dell’Inter.