Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Grande indagine “socio-economica”

Fortuna, vacanze, auto e casa di “scorta” E’ fatale. Continueranno ad aumentare i monte-premi del Superenalotto. A parte il fatto che lo Stato andrebbe messo in galera per incitamento e sfruttamento del suddito (la Scienza delle Finanze insegna che quanto trattenuto sulla cinquina del Lotto costituisce la più alta percentuale di prelievo nel mondo, dopodiché il Lotto è definito la Tassa dei Fessi), chi si gioca (da pochi giorni tre volte la settimana) importi spesso considerevoli e comunque superiori alle loro possibilità? Forse i Montezemolo, Berlusconi, De Benedetti oppure i pover-crist? Ma se buttano via tanti euro per impossibili vincite, … Leggi tutto

Fortuna, vacanze, auto e casa di “scorta”

Grande indagine “socio-economica”

E’ fatale. Continueranno ad aumentare i monte-premi del Superenalotto.
A parte il fatto che lo Stato andrebbe messo in galera per incitamento e sfruttamento del suddito (la Scienza delle Finanze insegna che quanto trattenuto sulla cinquina del Lotto costituisce la più alta percentuale di prelievo nel mondo, dopodiché il Lotto è definito la Tassa dei Fessi), chi si gioca (da pochi giorni tre volte la settimana) importi spesso considerevoli e comunque superiori alle loro possibilità? Forse i Montezemolo, Berlusconi, De Benedetti oppure i pover-crist? Ma se buttano via tanti euro per impossibili vincite, forse tanto “pover” non lo sono.
Come sempre, ci sarà il “tutto esaurito” nei Villaggi Turistici. 
Ma lo sapete quanto costa a una famiglia una settimana d’agosto in un Villaggio? Roba da fare un mutuo. E premesso che i Villaggi in Italia sono tanti e che a frequentarli non sono certo i soliti Berlusconi, Tronchetti Provera e Montezemolo, eccoci alla domandina: ma, allora, chi ci va?
E se i prezzi d’agosto fossero così pesantemente cari per gli italiani (e lo sono, ma per ora ce la fanno ad “affrontarli”) forse non ci sarebbe una reazione, una levata di scudi, per dar vita a un vero scaglionamento delle ferie?
Reparto “auto”. Ogni 20 auto che ti passano davanti vedi un fuoristrada o un gippone deluxe e su ogni 10 facce che incroci vedi costosi occhiali solo perché firmati da un pirla che disegna mutande. 
Si tratta di Status Symbol che, appunto perché tali, si pagano solo “per apparire” (eppertanto chi li paga sta nel lusso, di grana ne ha). E più ce ne sono, più si allarga la “forbice” e meno si può dire che li posseggano gli Agnelli, Berlusca Tronchetti. Con questi soli, soliti noti, non si riempiono le autostrade.
La “seconda casa”, infine. Frequenti tre persone e tutte hanno una seconda casa.
La sera “ceni fuori”, al ristorante, solite chiacchiere e cosa senti? Che uno ha la casa al lago, a un altro la zia ha lasciato l’appartamentino al mare e che un terzo si è comprato due locali in montagna. Meglio avere qualche euro in tasca ma non essere padroni di un cacchio, oppure non disporre di “liquido” ma possedere un po’ di “mattone” che, se rivenduto, ti dà comunque da campare per qualche anno? Il discorso cambia di poco anche se ci si riferisce al solo “affitto” di una seconda casa; sempre di spesa “extra” al solito tran tran familiare si tratta.

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Investimenti azionari, pensioni, per permettersi i “saldi”

Grande indagine “socio-economica”

La richiesta di azioni privatizzate e messe sul mercato supererà l’offerta e le attuali pensioni non saranno ridotte (ipse dixit).
Messe sul mercato, le azioni Enel – l’offerta scadeva il 2 luglio – sono andate a ruba. Non le hanno comprate i Berlusca, Tronchetti, Montezemolo e i ricchi che saranno anche tanti, ma non tanti quanto le centinaia di migliaia di privati richiedenti l’acquisto. E chi ha il buon tempo (e la grana) per comprare azioni, non ha certo il problema di arrivare a fine mese.
Quanto alle pensioni, solo nel Belpaese si va in pensione a 35 anni o giù di lì (e qualcuno ‘ste pensioni le “cucca”) e solo nel Belpaese le pensioni risultano pressoché identiche all’ultimo stipendio ricevuto (informarsi nel resto d’Europa).
Poi, ci sono i “saldi”. Che andranno bene, avranno successo. Come averne conferma? Se i commercianti si “lamenteranno poco”; in caso di “disperazione” sarebbero invece “finiti in pari”.
Ma, dirà l’allocco, i saldi sono proprio la dimostrazione che “c’è crisi” nel senso che la gente non ha soldi per comprare a prezzi “normali” e per risparmiare aspetta prezzi più bassi.
None, tutte balle! I saldi sono solo dei “divertissement” di chi ha già abbondantemente in casa quel tipo di merce (scarpe, costumi da bagno, mutande, jeans, borse, tute ecc ecc), roba che la “gente” vede in vetrina a prezzo scontato e che compra senza averne un effettivo bisogno. Chi ha urgenza, appunto “effettivo bisogno” di coprirsi o di dovere vestirsi per andare da qualche parte, compra, non può certamente star lì ad aspettare i saldi.
Si fa shopping ai saldi più per esorcizzare la paura di morire (comprando, per sentirsi vivi) che per reale necessità di quella canotta e/o di quelle ciabatte. Ma avete mai visto l’armadio, il parco-abbigliamento di un italiano (e andiamo pure a dare un occhio al nostro)? Siete al corrente che un suo omologo tedesco o americano o inglese vive benissimo con la metà delle magliette, dei jeans, delle scarpe, dei golf che un italiano ha immagazzinato in casa?

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Conclusione, résumé, sum-up, Schluss, conclusion, bururapen (basco)….

QVD (o CVD):  Quale (Come) Volevasi Dimostrare.
Una bella (larga) fetta del Belpaese di ricchezza ne possiede ancora tanta; a qualcuno può mancare la liquidità (chi ha messo il fieno in cascina ha un’ovvia reticenza ad attingere alle riserve, soprattutto se deve spendere in beni di seconda necessità, tra i quali, ad esempio, può essere annoverato il viaggio) ma nello Stivale (con tutti quei Bot lucrati a uno Stato regalante tassi demenziali e un Fisco a dir poco allegro) forse forse si parla a sproposito di fame, che beninteso esiste in una certa misura, soprattutto nelle grandi città; dove più c’è ricchezza più si apre la famosa “forbice”. C’è chi si riduce all’hard-discount per risparmiare? Sì, c’è, ma – commenta un docente di Economia alla Statale di Milano – si tratta di gente che coi soldi risparmiati compra l’ultimo modello di telefonino e se ne parte per il fine settimana.
Preoccuparci? Sì, ma non troppo, almeno fin quando i casellanti delle autostrade la domenica notte torneranno a casa stanchi morti.

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