Enza Bettelli
Due ragazzi si riposano con le loro tavole da surf sul molo di Anglet prima di gettarso nell’oceano a cavalcare le onde.
Enza Bettelli
Enza Bettelli
Le coste italiane si sviluppano per circa 7500 chilometri lungo quattro mari ancora abbastanza pescosi. Innumerevoli quindi i mercati e i mercatini dove acquistare pesce fresco, perfino a Milano, che è addirittura la piazza di compravendita più importante.
Scorrendo l’indice di un ricettario della cucina regionale italiana si nota subito che i piatti di terra sono più numerosi di quelli di mare. La ragione probabilmente risale ai tempi in cui le coste erano meno praticabili: natanti modesti, incursioni piratesche, guerre e guerricciole di mare.
Oggi invece si mangia molto pesce e i mercati vecchi e nuovi sono sempre più numerosi ed affollati. Qualche esempio?
La Pescheria di Chioggia, frequentata anche dai vicini veneziani, si affaccia sul canale che attraversa la cittadina ed è coperta da un tendone rosso che avvolge sarde, granseole, anguille, scampi e frutti di mare di insolita luce rosata.
A Genova, nel caratteristico Mercato Orientale, assieme al pescato locale si compera lo stoccafisso, storico ingrediente della gastronomia ligure come il basilico, le altre erbe aromatiche e i profumati funghi dell’entroterra.
A Viareggio, due volte al giorno, canocchie, triglie, calamari e gli altri pesci del Tirreno vengono portati a terra dalle barche e venduti sulle bancarelle lungo il canale vicino al molo.
A Bagnara Calabra c’è sempre un capannello di gente che aspetta l’arrivo delle barche con il pesce, già in buona parte prenotato e la cui vendita è compito delle donne dei pescatori. Gli avannotti del pesce azzurro vengono tenuti da parte per preparare la “rosmarina” in un infuocato mix con il peperoncino.
A Marsala il mercato è in un’antica struttura del centro e i banchi del pesce si alternano a quelli degli ortaggi e ai banchetti improvvisati di qualche pescatore.
Però la maggior parte del pescato fresco italiano confluisce al Mercato all’Ingrosso di Milano, il secondo in Europa, dove la domanda è molto elevata e si spunta il prezzo più alto. Da qui, il pesce invenduto viene smistato verso altri mercati italiani, subito dopo la chiusura, nelle prime ore del mattino.
Due ragazzi si riposano con le loro tavole da surf sul molo di Anglet prima di gettarso nell’oceano a cavalcare le onde.
Enza Bettelli