Sabato 18 Maggio 2024 - Anno XXII

Crescono i voli low cost italiani

Secondo l’Osservatorio di Volagratis, le compagnie aeree a basso costo registrano un aumento dei consensi anche per le tratte nazionali

Crescono i voli low cost italiani

Cinque compagnie aeree italiane a basso costo hanno visto crescere la quota di mercato sulle tratte nazionali. Secondo l’Osservatorio dei voli low cost di Volagratis, uno dei portali in lingua italiana che permette l’acquisto di biglietti aerei sulle linee economiche,  i vettori Wind Jet, Volareweb, Meridiana, MyAir e Alpi Eagles avrebbero conosciuto un trend positivo da ottobre 2005. L’Osservatorio studia le prenotazioni di viaggi aerei del sito Volagratis, che grazie a un apposito motore di ricerca dà la possibilità di consultare e scegliere opzioni di viaggio di diverse compagnie. Negli ultimi sette mesi, su una base di 125 mila prenotazioni sul portale, il primo vettore è rimasto l’irlandese Ryanair. Sette compagnie, tra le quali Ryanair, EasyJet, e le cinque società italiane hanno coperto complessivamente la maggior parte delle quote di mercato con una percentuale che va dall’80 al 92 per cento.

Fabio Cannavale
Fabio Cannavale

“Ryanair propone un prezzo medio per tratta molto più basso rispetto
alla concorrenza e questo la rende la compagnia leader su questo
mercato”, ha commentato Fabio Cannavale, presidente di Viaggiare Srl,
la società proprietaria di Volagratis. “Le compagnie italiane che
operano prevalentemente sulle tratte nazionali, Volareweb, Meridiana ed
Alpi Eagles propongono tariffe più alte rispetto al prezzo  medio.
Probabilmente il successo di questi vettori risiede nella soddisfazione
di una domanda latente rimasta insoddisfatta a lungo, a causa delle
poche dinamicità del mercato aereo italiano”.
L’analisi
dell’Osservatorio mostra che nei soli primi quindici giorni di gennaio
i voli a basso costo in Italia sono aumentati del 36 per cento rispetto
al mese prima, con un totale di 11 mila prenotazioni. Le richieste di
biglietti su compagnie tradizionali sono invece diminuite del 23 per
cento. Questi dati certo non tengono conto di tutti i biglietti
acquistati presso altri canali, come agenzie e tour operator, ma sono
in parte confermati dai singoli vettori low cost: il tasso di
riempimento dei veicoli è alto e le previsioni di alcune compagnie
aeree italiane sembrano ottimiste. Secondo Fabio Cannavale,
“l’aggressiva politica di pricing praticata dai vettori low cost
permette la destagionalizzazione. Al momento, le compagnie tradizionali
non stanno seguendo le low cost nella politica dei prezzi flessibili
per aumentare advance booking e volumi in bassa stagione”.

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