Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Agriturismo italiano in ripresa

I dati di luglio e agosto confermano un aumento dei soggiorni, anche se di più breve durata. Cresce il ruolo di Internet, ma conta ancora molto il passaparola

Ricci Curbastro
Ricci Curbastro

Dopo i dati negativi del 2005 l’agriturismo italiano mostra segnali di ripresa. I numeri annunciati da Agriturist, associazione di Confagricoltura, per i mesi di luglio e agosto evidenziano che il 42 per cento delle strutture ricettive italiane ha registrato un incremento degli ospiti del 5 per cento.
Già a fine luglio, le prenotazioni avevano coperto il 60 per cento dei 160 posti letto presenti, nelle 12 mila e 500 aziende di agriturismo, mentre per il mese di agosto la percentuale saliva a 70 per cento. L’ultima nota divulgata dall’associazione, del 25 agosto, dichiara che le presenze di luglio e agosto possono dirsi in aumento del 3,5 per cento.
In particolare, si segnalano percentuali positive per l’afflusso di olandesi, belgi, francesi e inglesi. Restano in testa alla classifica i turisti tedeschi, il 24 per cento circa, anche se i dati confermano che da tre anni il numero dei visitatori provenienti dalla Germania è in calo.
La nota ufficiale di Agriturist rileva che, per aumento dell’offerta sulle strutture ricettive, il fatturato delle aziende cresce, anche grazie a un lieve incremento dei prezzi, ma i redditi, dato l’aumento dei costi, sono fermi ai livelli dell’anno scorso.  “Non sono più i tempi del tutto esaurito”, ha detto Riccardo Ricci Curbastro, presdente di Agriturist, “ma questo dipende dalla brevità del soggiorni, che le aziende hanno difficoltà a combinare in successione, per evitare il vuoto fra un ospite in partenza e uno in arrivo. Comunque, per l’agriturismo, i segni di crescita ci sono e non possono che essere accolti con soddisfazione”.
I dati provenienti dalle visite del sito Internet di Agriturist danno anche alcune indicazioni sulle località più richieste per l’estate 2006, almeno secondo i desiderata di chi ha cercato informazioni sul web. La Toscana è sempre la prima regione scelta con il tasso più alto di ricerche on line e in particolare per la provincia di Grosseto, seguita da Siena e Firenze. I navigatori si sono diretti però anche alla campagna siciliana, Palermo e Siracusa, alla Lombardia nella zona del bresciano, al Lazio e in particolare Roma e infine all’Umbria e alla provincia di Perugia.
Agriturist segnala anche che, per il 46 per cento delle aziende, Internet è il mezzo di contatto più efficace con il mercato. Buona parte dei clienti, tuttavia, circa il 30 per cento, viene raggiunta tramite il passaparola e l’abitudine a tornare nell’agriturismo già noto.

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