Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Ucodep: per un mondo a dimensione umana

I “conti” chiari e attivi di un’associazione riconosciuta come Organizzazione non Governativa (ONG) dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Unione Europea. Una storia solidale lunga 35 anni

La presenza nel mondo

Ucodep: per un mondo a dimensione umana

Le attività sono elaborate in collaborazione con i gruppi, le associazioni e le organizzazioni di base dei paesi in cui si attivano, per garantire una reale rispondenza alle necessità della popolazione locale e benefici duraturi in grado di protrarsi anche dopo la fine dell’aiuto diretto.
Alla Cooperazione internazionale Ucodep unisce da sempre iniziative di accoglienza e di integrazione lavorativa e attività di informazione, educazione e formazione sul territorio locale, volte a creare una cultura aperta ai valori della solidarietà e dell’impegno civile,
a definire competenze specifiche utili al mondo del volontariato e a promuovere un’economia solidale e una società aperta e interculturale.  
Molto si fa e ci si ingegna per rendere sempre più popolari le iniziative dell’Ente; ad esempio “reclutando” uomini e donne del mondo dello spettacolo, quindi conosciuti al grande pubblico, per agire da “testimonial” per le varie campagne di sostegno nel mondo. Ecco allora la cantante Paola Turci per i bambini del Vietnam, l’attrice Vittoria Puccini (Elisa di Rivombrosa) per quelli dell’Ecuador, il cantautore Piero Pelù per la campagna “In faccia alla povertà” nella Repubblica Dominicana, sono solo alcuni dei testimonial più noti che hanno aderito all’invito di Ucodep di mettere a disposizione la loro notorietà e il loro aiuto concreto per cercare di alleviare (in parte, purtroppo, solo in parte) le ingiustizie e le disuguaglianze presenti in varie parti del globo.  
Loro, come molti altri individui, si adoperano per dare notorietà alle differenti iniziative di Ucoped, organismo che, dalla sede di Arezzo, progetta, sviluppa e coordina una serie di progetti a beneficio delle popolazioni della terra, con il preciso scopo di renderle il più possibile autonome, per consentire una crescita interna basata sul lavoro e sullo sviluppo delle zone in cui abitano, rafforzando il legame con il luogo in cui vivono, evitando nel contempo la scelta, in molti casi obbligata, dell’emigrazione.  
Ucodep è presente in Centro e Sud America (Repubblica Dominicana, Colombia, Ecuador, Brasile, Bolivia); in Africa (Burkina Faso, Sudafrica); in Asia (Palestina, Israele, Sri Lanka, Vietnam); in Europa (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Serbia e Montenegro, Macedonia, Albania, Kosovo).
I paesi europei partner di Ucodep sono Spagna, Portogallo, Inghilterra, Austria, Germania e Malta.

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Campi d’azione

Ucodep: per un mondo a dimensione umana

Sembrerebbe un dato trascurabile quello che indica in circa 200.000 persone, nel mondo, ad essere state assistite da Ucodep nell’ultimo anno. Ma così non è, se si pensa alla ricaduta favorevole, a beneficio di ampi strati della società, che tali azioni hanno indubbiamente favorito.
Un elenco, incompleto, di ciò di cui Ucodep si occupa, è presto detto.
In Italia: servizi di animazione, mediazione, facilitazione linguistica, consulenza, informazione, biblioteca. Nel campo dell’Educazione: orientamento, obbligo formativo, aggiornamento professionale, educazione non formale, formazione superiore. Quindi informazione e assistenza legale, ricerca, pubblicazioni, seminari-iniziative culturali, campagne di sensibilizzazione.
All’estero: orientamento, formazione pre-scolare, formazione dell’obbligo, aggiornamento professionale, formazione superiore. Per i servizi: assistenza tecnica alla commercializzazione, per l’esportazione, per l’organizzazione servizi, per la programmazione territoriale, per il funzionamento credito, orientamento, ai quali si aggiungono interventi diretti per la costruzione di  case, fognature, latrine, sistemazione acqua potabile, pozzi, cisterne, scuole, mense, orti scolari e altri edifici ancora.
Infine, interventi definiti “a dono”: materiale scolastico, input agricoli, cibo, medicinali, fondi di microcredito. Un lavoro enorme, condotto da gruppi altamente professionali gratificati, come nel caso dell’ “Oscar”, dalla certezza di avere agito per il meglio.

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