Martedì 14 Maggio 2024 - Anno XXII

Milano, apre il primo Cafènoir

All’Istituto dei ciechi di via Vivaio, mentre continua il percorso espositivo Dialogo nel buio, il locale destinato al bar apre tutti i martedì per l’aperitivo. Proseguono anche le cene, in assenza di luce

Andreas Heinecke
Andreas Heinecke

E’ ufficialmente aperto dal 3 aprile Cafènoir, il primo coffee bar al buio di Milano, all’Istituto dei ciechi di via Vivaio. Il locale continua l’iniziativa avviata con la mostra Dialogo nel buio, tuttora in corso, e dà la possibilità di ordinare da bere e trascorrere la serata in totale assenza di luce. Baristi e camerieri sono non vedenti e i clienti si calano per qualche tempo in una dimensione analoga: accompagnati dalla musica, aiutati dalle guide se necessario, ma soprattutto aperti alle diverse percezioni che possono essere stimolate negli altri quattro sensi dell’uomo.
Il viaggio nel buio di Cafènoir ha un’offerta di cocktail, aperitivi, stuzzichini, un classico bancone bar, divanetti e sedie per consumare in piedi o seduti. I milanesi lo conoscono già, perché il bar è l’ultima tappa dell’itinerario “Dialogo nel buio” nel quale la guida non vedente accompagna gruppi di otto persone per volte in diverse stanze, una sorta di “gioco” multisensoriale per far riemergere tutto quello che non si nota quando si vede. La vista è per molti l’organo principe, la prima porta di accesso verso il mondo.  “Dialogue in the dark”, ideato e realizzato per la prima volta in Germania da Andreas Heinecke nel 1988, aveva tra i suoi obiettivi quello di mostrare quale esperienza del reale avessero i non vedenti e come, al buio, si manifestassero non solo difficoltà ma anche abilità e autonomie peculiari, oltre a una ricchezza emotiva e sensoriale poco considerate dai più. 

Istituto dei Ciechi di Milano
Istituto dei Ciechi di Milano

Il risultato di “Dialogue in the dark” fu sorprendente e la mostra venne riproposta in diverse città tedesche ed europee, ma anche in Giappone, Brasile, Rio de Janeiro. Il debutto di “Dialogo nel buio” a Milano è stato nel 2002, a palazzo Reale. In molti l’hanno visitato come un viaggio di conoscenza di un mondo che ignoravano, i cosiddetti disabili, come un percorso morale o istruttivo. Alcuni si sono spaventati, altri avevano paura del buio e altri ancora con l’entusiasmo migliore delle prime volte si sono divertiti. In ogni caso la mostra è di quelle che non si dimenticano: i telefoni dell’ufficio prenotazioni scottavano e scottano ancora, il numero dei visitatori ha raggiunto oggi quota 70 mila.
L’Istituto dei ciechi ha riproposto la mostra nella sua sede, in via Vivaio, da dicembre 2005 con il progetto di proseguire fino al 2010 e la possibilità, per ora solo ventilata, che l’installazione diventi permanente, come già accade ad Amburgo e Francoforte. La nuova edizione della mostra offre anche laboratori didattici sulla percezione e percorsi formativi per le aziende, in particolare sulle dinamiche psicologiche di gruppo e nelle organizzazioni.
Le iniziative di Dialogo nel buio, quindi, proseguono, con il bar che è aperto tutti i martedì sera, dalle 19, e, per chi non si accontenta dell’aperitivo, con le cene al buio: l’atmosfera è sempre la stessa, ma la serata è costituita da un pasto completo dall’antipasto all’amaro, con scelta di vini e musica dal vivo. I prossimi appuntamenti con le cene al buio, previa prenotazione, sono 18 aprile, 30 maggio e 27 giugno.

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Per informazioni:
Dialogo nel buio, via Vivaio 7, Milano – tel 02 76394478

www.istciechimilano.it

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